SCIARRINO, Salvatore
Leonardo Pinzauti
Compositore, nato a Palermo il 4 aprile 1947. Avviato agli studi classici, mostrò fin da giovanissimo particolare interesse per le arti figurative; nell'apprendimento [...] silenzi. Di qui un processo di individuazioni espressive che si traducono non di rado in arcane ed esoteriche allusioni di tipo visivo e atmosferico, così come si può riscontrare già nell'opera da camera Amore e Psiche (1973) e anche in lavori della ...
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MALAPARTE, Curzio
Arnaldo Bocelli
Pseudonimo dello scrittore Curzio Suckert, nato a Prato (Firenze) il 9 giugno 1898. Durante la guerra mondiale fu dapprima volontario nell'Argonne, nel 1914, poi in [...] fra umoresco e manesco, in un plastico gusto di ritrarre folle e di aggruppare parole; a quello fra realistico ed evocativo, fra visivo e magico dei racconti di Sodoma e Gomorra (Milano 1931) e delle memorie, dei viaggi, delle favole e dei miti di ...
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(App. IV, I, p.160)
Scrittore, morto a Torino il 10 dicembre 1987. L'innesto del fantasioso, dell'imprevedibile e del curioso nel conformistico vivere quotidiano induce A. ne Il primo quarto di luna (1976) [...] nonché molti testi scritti in collaborazione, come, per es., Lune piemontesi, con G. Jannon (1978), Torinounaemille (Racconto visivo di una metropoli anni 80), con M. Paluan (1980), oppure Torino altrui. Notazioni, giudizi, ricordi di forestieri su ...
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Tempo
Giovanni Bruno Vicario
Paolo Casini
Il termine tempo (dal latino tempus, voce d'incerta origine), indica l'intuizione e la rappresentazione della modalità secondo cui i singoli eventi si susseguono [...] durata fisica di circa 100 ms, qualsiasi presentazione appare istantanea, tanto in campo visivo che uditivo. Di più, l'improvvisa apparizione nel campo visivo di un oggetto, seguita da immediata sparizione, viene accompagnata dall'impressione che l ...
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Sceneggiatura
Giuliana Muscio
Con il termine sceneggiatura (fr.: scénario; ingl.: screenplay o script; ted.: Drehbuch) viene designata in genere la costruzione della struttura narrativa del film, che [...] dedicata al sonoro sono compresi i dialoghi, i rumori e soltanto raramente la musica. Nella s. italiana, a due colonne, il visivo si trova a sinistra e il sonoro a destra; in quella americana invece il dialogo è incolonnato al centro della pagina, a ...
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Effetti speciali
Paolo Marocco
La definizione classica data da Eustace Lycett (vincitore di due premi Oscar per la categoria) classifica gli e. s. (special effects o SFX) come tecnica, o trucco scenico, [...] lo schermo del trasparente), l'acqua contenuta in serbatoi posti dietro lo schermo entra nella carlinga, con un effetto visivo molto coinvolgente.
Negli anni Cinquanta, grazie al successo dei b-movies fantascientifici e horror, gli e. s. ebbero un ...
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Schema corporeo
Carlo Loeb
Per schema corporeo si intende l'immagine spaziale che ogni uomo ha del proprio corpo. Il concetto fa riferimento a una funzione complessa di sintesi che permette di riconoscere [...] corporeo sono state invocate di volta in volta turbe dell'orientamento spaziale, difficoltà nel raggiungere con il controllo visivo un bersaglio nello spazio, turbe delle componenti linguistiche nel processo cognitivo del corpo, ma il problema rimane ...
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Protesi
Serenella Salinari
Con protesi viene generalmente intesa la sostituzione con strutture artificiali di una parte dell'organismo che risulti mancante, fisicamente o funzionalmente, a causa di [...] danneggiato, o venga sostituito con uno stimolo sensoriale diverso: un esempio tipico è la lettura Braille in cui lo stimolo visivo è sostituito da uno tattile. A loro volta, le protesi naturali possono distinguersi in esterne, in cui l'organo di ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Perché si arrivi a delle "teorie" del cinema occorrono due passaggi essenziali: la diffusione [...] apprensione del senso, in cui la significazione non si dà subito come senso narrativo, quanto piuttosto come senso visivo, percettivo, immediatamente sensibile. Si può intendere la svolta testuale degli anni Settanta, cioè lo spostarsi dell’interesse ...
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stoicismo
Gérard Verbeke
Accanto alle informazioni esplicite sui filosofi e la dottrina dello s., in D. ci sono anche temi stoici che sono sviluppati senza che l'autore sia cosciente della loro vera [...] dell'occhio attraverso il mezzo diafano; la trasmissione della forma visibile si ferma alla pupilla, da dove lo spirito visivo trasferisce l'immagine alla parte anteriore del cervello, ove risiede la facoltà sensitiva (III IX 9). Questi spiriti sono ...
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visivo
viṡivo agg. [lat. tardo visivus, der. di videre «vedere», part. pass. visus]. – Della vista, che concerne la vista o la visione: immagini v.; facoltà v., organi v., capacità o acuità v. (sinon. di visus); memoria v. (v. memoria, n....
vis1
vis1 s. f., lat. – Forza, vigore, efficacia espressiva, e, talora, violenza; con questi sign. è termine usato, nel linguaggio letter., anche in contesti ital. in locuzioni quali vis drammatica, vis polemica, e sim.; v. anche vis comica.