Francesista e critico letterario italiano (Caprino Veronese 1930 - Negrar di Valpolicella 2019). Prof. di letteratura francese presso l'univ. di Venezia, ha curato edizioni di G. Flaubert, P. Valéry, Saint-John [...] (1997); La parola fuori di sé: scritti su Pasolini (2004); Forme del testo: linguistica, semiologia, psicoanalisi (2004); Il testo visivo: forme e invenzioni della realtà da Cezanne a Morandi a Klee (2006); Grammatica della poesia: cinque studi (2007 ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Tecnica (2013)
Alle origini della tecnologia moderna: Francesco di Giorgio e Leonardo da Vinci
Domenico Laurenza
Tecnologia e cultura nel Medioevo
L’emancipazione sociale e culturale degli ingegneri rinascimentali [...] pur non scomparendo del tutto nel periodo successivo, verrà però affiancata da una funzione e da un valore del linguaggio visivo di ben altra portata. Il disegno diverrà parte integrante di un più ampio processo di rinnovamento della progettazione e ...
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Damiani, Damiano
Guglielmo Siniscalchi
Regista e sceneggiatore cinematografico, nato a Pasiano (Pordenone) il 23 luglio 1922. Fin dagli esordi, il suo cinema è stato attraversato da una speciale tensione [...] una dimensione ideale. La carriera cinematografica di D. si presenta complessivamente come un lungo e avventuroso tragitto visivo segnato da una peculiare coerenza stilistica, riempito da giustizieri solitari ed eroi crepuscolari, dilatato fra ampi ...
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Stilista italiano (n. Alghero 1961). Dopo aver lavorato come free-lance per varie aziende, nel 1996 ha realizzato la prima collezione con il suo nome che ha presentato nell'ambito dell'alta moda romana. [...] la Triennale di Milano gli ha dedicato la mostra antologica Antonio Marras: Nulla dies sine linea. Vita, diari e appunti di un uomo irrequieto, installazioni edite e inedite, disegni, schizzi e dipinti che raccontano il percorso visivo dell'artista. ...
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Lean, David
Emanuela Martini
Regista cinematografico inglese, nato a Croydon il 25 marzo 1908 e morto a Londra il 16 aprile 1991. Avvicinatosi al cinema a diciannove anni, L. esordì nella regia nel [...] e profondità d'intenti. Equilibrio che non riesce a raggiungere il successivo e più manierato Doctor Zhivago, malgrado la bellezza visiva di certe scene (il palazzo ghiacciato) e l'intensità di alcune sequenze. Nel 1970 la pessima accoglienza di ...
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Scorsese, Martin
Marco Pistoia
Regista e produttore cinematografico statunitense, di origine italiana, nato a New York il 17 novembre 1942. Esordiente negli anni Sessanta, S. si è presto imposto come [...] famoso The hustler (1961) di Robert Rossen. Dei tre, After hours si rivela il più affascinante e colto sul piano visivo, con i molteplici riferimenti allo stile pop e iperrealista, mentre The color of money rappresenta una sorta di 'prima incursione ...
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Oliveira, Manoel de (propr. Manoel Candido Pinto)
Bruno Roberti
Regista cinematografico portoghese, nato a Porto il 12 dicembre 1908. Massimo rappresentante del cinema portoghese ma anche uno dei cineasti [...] . Nel 1982 O. ha girato un film 'segreto', destinato per sua espressa volontà a essere proiettato soltanto dopo la sua morte: Visita ou memórias e confissões.
Bibliografia
J.A. França, L. de Pina, A. Costa, Introdução à obra de Manoel de Oliveira ...
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Artista concettuale francese, nato a Boulogne-Billancourt (Parigi) il 25 marzo 1938. Conclusi a Parigi gli studi presso l'École nationale supérieure des métiers (1956-60), ha esordito nel 1967 al Salon [...] ottico-minimaliste, B. si esprime con bande di colore (invariabilmente larghe 8,7 cm e alternate al bianco), espediente visivo per ridefinire lo spazio o per condurre l'attenzione dello spettatore su uno o più elementi della realtà quotidiana ...
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Regista cinematografico statunitense, nato a Minneapolis (Minn.) il 29 novembre 1954; rappresenta, con il fratello Ethan, sceneggiatore (nato il 21 settembre del 1957), una delle coppie più anomale e creative [...] Arizona Junior), tormentata storia d'amore tra un rapinatore e una poliziotta, da un lato ha messo in luce il talento visivo dei C. nella composizione dell'immagine e nell'uso di un montaggio frenetico, dall'altro ha evidenziato la leggerezza di tono ...
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Calopresti, Mimmo (propr. Domenico)
Nicoletta Ballati
Regista cinematografico, nato a Polistena (Reggio Calabria) il 4 gennaio 1955. Approdato al cinema dopo un lungo apprendistato da documentarista, [...] Moretti) e la terrorista che molti anni prima gli aveva sparato. Privo di sentimentalismo, ma di forte impatto emozionale e visivo, ambientato in una Torino cupa e asettica, il racconto si snoda in una sequenza di immagini statiche, basandosi su una ...
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visivo
viṡivo agg. [lat. tardo visivus, der. di videre «vedere», part. pass. visus]. – Della vista, che concerne la vista o la visione: immagini v.; facoltà v., organi v., capacità o acuità v. (sinon. di visus); memoria v. (v. memoria, n....
vis1
vis1 s. f., lat. – Forza, vigore, efficacia espressiva, e, talora, violenza; con questi sign. è termine usato, nel linguaggio letter., anche in contesti ital. in locuzioni quali vis drammatica, vis polemica, e sim.; v. anche vis comica.