vertigine
Disturbo, transitorio o duraturo, della sensibilità spaziale; a seconda che siano accompagnate dalla sensazione dello spostamento degli oggetti contenuti nel campo visivo o che tale fenomeno [...] manchi, le v. sono distinte in oggettive e soggettive: nel primo caso il disturbo è avvertito anche a occhi chiusi e tende a provocare la caduta a terra, nel secondo caso è rappresentato da un penoso senso ...
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Percezione visiva e arte
Lamberto Maffei
Adriana Fiorentini
Lo studioso del cervello si domanda se vi siano meccanismi nervosi alla base delle reazioni che si hanno davanti all’opera d’arte tali da [...] più chiare e zone più scure può creare l’illusione di una forma solida. Questo è dovuto a proprietà del sistema visivo acquisite in base all’esperienza della percezione di corpi solidi sulla cui superficie si creano variazioni più o meno graduali di ...
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Visione a colori per mezzo di reti neurali
Shigeki Nakauchi
(Department of Information and Computer Sciences, Toyohashi University of Technology, Toyohashi, Giappone)
Shiro Usui
(Department of Information [...] visione a colori siano in grado di spiegare il modo in cui l'informazione cromatica viene trasformata lungo il percorso visivo, solo pochi tentano di spiegare i processi logici su cui si basa l'elaborazione di tale informazione. In questo saggio ...
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Le lingue dei segni nel mondo
Mauro Mottinelli
Virginia Volterra
A differenza delle lingue vocali, che usano il canale acustico-vocale, le lingue dei segni si servono della modalità visivo-gestuale. [...] semantica, che tende a porre l’agente come primo elemento della frase; un’altra strategia, basata su considerazioni di salienza visiva, che tende a esprimere e a descrivere prima gli elementi più grandi e poi quelli più piccoli introducendo agenti e ...
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OCCHIO (XXV, p. 116; App. II, 11, p. 432)
Giovanni Battista BIETTI
Fisiologia. - I recenti progressi nelle conoscenze sulla fisiologia dell'o. riflettono soprattutto la elettrofisiologia, la circolazione [...] A1), mentre dalla porfiropsina e cianopsina si libera retinene 2 (aldeide della vit. A2). La componente proteica dei pigmenti visivi è data dalle cosidette "opsine" e precisamente dalla scotopsina per i pigmenti dei bastoncelli e dalla fotopsina per ...
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cerebro
Napoleone Eugenio Adamo
. Latinismo, " cervello ", usato da D. esclusivamente in senso proprio. Si ha in Cv III IX 9 Di questa pupilla lo spirito visivo, che si continua da essa, a la parte [...] in principio fontale, subitamente santa tempo la ripresenta, e così vedemo: spiega qui D. l'origine della percezione visiva delle cose, cioè come gli oggetti riflettano la loro immagine nella pupilla, così che questa la possa percepire immediatamente ...
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Attrice italiana (Vigevano 1858 - Pittsburgh, Pennsylvania, 1924). Lavorò soprattutto per il teatro, imponendosi con un tipo di recitazione febbrile e di forte impatto emotivo e visivo, lontano dai consueti [...] canoni recitativi dell'epoca, conquistando vasta fama e ammirazione.
Seguì dapprima le non altissime fortune dei suoi parenti (v. Duse); né ebbe poi grande successo, pure in compagnie di maggior nome ...
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Maffei, Lamberto. - Neurobiologo italiano (n. Grosseto 1936). Professore di neurobiologia presso la Scuola Normale Superiore di Pisa, ha incentrato la sua ricerca sullo studio del sistema visivo, a livello [...] sia delle cellule della retina sia dei neuroni del talamo e della corteccia cerebrale, nell’uomo e negli animali da laboratorio. Dal 2009 al 2015 è stato presidente dell’Accademia dei Lincei. Nel 2014 ...
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Per variazione diamesica si intende la capacità di una lingua di variare a seconda del mezzo o canale adottato, sia esso scritto (grafico-visivo) o parlato (fonico-acustico) (➔ lingua parlata; ➔ lingua [...] precedentemente; su questo aspetto vedi sotto; confronta il primo capitolo; ecc.). Il testo scritto, in virtù del canale visivo, è in parte strutturato da elementi meramente grafici quali la collocazione del testo nella pagina, la ➔ punteggiatura, l ...
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debilitade
Beatrice Guidi
Solamente nel Convivio; in III IX 13, nel senso fisico di " indebolimento " dovuto a malattia: Però puote anche parere così per l'organo visivo, cioè l'occhio, lo quale per [...] infertade e per fatica si transmuta in alcuno coloramento e in alcuna debilitade; riferito a ‛ intelletto ', in III IV 4, vale " insufficienza ", " inadeguatezza ": e dico che se difetto fia ne le mie ...
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visivo
viṡivo agg. [lat. tardo visivus, der. di videre «vedere», part. pass. visus]. – Della vista, che concerne la vista o la visione: immagini v.; facoltà v., organi v., capacità o acuità v. (sinon. di visus); memoria v. (v. memoria, n....
vis1
vis1 s. f., lat. – Forza, vigore, efficacia espressiva, e, talora, violenza; con questi sign. è termine usato, nel linguaggio letter., anche in contesti ital. in locuzioni quali vis drammatica, vis polemica, e sim.; v. anche vis comica.