zoonosi Malattie che possono essere trasmesse naturalmente dagli animali vertebrati all’Uomo e viceversa. Accanto a questo termine, onnicomprensivo, ne esistono altri, usati a volte in sinonimia, aventi [...] di maschi sterili. Altre z. di cui si è molto ridotta l’incidenza sono il carbonchio ematico, le dermatiti di origine virale e l’erisipeloide (nell’Uomo) o erisipela (nel suino).
Per contro, per ragioni climatiche o legate ai fenomeni migratori, con ...
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Acido idrossipropanoico, CH3CHOHCOOH, noto nelle forme D-lattico, L-lattico (levogiro e destrogiro) e D-L-lattico, corrispondente al racemo. Tutte e tre formano sali con numerosi metalli (zinco, rame ecc.). [...] , nell’infarto miocardico, nelle miocardiopatie, nelle anemie emolitiche, nella anemia perniciosa; LDH5 LDH4, nella epatite virale, nei traumi muscolari, negli interventi chirurgici; aumento di tutti gli isoenzimi, negli itteri epatici, nell’ittero ...
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diagnosi
Maurizio Imperiali
Medici a caccia di indizi
Fare una diagnosi vuol dire capire se una persona è malata e qual è la malattia. Per riuscirci bisogna raccogliere numerose informazioni. Il medico [...] è oggi possibile dosare con grande precisione la presenza di un virus nell'organismo. Una delle prime applicazioni di queste tecniche riguarda l'epatite virale, nella quale l'andamento dell'infezione viene controllato analizzando la quantità di RNA ...
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GUARNIERI, Giuseppe
Alessandro Porro
Primo dei sei figli di Luigi, medico e patriota, e di Eloisa Qualeatti, nacque il 20 apr. 1856 a Offida, presso Ascoli Piceno, ove compì l'istruzione elementare. [...] , oggi, che gli inclusi da lui descritti, noti in patologia come corpi del Guarnieri, sono in realtà aggregati di particelle virali (si veda anche Enc. medica italiana, XV, col. 1648, s.v. Vaiolo): tuttavia la sua ipotesi, in epoca antecedente la ...
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FOCOSI, Marcello
Antonia Francesca Frantini
Nacque il 3 sett. 1907, da Francesco e da Alberta Marini, a Venaria Reale (Torino), dove il padre, ufficiale di artiglieria, era distaccato. Iscrittosi alla [...] XCV [1969], pp. 375-396, con G. Bertoncini - R. Frosini).
Si occupò della patologia oculare di origine virale, contribuendo alla sua conoscenza con osservazioni cliniche e ricerche sperimentali (Ricerche sperimentali sull'azione del virus influenzale ...
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medicina Quadro morboso determinato fondamentalmente da 2 tipologie di agenti infettivi: Salmonella typhi e taluni microrganismi del genere Rickettsia. T addominale Malattia infettiva e contagiosa acuta [...] mortalità, si manifesta con prostrazione, sonnolenza, inappetenza, diarrea, anemia con leucocitosi. Tifoanemia Malattia infettiva virale del cavallo (detta anche anemia perniciosa progressiva), caratterizzata da ipoglobulia, da diminuzione del numero ...
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IMMUNOPATOLOGIA
Fernando Aiuti-Giuseppe Luzi
Le conoscenze acquisite in quest'ultimo ventennio su strutture e funzioni del sistema immunitario hanno consentito un particolare tipo di approccio in un [...] il caso del diabete mellito giovanile cosiddetto di tipo i°. È probabile che la malattia sia conseguenza di un'infezione virale (forse causata da un virus coxsackie), che aggredisce le cellule beta delle isole pancreatiche. In pratica le cellule ...
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Oncogeni
Vittorio Colantuoni
(App. V, iii, p. 763)
La ricerca oncologica negli anni Novanta si è focalizzata sull'identificazione e l'isolamento dei geni responsabili delle sindromi cancerose ereditarie. [...] le cellule di ospiti non naturali. In particolare, la capacità trasformante dei virus SV40 e Polyoma è da riportare a proteine virali che cooperano nell'indurre una cellula quiescente a proliferare. Il passaggio dalla fase G₁ a S è la norma nelle ...
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Sclerosi multipla
Cesare Fieschi
Angela Pisani
Carlo Pozzilli
Nel linguaggio medico si definisce sclerosi (dal greco σκλήρωσις, "indurimento") una profonda alterazione della struttura di un tessuto [...] fattori ambientali in grado di condizionare l'insorgenza della malattia, gli studi più rilevanti riguardano la possibile implicazione di infezioni virali. Tra i virus studiati meritano attenzione gli Herpesvirus come il Simian V5 e l'HSV-6, oltre a ...
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rabbia
Gabriella d’Ettorre
La malattia che rende aggressivi
Il virus della rabbia può causare nell’uomo una grave malattia infettiva, ma in natura è soprattutto diffuso tra cani, gatti, volpi, roditori [...] lavare immediatamente la ferita con acqua e sapone e applicare alcol al fine di ridurre la carica virale. È consigliato poi il trattamento con anticorpi specifici, detti immunoglobuline, e la vaccinazione antirabbica. Gli animali considerati ...
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virale
agg. [der. di virus]. – 1. In medicina, di virus, causato da virus: infezione v.; malattie v. (v. virosi); epatite v. (v. epatite). 2. Che è proprio di un virus informatico. 3. Per estens., che si diffonde in modo rapido e capillare...
viralita
viralità s. f. inv. Propagazione della conoscenza di un prodotto entro gruppi omogenei di consumatori, specialmente utenti della rete telematica. ◆ La parola chiave di questa strategia di comunicazione commerciale è «viralità». In...