VIOTTI, Giovan Battista
Michelangelo Abbadò
Violinista e compositore, nato a Fontanetto Po (Vercelli) il 23 maggio 1753, morto a Londra il 3 marzo 1824. Il padre era un maniscalco, suonatore di corno. [...] in alcune di esse vi è brio, eleganza e anche calore di contenuto.
Più utili, dal lato didattico, sono i 54 duetti per due violini (pubblicati dal 1789 in poi) e le 6 serenate op. 23 in forma di duetti concertanti. Specie queste ultime e i 6 duetti ...
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ŠEVČÍK, Otakar
Michelangelo Abbadò
Violinista e didatta, nato a Horažd′ovice (Boemia) il 22 marzo 1852, morto a Písek, pure in Boemia, il 18 gennaio 1934. Studiò nel conservatorio di Praga, nella scuola [...] : sino al 1892 nel conservatorio di Kiev, poi in quello di Praga; dal 1909 al 1919 a Vienna come direttore della scuola di violino in quell'Accademia di Musica, poi ancora a Praga, e infine, dopo un soggiorno di circa due anni negli Stati Uniti, a ...
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SCHNEIDERHAN, Wolfgang
Violinista, nato a Vienna il 25 maggio 1915. Studiò a Praga con Otakar Sevcik e a Vienna con Julius Winkler. Si presentò per la prima volta in pubblico all'età di dieci anni, percorrendo [...] in seguito un'applauditissima carriera internazionale. Primo violino dell'Orchestra Sinfonica, poi dell'Orchestra dell'Opera di Stato, infine dell'Orchestra Filarmonica di Vienna e insegnante all'Accademia di Musica di questa città e ai corsi estivi ...
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REGER, Max
Guido Maria Gatti
Compositore, nato a Brand (Baviera) il 19 marzo 1873, morto a Lipsia l'11 maggio 1916. Ebbe la prima educazione musicale dal padre e dall'organista Lindner a Weiden. Nel [...] (1913), Variazioni e Fuga su di un tema di Hiller (1906-07), Lustspiel-Ouverture (1905) per orchestra, Concerto per violino e orchestra (1908), Concerto per pianoforte e orchestra (1910), Quintetto per archi e pianoforte (1898), Quartetto per archi e ...
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tastiera musica La parte del pianoforte, dell’organo, del clavicembalo e di strumenti simili, anche elettronici, formata dall’insieme dei tasti, cioè le piccole leve sulle quali si preme con il dito per [...] fa corpo con il manico, nella quale i tasti sono inseriti. Per estensione, la parte analoga degli strumenti ad arco (violino ecc.) sulla quale le corde vengono premute dalle dita per ottenere le diverse note (pur essendo costituita da una striscia di ...
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Termine derivante dall’ebraico kley zemer («strumento musicale»), introdotto negli anni 1930 per indicare i musicisti di origine ebraica; ha poi esteso il suo significato al genere musicale tradizionale [...] modalità specifiche prevalentemente della sfera minore e di schemi ritmici spesso irregolari. L’organico, dapprima limitato a violino, clarinetto, cetra, è divenuto in seguito molto variabile e può comprendere fisarmonica, fiati e ottoni, percussioni ...
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La musica sacra come luogo di trasmissione della fede
Mauro Casadei Turroni Monti
Introduzione
Fin nelle più disparate direzioni musicali, l’ecclesia è sempre stata comodo piedistallo antropologico [...] dolcezza delle esecuzioni. Sì, si andava alla cerimonia matrimoniale di quella messa si può dire per ascoltare Ferrer suonare il violino», L. Maltoni, L’usignolo di Cesenatico. Ferrer Rossi: un genio, un portento, «La Voce», 14 marzo 2010, p. 26.
75 ...
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Musica
Sergio Miceli
Il rapporto tra musica e cinema
Il cinema è stato sempre in qualche misura 'sonoro', malgrado la diffusione dell'espressione 'cinema muto', che andrebbe propriamente riferita all'assenza [...] gradi superiori operavano invece piccoli complessi strumentali (tipicamente un duo formato da pianoforte e flauto o violino, oppure un trio di pianoforte, violino e violoncello, ma tutte le combinazioni erano buone), mentre le sale di lusso, veri e ...
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antimateria
Claudio Censori
Materia, simile a quella ordinaria, nella quale però ogni particella è sostituita da un’antiparticella, caratterizzata dall’avere massa, spin e vita media uguali, carica [...] si sia rotta spontaneamente. Per la formazione di stati stabili con B≠0 sono necessarie interazioni (note sperimentalmente) che violino l’invarianza rispetto al prodotto (CP) della coniugazione di carica (C) per l’inversione spaziale, o parità (P ...
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Tecnica
Strumento utilizzato per aprire o chiudere una serratura. Esistono molti tipi di c., anche se la più comune è quella a corpo piatto con scanalature e intagli che si introduce in una fessura praticata [...] seconda della collocazione nel rigo: di do (soprano, mezzosoprano, contralto e tenore), di fa (basso e baritono) e di sol (di violino). L’insieme dei 3 segni e delle loro posizioni forma un complesso di 7 c., detto setticlavio (fig. 2).
Si chiamano ...
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violino
s. m. [der. di viola2]. – 1. a. Strumento musicale a corde e ad arco, appartenente alla famiglia della viola, del violoncello e del contrabbasso, nella quale occupa il posto del soprano, offrendo l’estensione più acuta di tutti gli...
violina1
violina1 s. f. [dim. di viola1]. – Lo stesso, ma meno com., che violetta1, come nome region. di parecchie piante con fiori più o meno vistosi.