Si tende ormai a non definire i settori culturali, i campi della conoscenza, le dottrine, essendo ogni sorta di sapere soggetta a mutamenti continui, a trasformazioni talvolta radicali; al posto di una [...] più avvertite in un momento in cui l'a. viene continuamente fuso e confuso con il design, l'architettura, le arti visive, l'arte dei giardini e persino l'urbanistica, tanto è che si parla, con espressione intimamente contraddittoria, di arredo urbano ...
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VEDOVA, Emilio
Pittore, nato a Venezia il 9 agosto 1919. Dopo un inizio da autodidatta, frequentò a Firenze (dal 1938) la scuola libera di pittura di Silvio Pucci. Frequentò poi a Milano (1942) il movimento [...] la sezione italiana.
Bibl.: U. Apollonio, V., Venezia 1951; L. Venturi, otto pittori italiani..., Roma 1952; G. Marchiori, V., in Arti visive, 1954; L. Venturi, E.V., in Commentari, VII (1956), pp. 53-62; G. Mazzariol, E.V., in Quadrum, 1937, n. 4 ...
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Pittore e scultore greco (Pireo 1936 - Roma 2017), dal 1956 stabilitosi in Italia. Staccandosi assai presto dal figurativismo pop, K. ha anticipato e accompagnato lo sviluppo dell'arte povera: i Fiori [...] nel Padiglione Italia della Biennale di Venezia, mentre è datata al 2016 l'installazione realizzata per il Centro arti visive Pescheria di Pesaro, fortemente allusiva alla realtà industriale del luogo. Tra le mostre si ricordano quelle allo Stedelijk ...
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Denominazione che dovrebbe, a rigore, riferirsi soltanto all’attività degli artisti delle Fiandre, ma la preminenza sociale, politica e culturale di quella contea ha fatto sì che tale denominazione si [...] resa dei più minuti particolari: si tentò di dare l'illusione della realtà. Si approfondirono gli studi sulle sensazioni visive e sui fenomeni ottici, ma la più significativa innovazione tecnica fu il perfezionamento della pittura a olio che consentì ...
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Storico della letteratura, dell'arte e filologo francese (Marsiglia 1932 - Parigi 2020). Dopo aver insegnato (1965-74) all'Univ. di Lilla e (1974-85) alla Sorbona (Paris IV), dal 1986 al 2002 [...] de La Fontaine en son siècle (1997). Incoraggiato da A. Chastel, F. ha approfondito il suo interesse per le arti visive pubblicando alcuni saggi esemplari sul rapporto tra linguaggio scritto e figurato e sulla storia dell'arte anche oltre il XVII ...
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grafica
Michela Santoro
La forza delle immagini moltiplicata migliaia di volte
Manifesti, stampe artistiche e stampe pubblicitarie: la grafica circonda il nostro quotidiano anche quando noi non ci facciamo [...] è destinato il messaggio. A questo punto si può passare alla fase creativa, in cui il grafico cerca le soluzioni visive più efficaci per i suoi obiettivi.
Nella grafica pubblicitaria l'attenzione è rivolta soprattutto ai colori e alle figure, mentre ...
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fauves
Eugenia Querci
La forza del colore
Come rappresentare in un quadro i colori di un paesaggio, di una figura umana, di una scena reale? Gli artisti fauves risponderebbero che non bisogna scegliere [...] accomunati dalla libertà di esprimersi attraverso il colore.
I fauves non vogliono ricreare le immediate percezioni visive, come gli impressionisti, ma desiderano restituire una visione interiore e personale della realtà. È celebre l'affermazione ...
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Architetto nederlandese, nato a Heerlen il 6 maggio 1955. Laureatosi alla Technische Universiteit di Eindhoven nel 1983, l'anno successivo ha fondato nella sua città natale lo studio Wiel Arets Architect [...] variazioni nell'uso dei materiali (cemento, legno, zinco e vetri variamente trattati), scelti in funzione delle loro qualità, non solo visive, ma anche tattili.
A. è divenuto noto con l'Academie voor Kunst en Architectuur (Accademia per l'arte e l ...
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Van Berkel, Ben
Maurizio Unali
Architetto nederlandese, nato a Utrecht (Paesi Bassi) il 25 gennaio 1957. Ha studiato architettura presso la Rietveld Academie di Amsterdam e la Architectural Association [...] avvolta su sé stessa; il museo Het Valkhof a Nijmegen (1995-1998), un involucro liscio, molto semplice, sensibile alle variazioni visive ambientali; il ponte e il centro di controllo a Purmerend (1995-1998); la celebre Moebius House (1993-1998) a Het ...
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Pittore, nato a Roma il 7 marzo 1900. Laureatosi in giurisprudenza, si è dedicato completamente alla pittura, imponendosi, dopo un soggiorno parigino, tra il 1927 e il 1933, nell'ambiente artistico italiano [...] d'arte di San Paolo nel Brasile. Vedi tav. f. t.
Bibl.: C. Cagli, Capogrossi, Venezia 1950; E. Matta, Capogrossi, in Arti Visive, 1° nov. 1954; M. Seuphor, Capogrossi, Venezia 1954; T. Sauvage, Pittura italiana del dopoguerra, Milano 1957, passim. ...
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visivita
viṡività s. f. [der. di visivo]. – Il fatto, la caratteristica di essere visivo, di fornire o di suggerire un’impressione visiva: la v. nella poesia contemporanea; la v. come fonte dell’esperienza intellettuale nella fenomenologia...
vista
s. f. [der. di vedere, part. pass. visto]. – 1. a. La facoltà del vedere, il senso specifico che presiede alla percezione degli stimoli visivi (v. anche visione): il senso della v., l’organo della v.; non è cieco nato, ha perduto la...