Patologo (Baltimora 1879 - New York 1970); impiegnato dal 1909 al 1945 presso il Rockefeller institute for medical research di New York; ha pubblicato ricerche di patologia. Nel 1966 fu insignito del premio [...] l'importanza. n Sarcoma di R. (o sarcoma infettivo dei polli): fibromixosarcoma che R. ha osservato nelle specie Gallus e che è riuscito a riprodurre con l'inoculazione del filtrato, dimostrando in tal modo la natura virale dell'agente eziologico. ...
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provirus
Retrovirus (ossia virus che possiede un genoma a RNA) integratosi nel DNA di una cellula infettata. Una volta che il provirus si è integrato, la cellula prosegue il suo ciclo cellulare e, duplicandosi, [...] una molecola di RNA: essa viene codificata da geni presenti nel retrovirus. Durante il processo di infezione, sia l’RNA virale sia la trascrittasi entrano nella cellula e l’enzima, utilizzando un tRNA (RNA transfer) come primer, avvia la sintesi di ...
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Azienda biotecnologica italiana, con sede a Castelromano (Roma), fondata nel 2007 a Roma sotto il marchio Okairos e acquisita nel 2014 da GlaxoSmithKline (GSK); controllata dalla società svizzera operante [...] 2 di sperimentazione del vaccino Grad-Cov2 contro l’infezione da Covid-19; basato sulla tecnologia del vettore virale non replicante, il farmaco utilizza adenovirus di gorilla progettato per trasportare una sequenza genetica in grado di stimolare ...
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Cirrosi
Livio Capocaccia
Cirrosi (dal greco κιρρός, "giallo chiaro") è nome generico che designa un'alterazione a carico di vari organi (fegato, polmone, rene ecc.), a carattere degenerativo e necrotico [...] centrale si colloca nel mezzo tra questi due estremi.Come si è detto, le due forme di cirrosi più frequenti sono l'alcolica e la virale. L'uso di alcol in quantità di oltre 70 g al giorno per la donna e di circa 100 g per l'uomo (rispettivamente ...
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In biologia, stadio evolutivo finale del linfocito B attivato, in cui la cellula si è specializzata a sintetizzare e secernere grandi quantità di un solo tipo di immunoglobulina. La cellula a questo stadio [...] , oltre che nel midollo, anche in circolo, evenienza frequente in alcune malattie infettive, soprattutto di natura virale (mononucleosi infettiva). Il plasmocitoma (o mieloma) consiste nella primitiva e abnorme proliferazione di un singolo clone ...
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Riconoscimento dell'antigene da parte dei recettori del sistema immunitario
Roy A. Mariuzza
(Center for Advanced Research in Biotechnology, Biotechnology Institute, University of Maryland Rockville, [...] nella respirazione, legato alla molecola MHC di classe I H-2Kb (v. figura 3); il complesso tra il TCR A6 e un peptide virale (Tax), derivante dalla proteina HTLV-l, legato alla molecola MHC di classe I HLA-A2 (v. oltre figura 6b). Dal confronto di ...
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Prione
Maurizio Pocchiari
Il termine prione identifica un agente infettivo con dimensioni più piccole dei virus e resistente alle procedure impiegate per rimuovere o inattivare virus, batteri, funghi [...] componente principale, se non la sola, del p., è possibile supporre che l'agente infettivo sia costituito da una particella virale, quindi con un proprio acido nucleico, e che la PrPc funga da proteina recettoriale indispensabile al p. per entrare e ...
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Con questa denominazione venivano indicati in passato tutti i processi morbosi caratterizzati da acuta o rapidamente ingravescente compromissione cerebrale con sintomatologia multiforme variabile, accompagnata [...] epidemiologico.
L'e. letargica o di Von Economo (tipo "A") è la più importante delle e. primitive di origine quasi certamente virale, ma in cui l'agente patogeno è ignoto. Essa si differenzia dalle e. B, per l'andamento epidemico che non è stagionale ...
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Immunologia e immunopatologia
GGiorgio Cavallo
Antonio Ascenzi e Cesare Bosman
Jan G. Waldenström
di Giorgio Cavallo, Antonio Ascenzi e Cesare Bosman, Jan G. Waldenström
IMMUNOLOGIA E IMMUNOPATOLOGIA
Immunologia [...] i Micobatteri atipici e anche i Micobatteri con virulenza attenuata e le Candide; conseguenze mortali possono avere diverse infezioni virali, fra le quali quella da virus citomègalici e il morbillo.
A scopo terapeutico è stato tentato in qualche caso ...
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Malattia infettiva e contagiosa dovuta a un microrganismo specifico, Yersinia pestis o cocco-bacillo di A. Yersin e S. Kitasato, dal nome dei ricercatori che lo scoprirono nel 1894.
La p., oltre all’uomo [...] e da edemi. Si previene con la vaccinazione specifica. P. suina Malattia epidemica (detta anche colera dei suini), virale, caratterizzata da lesioni infiammatorie e necrotiche a carico di vari organi dovute a virus Flaviviridi, del genere Pestivirus. ...
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virale
agg. [der. di virus]. – 1. In medicina, di virus, causato da virus: infezione v.; malattie v. (v. virosi); epatite v. (v. epatite). 2. Che è proprio di un virus informatico. 3. Per estens., che si diffonde in modo rapido e capillare...
viralita
viralità s. f. inv. Propagazione della conoscenza di un prodotto entro gruppi omogenei di consumatori, specialmente utenti della rete telematica. ◆ La parola chiave di questa strategia di comunicazione commerciale è «viralità». In...