Beckett, Samuel (propr. Samuel Barclay)
Nadia Fusini
Scrittore, drammaturgo e sceneggiatore irlandese, nato a Foxrock (Dublino) il 13 aprile 1906 e morto a Parigi il 23 dicembre 1989. Fu uno degli autori [...] , la bocca in Not I, 1973). In Acte sans paroles I e II l'immagine è infatti ridotta al solo elemento visivo, come se si assistesse ormai a drammi muti, stretti in un dialogo sostanzialmente gestuale. Diviene un fatto consequenziale il suo crescente ...
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Attrice teatrale e cinematografica, nata a Vigevano il 3 ottobre 1858 e morta a Pittsburgh (Pennsylvania) il 21 aprile 1924. Conquistata una grande fama a livello internazionale per le sue interpretazioni [...] shakespeariana all'Arena di Verona, e si fece notare per un tipo di recitazione febbrile e di forte impatto emotivo e visivo, lontana dai consueti canoni recitativi dell'epoca. Fu un'ascesa esitante e non priva di fatica: tormentata da pentimenti e ...
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Progressi generali. - La costante evoluzione della tecnica cinematografica e delle scienze di cui essa si vale (ottica, meccanica, fotochimica, radiotecnica, ecc.) ha largamente contribuito a perfezionare [...] di Europa, nonché altri già esistenti; a Tirrenia gli spaziosi e moderni teatri creati da Giovacchino Forzano con il consorzio Vis; a Torino quelli, già sede dell'antica società italiana di produzione Fert, ora riattati; a Milano un piccolo moderno ...
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ROSSELLINI, Roberto
Gian Luigi RONDI
Regista cinematografico, nato a Roma l'8 maggio 1906. Iniziò la sua carriera realizzando varî cortimetraggi a carattere documentario, quindi alcuni film di guerra [...] o un racconto, ma di essere un ritmo con il quale rappresentare intera l'umanità. La povertà formale del campo visivo, la trascuratezza dell'inquadratura dimostrano ch'egli fida solamente nella ricchezza dei valori umani che la macchina da presa ...
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SCENEGGIATURA
Mino Argentieri
Nella cinematografia è la fase della stesura scritta del film, la quale ne disegna l'ossatura, le componenti principali e le articolazioni, ed è applicabile nella fiction [...] più adatti alla bisogna e nel corso degli anni si è venuta formando una leva di scrittori attenti alle peculiarità del racconto visivo. Accade di rado che autore di una s. sia una sola persona. Sia nei sistemi produttivi più evoluti, sia laddove ...
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DeMille, Cecil B. (propr. Cecil Blount)
Lorenzo Esposito
Regista, attore e produttore cinematografico statunitense, nato a Ashfield (Massachusetts) il 12 agosto 1881 e morto a Hollywood il 21 gennaio [...] es., la sequenza di The sign of the cross in cui Claudette Colbert si immerge nuda nel latte) e allo sfruttamento visivo dei costumi e delle procedure di rielaborazione storica.
Allo stesso modo la produzione western di DeM., lontana dall'epica di ...
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L'Herbier, Marcel
Gianni Rondolino
Regista cinematografico francese, nato a Parigi il 23 aprile 1888 e morto ivi il 26 novembre 1979. Il suo contributo alla storia del cinema va individuato soprattutto [...] e polemico della società borghese, è un saggio magistrale di tecnicismo, che si esplica in tutte le sue possibilità di shock visivo nell'ampia sequenza della Borsa, in cui la macchina da presa si sbizzarrisce a riprendere dall'alto, dal basso, di ...
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MOHOLY-NAGY, Laszlo
Alessandro Cappabianca
Moholy-Nagy, László (propr. Ladislaus)
Pittore, scultore, fotografo, regista cinematografico ungherese, nato a Bácsborsod il 20 luglio 1895 e morto a Chicago [...] di insegnare, di moralizzare o di raccontare una storia. Il suo deve essere un effetto visivo, puramente visivo. In questo film i vari elementi visivi non devono necessariamente essere legati fra loro da un nesso logico, tuttavia le loro connessioni ...
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Sceneggiatura
Giuliana Muscio
Con il termine sceneggiatura (fr.: scénario; ingl.: screenplay o script; ted.: Drehbuch) viene designata in genere la costruzione della struttura narrativa del film, che [...] dedicata al sonoro sono compresi i dialoghi, i rumori e soltanto raramente la musica. Nella s. italiana, a due colonne, il visivo si trova a sinistra e il sonoro a destra; in quella americana invece il dialogo è incolonnato al centro della pagina, a ...
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Effetti speciali
Paolo Marocco
La definizione classica data da Eustace Lycett (vincitore di due premi Oscar per la categoria) classifica gli e. s. (special effects o SFX) come tecnica, o trucco scenico, [...] lo schermo del trasparente), l'acqua contenuta in serbatoi posti dietro lo schermo entra nella carlinga, con un effetto visivo molto coinvolgente.
Negli anni Cinquanta, grazie al successo dei b-movies fantascientifici e horror, gli e. s. ebbero un ...
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visivo
viṡivo agg. [lat. tardo visivus, der. di videre «vedere», part. pass. visus]. – Della vista, che concerne la vista o la visione: immagini v.; facoltà v., organi v., capacità o acuità v. (sinon. di visus); memoria v. (v. memoria, n....
vis1
vis1 s. f., lat. – Forza, vigore, efficacia espressiva, e, talora, violenza; con questi sign. è termine usato, nel linguaggio letter., anche in contesti ital. in locuzioni quali vis drammatica, vis polemica, e sim.; v. anche vis comica.