MANCINELLI, Antonio
Carla Mellidi
Nacque a Velletri, nel 1452, secondogenito di Giovanni e di Angela Pesanti.
Principali fonti sul M. sono le sue stesse opere, in cui egli profuse notizie autobiografiche. [...] curata da Andrea Bussi e stampata da Sweynheym e Pannartz nel 1471 (IGI, 10.180), ma soprattutto perché in quegli anni Virgilio era stato oggetto dei corsi dello stesso Leto e, appena pochi mesi prima dell'edizione del M., Pomponio aveva sconfessato ...
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(XV, p. 338)
Filologia classica. - Nell'ultimo sessantennio la f. classica − intesa come disciplina rivolta allo studio dei testi greci e latini antichi con particolare attenzione alla loro trasmissione, [...] incontinente astrattismo all'abuso di formule geometriche, ma anche le varie forme di travestimento degli eroi antichi, il turbante di Virgilio mago, e così via. Di qui l'attuale viva propensione a individuare le ragioni di questo modo di leggere il ...
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Identità fonetica nella terminazione di due o più parole, a partire dalla vocale tonica, particolarmente percepibile qualora tali parole si trovino a breve distanza in un testo in prosa o in fine di verso [...] quello cioè che col tempo fu fornito di r. (➔ metrica).
Nella poesia latina, in Ennio, Varrone, e poi in Lucrezio, Virgilio, Orazio, Seneca si trovano sporadicamente r., ma dettate da ragioni particolari di stile o d’espressione e in alcuni casi come ...
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PASCAL, Carlo
Giorgio Piras
– Nacque a Napoli il 21 ottobre 1866 da Stefano e Maria Gaetana Lapegna (la famiglia era di lontana origine francese) e fu fratello del matematico Ernesto (1865-1940).
Laureatosi [...] ).
Opere. Sulla vita e sulle opere di Ferdinando Galiani, Napoli 1885; Versi: traduzioni, Napoli 1886 (da Catullo, Tibullo e Virgilio); Asinio Pollione nei carmi di Vergilio, Napoli 1888; La questione dell’egloga IV di Vergilio, Torino 1888 (v. anche ...
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La prima poesia macaronica nasce come ‘genere’ a Padova alla fine del XV secolo, caratterizzata dallo scontro di elementi linguistico-culturali popolareggianti e rusticali con la tradizione latino-umanistica; [...] un’omologia anche strutturale con le raccolte virgiliane che aveva il solo scopo di accreditare la visione di un nuovo Virgilio del macaronico. Un tale parallelismo era del resto già stato avanzato da Bernardino Scardeone per Tifi Odasi:
Merito ergo ...
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Arte
Figurazione pittorica o plastica di un concetto astratto. Si esprime soprattutto per mezzo di personificazioni e simboli. In quanto strumento di complesse rappresentazioni o programmi iconografici, [...] e la scuola di Alessandria diede considerevoli esempi di esegesi allegorica che fu applicata anche ad autori pagani come Virgilio, conciliando così l’ammirazione per il poeta e la nuova religione.
Nelle scuole medievali prevalse la lettura allegorica ...
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CENNINI, Piero
Marco Palma
Nacque a Firenze il 24 ag. 1444 dal famoso orafo Bernardo e da Angiola di Antonio di Piero del Rosso, primo di quattro figli. Dopo gli studi grammaticali con Pietro Fanni [...] De natura syllabarum (conservato nel codice fiorentino Naz. IIIX 14) e ad alcune osservazioni sulle prime due Ecloghe di Virgilio (rimasteci nel manoscritto 152 della Bibl. Riccardiana di Firenze). È sintomatico che in entrambi i casi la data di ...
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La sinestesia (dal gr. sýn «con, assieme» e aisthánomai «percepisco, comprendo»; quindi «percepisco assieme») è un procedimento retorico (➔ retorica), per lo più con effetto metaforico (➔ metafora), che [...] in molti autori antichi come una variante della metafora: si pensi, ad es., ai tacita lumina (gli «sguardi silenziosi») di Virgilio.
La sinestesia penetra presto presso gli autori in lingua italiana. ➔ Dante ne fa largo uso fin dall’esordio del I ...
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Storico e filologo, nato a Gand il 30 ottobre 1872, morto a Lovanio il 4 gennaio 1950. Gesuita, terminati gli studî teologici a Lovanio, vi insegnò dal 1906 patristica, e (1915) storia dei dogmi, promovendo [...] sue scuole teologiche (Abelardo, Chartres, Vittorini, Poitiers, Parigi, ecc.), nelle sue predilezioni letterarie (Orazio, Virgilio, Cicerone), nelle sue polemiche politico-religiose (Gerhoh di Reichersberg). Nel campo della storia della Patristica e ...
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I grecismi sono parole, forme, costrutti di origine greca introdotti in italiano in epoche diverse (➔ prestiti). Un nutrito gruppo di voci greche si era già acclimatato nel latino d’età classica e postclassica, [...] riflesso di una costante intermediazione svolta dal latino. Attingendo dal latino letterario di epoca augustea – per es. in Virgilio nuda genu (Eneide I, 320) «nuda il ginocchio», cioè «col ginocchio scoperto» – che si modellava su analoghi costrutti ...
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virgiliano
(non com. vergiliano) agg. [dal lat. Vergilianus]. – Di Virgilio, poeta latino del I sec. a. C., o che è proprio, tipico del suo metodo, del suo stile: l’opera v.; la poesia v.; il poema v., l’Eneide; l’esametro v.; la malinconia...
epanodo
epànodo s. m. [dal lat. tardo epanŏdus, gr. ἐπάνοδος «regressione»]. – Figura retorica, detta con termine lat. regressio, consistente nella ripresa, ampliata con particolari, di una o più parole prima soltanto elencate o accennate;...