BASEGGIO, Francesco (Cesco)
Sisto Sallusti
Nacque a Venezia il 13 apr. 1897 da Arturo, violinista di fila, e da Irma Fidora, soprano lirico.
Avviato dal padre allo studio del violino, conobbe G. Giachetti [...] della commedia. Provandosi in essa quasi per gioco, ne fu affascinato al punto che decise di abbandonare libri e violino per dedicarsi al teatro. Debuttò nelle vesti di un personaggio settantenne, Marco, nella Chitara del papà di G. Gallina ...
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DEPANIS
Danilo Prefumo
Famiglia di impresari teatrali attivi a Torino nel XIX e XX secolo.
Giovanni nacque a Bilbao (Spagna) il 22 luglio 1823, dagli italiani Isidoro e Rosa Carrera. Studiò privatamente [...] contemporaneamente alla musica sotto la guida di C. Rossaro e S. Tempia (rispettivamente per la teoria e per il violino). Dal 1884 al 1896 fu critico musicale della Gazzetta piemontese. In seguito abbandonò la critica militante per dedicarsi all ...
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CESARI, Pietro
Alberto Iesuè
Nacque a Pordenone il 17 marzo 1849 da Michele e da Maria Ceschet. Figlio di operai, si dedicò inizialmente all'oreficeria; giovanissimo rivelò attitudini al canto. A Pordenone [...] studiò canto e violino, e fu ben presto scritturato da una compagnia di operette. Nel 1874, entrato a far parte della compagnia Lupi, ottenne un grande successo al teatro Dal Verme di Milano in Giroflé Giroflà di A. C. Lecocq. Nell'autunno del 1878 ...
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CONSOLI, Achille
Alessandra Cruciani
Nacque a Catania il 23 sett. 1886 da Vincenzo e da Giuseppa Denaro.
Allievo dei conservatorio di Palermo, studiò sotto la guida dei maestri Greffeo, G. Zuelli, A. [...] Mistretta Favara la composizione e di A. Scuderi il violino, diplomandosi in violino nel 1907. Si presentò come direttore d'orchestra per la prima volta al teatro Vittorio Emanuele di Messina come maestro sostituto e, sebbene l'esito fosse stato più ...
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FORZANO, Giovacchino
Alessandra Cimmino
Nacque il 19 nov. 1884 da Andrea, originario della provincia di Messina, e da Elisabetta Lanini a Borgo San Lorenzo, nel Mugello, ove il padre era segretario [...] al "Cicognini" di Prato, passò in seguito al liceo "Michelangelo" di Firenze, e qui, terminate le superiori, prese a studiare il violino e a frequentare la facoltà di medicina, che però abbandonò presto; trasferitosi a Urbino si iscrisse a legge e ...
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GIOVANNINI, Alessandro (Sandro)
Claudia Campanelli
Nacque a Roma il 10 luglio 1915, da Emanuele, cancelliere di tribunale, e da Giuseppa Ciccolini. Laureatosi in legge per volontà paterna, non esercitò [...] 1974; a Rinaldo in campo, in La Stampa, 30 nov. 1966; Il Messaggero, 21 dic. 1966; Il Tempo, 21 dic. 1966; a Viola, violino e viola d'amore, in Il Tempo, 17 nov. 1967; Il Messaggero, 17 nov. 1967; Il Messaggero, 23 nov. 1967; Corriere della sera, 23 ...
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GIRAUD, Giovanni
Guido Gregorio Fagioli Vercellone
Nacque a Roma il 28 ott. 1776 dal conte Ferdinando, fratello del cardinale Bernardino, e da Teresa Folcari, secondogenito di quattro maschi, dei quali [...] in cera, incideva su pietra tenera, declamava con eleganza (aveva preso lezioni di dizione da P. Ferretti), suonava il violino e il cembalo, oltre naturalmente a scrivere. La sua prima commedia rappresentata fu La conversazione al buio, messa in ...
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GUASTI, Amerigo
Paola Bertolone
Nacque a Montespertoli in Val d'Elsa il 3 marzo 1872 da Alessandro e da Antonietta Baroncelli, in una famiglia borghese.
I genitori, per permettergli una migliore educazione [...] frutto sul palcoscenico il talento musicale che aveva sempre coltivato (suonava egregiamente la chitarra e più tardi studiò anche il violino).
Quando Leigheb lasciò la ditta con Novelli e formò una nuova compagnia con Virginia Reiter e F. Andò, portò ...
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GIOIA, Gaetano
Roberto Staccioli
Nacque a Napoli nel 1764 (nel 1768, secondo il Regli) da Antonio e Anna Carbani (Anna Fiori, secondo il Ritorni). Il padre, rinomato ballerino e maestro di danza, lo [...] creare lavori sempre più completi sul piano drammaturgico. È inoltre di grande rilievo il fatto che il G. suonasse il violino e componesse egli stesso parte delle musiche dei suoi balli; ciò ebbe una notevole influenza nello sviluppo del balletto d ...
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GABRIELLI, Francesco, detto Scapino o Scappino
Teresa Megale
Figlio dell'attore comico Giovanni Sivello, nacque nel 1588. Fiorentino, fu attivo con il nome d'arte di Scappino o Scapino almeno dal 1611, [...] contemporanei piangono la sua scomparsa e nel quale soprattutto vengono menzionati i celebri suoi strumenti (la viola, il violino, la chitarra, l'arpa, il liuto, la tiorba, ecc.), ai quali, secondo G. Cinelli Calvoli (Biblioteca volante continuata ...
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violino
s. m. [der. di viola2]. – 1. a. Strumento musicale a corde e ad arco, appartenente alla famiglia della viola, del violoncello e del contrabbasso, nella quale occupa il posto del soprano, offrendo l’estensione più acuta di tutti gli...
violina1
violina1 s. f. [dim. di viola1]. – Lo stesso, ma meno com., che violetta1, come nome region. di parecchie piante con fiori più o meno vistosi.