Comico
Augusto Sainati
Etimologicamente il termine comico deriva dal greco komos, che in epoca classica indicava un genere di festino chiassoso e sregolato con il quale si festeggiava il dio del vino. [...] coesistenza di due immagini nello stesso oggetto; si pensi ai molti esempi che si incontrano nel cinema di Chaplin: dalla visita medica alla sveglia in The pawnshop (1916; Charlot usuraio o L'usuraio), al cappello-dolce in The pilgrim (1923; Il ...
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Feminist Film Theory
Maria Nadotti
Quella che nel mondo cinematografico anglosassone è stata definita Feminist Film Theory, la teoria e critica cinematografica femminista, è la creazione di un nuovo [...] in quanto locus dove per eccellenza si mettono in gioco gli oggetti del piacere. Riflettendo sul rapporto tra narrazione e piacere visivo, tra immagine e desiderio, ci si chiese a chi appartenevano le fantasie che il cinema veicola e mette in scena ...
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Kubrick, Stanley
Sandro Bernardi
Regista cinematografico statunitense, di origine ebraica, nato a New York il 26 luglio 1928 e morto a Harpenden (Gran Bretagna) il 7 marzo 1999. Cineasta-filosofo, grande [...] di HAL 9000, al film di Jean-Luc Godard Alphaville (1965), persegue una concezione del cinema come 'pensiero visivo', coniuga il grande spettacolo e la ricerca fotografica con la riflessione filosofica sulla storia dell'uomo. I tempi estenuanti ...
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Road Movie
Simone Emiliani
Genere cinematografico impostosi negli Stati Uniti a partire dalla fine degli anni Sessanta, il cui tema principale è quello del viaggio senza una meta precisa, quasi un vagabondaggio [...] alcuni grandi cineasti statunitensi hanno utilizzato le caratteristiche proprie del r. m. lasciando il segno riconoscibile del proprio stile visivo: è stato il caso di David Lynch (in Wild at heart, 1990, Cuore selvaggio; nella parte iniziale di Lost ...
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Futurismo
Gianni Rondolino
Rapporti con il cinema: il cinema futurista
I rapporti tra il F. e il cinema, che si concretizzarono nel manifesto La cinematografia futurista pubblicato su "L'Italia futurista" [...] 'acte (1924) al Man Ray di Retour à la raison (1923) sino al cinema surrealista e alla "sinfonia visiva" di Germaine Dulac, che risentono, probabilmente attraverso altri canali artistici e culturali, delle formulazioni programmatiche del manifesto di ...
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Caratterista
Mino Argentieri
È dalla tradizione teatrale che il cinema ha mutuato la figura del caratterista. Nell'Ottocento si era soliti discernere in un ordinamento ove si diversificava 'il primo [...] Remotti, Renato Scarpa, Alberto Lionello, Johnny Dorelli.
Ovunque sono nati film in cui i c. hanno dominato il campo visivo e la scacchiera della drammaturgia. Tra gli esempi più significativi: Stagecoach (1939; Ombre rosse) di John Ford, I promessi ...
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PASINETTI, Francesco
Giovanna Rendi
PASINETTI, Francesco. – Nacque il 1° giugno 1911 a Venezia, primogenito di Carlo, medico, e di Maria Ciardi, figlia a sua volta del pittore vedutista Guglielmo.
La [...] documentaristica, per quanto a volte di stampo didattico e divulgativo, fu caratterizzata da una continua ricerca del ritmo visivo e sonoro da imprimere al tessuto narrativo, spesso in sostituzione dell’invasiva e assertiva «voice over» di regime ...
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Arnheim, Rudolf
Daniele Dottorini
Psicologo, teorico del cinema e critico dell'arte tedesco, naturalizzato statunitense, nato a Berlino il 15 luglio 1904. Tra i maggiori rappresentanti della Gestaltpsychologie, [...] , ma anche la pittura, l'architettura, la musica). Il concetto a cui A. lavorava in quegli anni era quello di "pensiero visivo" (visual thinking), che si basa sull'assunto secondo il quale i sensi operano in modo attivo e intelligente, contribuendo a ...
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Ivory, James
Monica Trecca
Regista, sceneggiatore e produttore cinematografico statunitense, nato a Berkeley (California) il 7 giugno 1928, da padre di origine irlandese e madre discendente da una famiglia [...] The golden bowl (2000), nuovo adattamento da H. James, I. ha infine trovato un efficace correlativo visivo della scrittura stilisticamente elaborata dello scrittore statunitense nelle inquadrature ricche, sovraffollate di oggetti d'arte e dominate ...
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L'attore teatrale
A causa delle numerose e profonde trasformazioni avvenute nel mondo dello spettacolo durante il 20° sec., non è più possibile, o è comunque fortemente riduttivo, pensare all'a. come a [...] una tradizione di 'teatro immagine', dove, comunque, la presenza della figura umana non è ridotta a semplice elemento visivo. Questo tipo di ricerca ha conosciuto dalla fine degli anni Ottanta del 20° sec. uno straordinario sviluppo tecnico ed ...
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visivo
viṡivo agg. [lat. tardo visivus, der. di videre «vedere», part. pass. visus]. – Della vista, che concerne la vista o la visione: immagini v.; facoltà v., organi v., capacità o acuità v. (sinon. di visus); memoria v. (v. memoria, n....
vis1
vis1 s. f., lat. – Forza, vigore, efficacia espressiva, e, talora, violenza; con questi sign. è termine usato, nel linguaggio letter., anche in contesti ital. in locuzioni quali vis drammatica, vis polemica, e sim.; v. anche vis comica.