BORNATI, Corradino
Anna Morisi Guerra
Nacque da antica famiglia bresciana nel 1397; diciassettenne, fu mandato dal padre, Virgilio, a Padova perché vi seguisse gli studi giuridici, ma dopo cinque anni [...] abbandonò lo Studio padovano per abbracciare la vita religiosa e nel 1419, tornato a Brescia, ricevette l'abito di s. Domenico dalle mani di Matteo Bonimperti da Novara, che fu poi vescovo di Mantova. ...
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CRESCENZI, Pier Paolo
Irene Polverini Fosi
Della nobile famiglia romana, nacque a Roma nell'anno 1572 da Virgilio e da Costanza Del Drago, fratello di Giacomo, Vincenzo e Giovanni Battista. "Trascorse [...] l'età più fresca negli studi legali e nelle controversie camerali" (Barozzi-Berchet, I, p. 167): dopo aver frequentato il Collegio Romano, studiò legge a Perugia ma ben presto, anch'egli, come il fratello ...
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Grammatico latino (sec. 5º-6º d. C.), autore di un glossario condotto sui principali autori latini, da Plauto a Virgilio fino a Gellio e Macrobio, e poi spesso citato. Non è da confondersi con Lattanzio [...] Placido, lo scoliasta di Stazio, come alcuni fecero in base a dei codici dove è chiamato Luctatius Placidus ...
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DE VIGILIA, Tommaso
Gioacchino Barbera
Di questo pittore palermitano, citato nei documenti anche come Masius de Vigilia, de Virgilio o de Gilia, ma che nei dipinti superstiti si firmava "Thomas de Vigilia", [...] si conoscono alcune opere e numerosi documenti (Di Marzo, 1899; Bresc Bautier, 1979), scaglionati in un arco di tempo compreso tra il 1444 e il 1497.
Le vicende biografiche restano del tutto oscure, dal ...
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Poeta francese (Aigueperse, Alvernia, 1738 - Parigi 1813). Il grande successo ottenuto con la traduzione in versi delle Georgiche di Virgilio (1770) lo fece entrare all'Académie Française a soli trentasei [...] anni, nel 1774. Fu poi professore al Collège de France; durante la Rivoluzione dovette lasciare la cattedra e abbandonare Parigi; al suo ritorno, sotto il Consolato, riebbe cariche, onori, privilegi. La ...
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Filologo classico (Chemnitz 1729 - Gottinga 1812); prof. di eloquenza all'univ. di Gottinga (dal 1763), curò edizioni di poeti latini (Virgilio, Tibullo) e greci (Omero, Pindaro) e tradusse in tedesco [...] il romanzo di Caritone d'Afrodisiade. Negli studî del mito egli tese a combinare l'esegesi allegoristica allora in voga con i criterî evoluzionistici degli etnologi. Si interessò anche di storia politica ...
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Compilatore latino (4º-5º sec. d. C.) di un lessico geografico con notizie storiche e mitologiche sui luoghi ricordati da Virgilio, Lucano e in parte da Silio Italico e Ovidio; il titolo è Vibii Sequestris [...] de fluminibus fontibus lacubus nemoribus paludibus montibus gentibus per litteras; ma forse V. S. è uno pseud. attinto alla Pro Cluentio, 25, di Cicerone, o solo il Sequester è un'aggiunta fatta in ricordo ...
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Scrittore russo (Perejaslavl´ 1733 - Mosca 1807); compose, in stile classicheggiante, odi e drammi; nel poema Rossijada ("La Rossiade", 1779) celebrò, imitando Virgilio, Tasso, Voltaire, la presa di Kazan´ [...] da parte di Ivan il Terribile ...
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Letterato (S. Marcello Pistoiese 1807 - Prato 1855), sacerdote. Collaborò attivamente a una collezione di classici latini commentati, curandovi l'edizione di Virgilio e di alcune opere di Cicerone; tradusse [...] gli inni di Callimaco e, fra l'altro, la Lucrèce di F. Ponsard. Negli anni 1847-48 scrisse, con lo pseudonimo di Lorenzo Selva, su varî giornali e riviste di tendenza liberal-moderata. Fu accademico della ...
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BERTINI, Domenico
Domenico Corsi
Nacque a San Iacopo in Gallicano, da Giovanni di Andrea Bertini e da Caterina figlia di Virgilio da Paleroso, intorno al 1417; fu creato cittadino originario di Lucca [...] per decreto del Consiglio generale del 20 giugno 1448 (Consiglio Generale, n. 14, c. 29) e perciò abilitato a conseguire tutti gli uffici di onore e di utile riservati ai soli cittadini. Il primo atto ...
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virgiliano
(non com. vergiliano) agg. [dal lat. Vergilianus]. – Di Virgilio, poeta latino del I sec. a. C., o che è proprio, tipico del suo metodo, del suo stile: l’opera v.; la poesia v.; il poema v., l’Eneide; l’esametro v.; la malinconia...
epanodo
epànodo s. m. [dal lat. tardo epanŏdus, gr. ἐπάνοδος «regressione»]. – Figura retorica, detta con termine lat. regressio, consistente nella ripresa, ampliata con particolari, di una o più parole prima soltanto elencate o accennate;...