CASTRA (Messer Osmano)
Nicolò Mineo
Di un fiorentino di nome Castra fa cenno Dante nel De vulgari eloquentia (I, xi, 3), ricordandolo come autore di una delle molte "cantiones" che si scrivevano "in [...] tale da poter comporre i versi ricordati da Dante, il notaio Osmano si presenterebbe invece, da questo punto di vista, del tutto pari al compito. Alla spiegazione del De Bartholomaeis si rifà ora sostanzialmente il Contini (seguito dal Pasquini ...
Leggi Tutto
GRILLO, Angelo
Luigi Matt
Nacque a Genova, da Nicolò e Barbara Spinola, molto probabilmente nel 1557 (l'anno è stato indicato solo di recente, con buoni argomenti, da E. Durante e A. Martellotti), forse [...] G., che vennero riprese dai letterati secenteschi, a cominciare da G.B. Marino, che gli deve non poco dal punto di vista retorico. Il G., infatti, può considerarsi come un antesignano del gusto barocco; i suoi testi mostrano un'oltranza stilistica ...
Leggi Tutto
CINELLI, Delfino
Giuliana Scudder
Nato a Signa (Firenze) il 16 ag. 1889 da Oreste e da Diornira Bellini, di famiglia agiata, dopo aver frequentato il collegio Cicognini di Prato.e poi il collegio S. [...] lasciare che vadano per il loro verso. Castigliòn che Dio sol sa è un libro senza drammi, dove la terra è vista come madre benefica ma anche giudice austero. In questa chiave si articolano anche gli altri suoi racconti regionali: Cinquemila lire ...
Leggi Tutto
DURANDO, Antonio Maria
Guido Fagioli Vercellone
Impropriamente noto con il titolo di conte di Villa, sebbene questo titolo spettasse solo al padre, cui premori, nacque a Torino il 9 ag. 1760 da Felice [...] composizioni poetiche, che verranno tutte scelte per la pubblicazione nel primo volume degli Ozi letterari, Torino 1787, e che, vista la ritrosia del D. a dare alle stampe, debbono considerarsi la sua opera edita principale. "Poesie affettuose, piene ...
Leggi Tutto
LOMBARDELLI, Orazio
Mario De Gregorio
Nacque da Sebastiano nel 1545, probabilmente a Siena. La data si desume da una lettera di B. Bulgarini a G.B. Strozzi del 19 ott. 1598 (Siena, Biblioteca comunale, [...] il L. assunse una posizione moderatamente favorevole al Tasso, soprattutto muovendo sul piano linguistico da un punto di vista che guardava alla lingua come a qualcosa di vivo e in continua evoluzione, in contrasto al conservatorismo toscanocentrico ...
Leggi Tutto
BENEDETTO da Cesena
Eugenio Ragni
Non si conosce l'anno della nascita di B., presumibilmente da collocare nei primi anni del sec. XV. Alcuni accenni autobiografici possono ricavarsi dal suo poema, De [...] Dagli atti che ci parlano dei B. ricamatore risulta poi che B. era in amichevoli relazioni con alcuni personaggi riminesi piuttosto in vista, che sono nominati anche nel De honore;e citeremo Roberto Valturio (doc. 10 apr. 1454; De honore, c. 104 r ...
Leggi Tutto
GORRA, Egidio
Paolo Zublena
Nacque il 1° giugno 1861 a Fontanellato, presso Parma, da Fausto e da Barbara Ranza. Originaria di Piacenza, la famiglia vi fece ritorno pochi anni dopo la nascita del G., [...] saggi sulla poesia italiana e francese delle origini, gli ultimi venti anni della vita del G. furono, dal punto di vista scientifico, dominati dagli studi danteschi, che l'autore non fece a tempo a raccogliere in un ponderoso volume pur progettato ...
Leggi Tutto
DEL GRAZIA, Soffredi
Mario Pagano
Nacque a Pistoia nella prima metà del sec. XIII, probabilmente verso il 1240, da Grazia di Soffredi della famiglia dei Bargesi, proprietaria di immobili nel quartiere [...] , codicologico e linguistico del manoscritto, ad integrare quanto già meritoriamente studiato dal Ciampi. Da un punto di vista più generale sarebbe poi necessario un confronto puntuale tra le numerose traduzioni dei trattati. Ciò consentirebbe non ...
Leggi Tutto
Nicola Lagioia
I narratori e la finanza
Cambiamento nella letteratura come nell’economia. Molti autori di libri e film si sono occupati del neocapitalismo: da D.F. Wallace a Don DeLillo, da Stanley Kubrick [...] poteva essere la tragedia di una famiglia rovinata (un esempio per tutti il declino dei Buddenbrook) diventa, dal punto di vista narrativo dei nuovi oligarchi, la fredda statistica di interi paesi caduti in miseria a beneficio dei loro portafogli. Ma ...
Leggi Tutto
ERRERA, Rosa
Paola Paesano
Nacque a Venezia il 13 luglio 1864 da Cesare, ebreo di origine spagnola, e da Luigia Fano, di Mantova. Il padre, benestante agente di cambio, a causa di un grave dissesto [...] della città contro gli Austriaci nel maggio '49.
Il risalto dato alla condotta esemplare del Manin riconferma il punto di vista morale della E.: il suo atteggiamento verso la realtà del paese oscilla tra l'amor di patria investito di fervore quasi ...
Leggi Tutto
vista
s. f. [der. di vedere, part. pass. visto]. – 1. a. La facoltà del vedere, il senso specifico che presiede alla percezione degli stimoli visivi (v. anche visione): il senso della v., l’organo della v.; non è cieco nato, ha perduto la...