VENEZIE, TRE
Roberto ALMAGIA
Claudia MERLO
Giuseppe CARACI
Raffaello BATTAGLIA
Giuseppe FIOCCU
Carlo BATTISTI
Arnaldo FERRIGUTTO
Alfredo BONACCORSI
*
M. T. D.
. L'espressione Tre Venezie è [...] , è ora abbandonato. La popolazione si raccoglie per contro nelle maggiori vallate: la carta della densità mette di per sé stessa in vista l'asse principale della Val d'Adige, con le Valli di Sole e di Non, la valle del Brenta, la valle dell'Isarco ...
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GRAMMATICA GENERATIVA
Annarita Puglielli
(App. IV, II, p. 96)
La g. generativo/trasformazionale, che fin dalle prime formulazioni è apparsa come la maggiore novità nella linguistica teorica contemporanea, [...] formulazioni della teoria, ma vi sono approfondimenti che portano a evidenziare altre tematiche.
La teoria linguistica è ora vista come ''modulare'', articolata cioè in una serie di componenti semplici interagenti tra di loro, ciascuno dei quali ha ...
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GABRIELI, Francesco
Roberto Rubinacci
(App. III, I, p. 695)
Arabista e islamista italiano. Professore ordinario di Lingua e letteratura araba nell'università di Roma ''La Sapienza'' (1938-79), di cui [...] e conoscitore come pochi delle lingue araba, persiana e turca, G. se ne è interessato non tanto dal punto di vista glottologico quanto come mezzo per la comprensione filologica e storica della civiltà islamica. Di essa ha studiato, per oltre un ...
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La coesione di un testo è la proprietà che si manifesta precipuamente nella forma di un sistema di reti di collegamenti linguistici tra le frasi, che indicano dipendenze e sintonie interpretative di particolari [...] vigere tra frasi autonome o all’interno di frasi complesse non significa che la distinzione sia indifferente dal punto di vista della struttura e dell’interpretazione del testo. Non è cioè, per es., la stessa cosa esprimere una relazione logica con ...
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L’uso letterario del dialetto va considerato in rapporto alla scrittura nella lingua letteraria comune, così come la stessa nozione di dialetto è complementare a quella di lingua. Nella storia linguistica [...] tanto che ad esse era attribuito un «ascoso rancore», laddove la letteratura in dialetto implica la condivisone di una norma letteraria vista «non come un nemico, ma come un modello» (Croce 1952: 358).
Un problema di fondo riguarda l’avvio dell’uso ...
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Per variazione diamesica si intende la capacità di una lingua di variare a seconda del mezzo o canale adottato, sia esso scritto (grafico-visivo) o parlato (fonico-acustico) (➔ lingua parlata; ➔ lingua [...] tra testi parlati, scritti, teatrali, trasmessi, elettronici, ecc. risultano più spiccate di quanto non possa sembrare a prima vista. Basta, per es., origliare un discorso per pochi secondi, anche senza capirne il senso generale e senza assistere ...
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La composizione è un procedimento morfologico che permette di formare parole nuove (➔ neologismi) combinando insieme due (o più) morfemi lessicali invece che una parola e un affisso (➔ affissi), come accade [...] i costituenti e la nozione di testa.
Dal punto di vista semantico, un composto è il risultato dell’interazione dei significati di coordinazione: agrodolce, sordomuto. Dal punto di vista semantico, si distinguono gli aggettivi che indicano posizioni ...
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Le congiunzioni sono elementi invariabili del discorso (➔ parti del discorso) che uniscono (lat. coniunctio, da coniungĕre «unire insieme») due elementi sintattici: elettivamente due frasi; nel caso delle [...] nell’ambito della subordinazione completiva, ed è esteso ad alcune preposizioni (Graffi 1994: 194 segg.).
Dal punto di vista formale si distinguono le congiunzioni semplici, formate da una sola parola (come se), da quelle complesse; queste ultime ...
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Gli elementi formativi sono elementi morfologici non autonomi, tratti dalle lingue classiche (greco e latino), impiegati per formare composti (➔ composizione), di norma in combinazione con un altro elemento [...] del corpo di una parola a una sua parte, che conserva il significato della parola intera. Dal punto di vista formale possiamo distinguere due tipi di elementi formativi ricavati per accorciamento.
Nel primo tipo il risultato dell’accorciamento di un ...
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Nella retorica classica si intende per anastrofe il sovvertimento del percorso lineare di due o tre parole – o dei costituenti e dei gruppi di parole – di una frase: la seconda diventa prima e la prima [...] 58-59)
anteponendo il participio all’ausiliare:
(3) Fu il sangue mio d’invidia sì riarso,
che se veduto avesse uom farsi lieto,
visto m’avresti di livore sparso
(Purg. XIV, 82-84)
o posponendo il predicato:
(4) «qual che tu sii, od ombra od omo certo ...
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vista
s. f. [der. di vedere, part. pass. visto]. – 1. a. La facoltà del vedere, il senso specifico che presiede alla percezione degli stimoli visivi (v. anche visione): il senso della v., l’organo della v.; non è cieco nato, ha perduto la...