CIANTAR, Giovanni Antonio
Giovanni Mangion
Nacque a La Valletta il 4 sett. 1696, in una famiglia agiata e titolata, stabilitasi a Malta almeno dal Quattrocento. Nell'ottobre 1711compì un viaggio a Maiorca, [...] fondamentale dell'Abela fu così dal C. corretta e aggiornata, con numerose utili aggiunte, poste sempre tra virgolette per distinguerle dal testo originale, il quale fu pure abbondantemente e intenzionalmente modificato nella forma per renderlo più ...
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GUIDI, Alessandro
Luigi Matt
Nacque a Pavia il 14 giugno 1650 da Bernardo e Maddalena Figarolla. Fu battezzato il giorno stesso della nascita, con i nomi di Carlo Alessandro, ma per sua stessa volontà [...] è la visibilità della collaborazione di quest'ultima alla stesura: un certo numero di versi, opportunamente evidenziati con virgolette dallo stampatore, si devono infatti alla penna della regina, a testimonianza di una comunità di intenti poetici che ...
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Neologismo
Giovanni Adamo
Valeria Della Valle
Origine del termine
Formato sulla base dell'aggettivo greco néos ("nuovo") e del sostantivo lógos ("parola, espressione"), il termine neologismo designa [...] si possono riscontrare anche nei testi scritti, accanto a un uso appropriato di caratteristiche e segni tipografici, quali le virgolette, il corsivo o anche il neretto e le parentesi. Sono tutti mezzi che permettono sia di prendere le distanze ...
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DE FELICE, Renzo
Emilio Gentile
Nacque l’8 aprile 1929 a Rieti, figlio unico di Vittorio e Giuseppina Bonelli. La madre era originaria di San Marino, il padre, un funzionario delle dogane, era stato [...] Rivoluzione, o chiedono venia di doverlo fare, allegando l’uso inveterato […] oppure pongono il vocabolo tra virgolette» (Interpretazioni del Risorgimento, Torino 1962, pp. 654-655).
Negli studi sul misticismo rivoluzionario e il giacobinismo ...
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Sceneggiatura
Giuliana Muscio
Con il termine sceneggiatura (fr.: scénario; ingl.: screenplay o script; ted.: Drehbuch) viene designata in genere la costruzione della struttura narrativa del film, che [...] Nel muto i dialoghi erano sintetizzati in didascalie apposite (chiamate in America spoken titles), che contenevano spesso virgolette o segni convenzionali, per facilitare l'identificazione del testo scritto come battuta di dialogo. Con l'introduzione ...
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Si può definire gesto qualsiasi movimento fatto con le mani, le braccia o le spalle. Ma esistono gesti pratici (quelli che si fanno per afferrare o per costruire un oggetto, aprire una porta, appoggiarsi [...] «cerco di ricordare», muovere su e giù gli indici e medi paralleli con entrambe le mani alzate, a palme in avanti «virgolette» (fig. 3), cioè «quello che dico è una citazione, ne prendo le distanze»).
Altri informano sugli scopi della frase, del ...
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Dal punto di vista linguistico il fascismo riveste grande interesse, perché il regime si propose di disciplinare l’intero repertorio linguistico italiano, non limitandosi al controllo della lingua nazionale [...] di restaurazione.
Anche nell’uso lessicale il sostanziale fallimento della «bonifica linguistica» fascista (espressione adoperata tra virgolette in Migliorini 1941: 22 e 26) è dimostrato dalla modesta fortuna nel dopoguerra dei sostituti italiani ...
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Per variazione diamesica si intende la capacità di una lingua di variare a seconda del mezzo o canale adottato, sia esso scritto (grafico-visivo) o parlato (fonico-acustico) (➔ lingua parlata; ➔ lingua [...] . Non mancano, naturalmente, reciproche influenze tra i due canali, come quando, parlando, si imita il gesto delle virgolette o, scrivendo, si utilizza il maiuscolo (➔ maiuscola) per riprodurre una parola pronunciata a voce più alta.
Sebbene ...
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Il discorso indiretto libero è una delle forme tradizionalmente riconosciute del ➔ discorso riportato, cioè uno dei modi che offre la lingua per riprodurre enunciati appartenenti a un atto di enunciazione [...] varia natura (cfr. Mortara Garavelli 1985: 122). La scelta di collocare una porzione di testo tra parentesi, trattini o virgolette sembrerebbe cioè rivelare in alcuni casi la volontà di chi scrive di inserire una ‘seconda voce’ nel cotesto diegetico ...
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Ugo Foscolo, Opere: Avvertenza
Franco Gavazzeni
La scelta dei testi qui raccolti è dovuta al proposito di definire l'immagine dell'opera foscoliana quale essa apparve agli occhi dei suoi contemporanei. [...] dalla necessità politica di un rispecchiamento inattuale nella tradizione, volta a volta opportunamente distanziata, e come messa tra virgolette, in virtù dell'impiego, spesso virtuosistico, di una ricca gamma di colori retorici, ai quali spettava di ...
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virgolette
virgolétte s. f. pl. [dim. di virgola]. – Due segni, per lo più simili a virgole, che nella scrittura si pongono, semplici o in coppia, prima e dopo la parola o le parole cui per qualche ragione si vuol dare particolare risalto...
virgolettare
v. tr. [der. di virgolette] (io virgolétto, ecc.). – Chiudere una o più parole, un passo, un nome, tra virgolette, nella scrittura e nella stampa: v. una citazione, un brano, il titolo di un’opera o di una rivista; il discorso...