PAOLO I, papa
Paolo Delogu
PAOLO I, papa. – Appartenente a una famiglia della nobiltà romana che aveva le sue case nella regione della via Lata (odierna via del Corso), venne allevato ed educato nelle [...] del governo papale, trattò con Totone, impegnandolo a rinunciare ad atti violenti e a non prendere iniziative autonome in vista dell’elezione del nuovo papa, che comunque doveva essere scelto all’interno del clero romano. Ma Totone, pur consentendo ...
Leggi Tutto
La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. Agostinismo e aristotelismo
Daniel A. Di Liscia
Agostinismo e aristotelismo
In Occidente, durante il Medioevo, scienza e filosofia furono [...] o meno sistematicamente e non fu completata da altre tradizioni, essa ebbe un forte carattere deterministico, che poteva essere visto in contrasto con la capacità creatrice di Dio e con la possibilità dei miracoli. La conoscenza per Aristotele non ...
Leggi Tutto
BALLERINI, Pietro
Ovidio Capitani
Figlio di Giovan Battista, medico e professore di chirurgia, nacque a Verona il 7 sett. 1698. Compiuti i propri studi presso i gesuiti, nel 1722, dopo aver concluso [...] , di una vivacità di interessi che non portava a escludere quel tanto o poco di verità (s'intende dal punto di vista dell'autore) che potesse essere contenuto nelle posìzioni della parte avversa (cfr. Y. M. Congar, Conclusion, in Le Concile et les ...
Leggi Tutto
GREGORIO da Rimini
Roberto Lambertini
A. Tabarroni
Alessandro Conti
Le informazioni relative alla provenienza familiare di G., nato probabilmente a Rimini agli inizi del Trecento, sono pressoché inesistenti: [...] , il quale su questa base propone una datazione ben più precisa, tra maggio 1357 e novembre 1358.
Da diversi punti di vista si è potuto sostenere che la figura di G. segna un momento decisivo nello sviluppo della riflessione teologica del XIV secolo ...
Leggi Tutto
Costantino
David Miller
Figlio di un Giovanni, proveniva da famiglia di origine siriana, ma apparteneva al clero romano, dove aveva percorso la sua carriera ecclesiastica, raggiungendo il grado di suddiacono [...] romana nella delegazione inviata a Bisanzio con l'incarico di difendere dinanzi al VI concilio ecumenico il punto di vista delle Chiese occidentali sulla controversia monotelitica, quale era emerso nel corso del sinodo romano del 27 marzo di quello ...
Leggi Tutto
BERDINI, Alberto (in religione Alberto da Sarteano)
Enrico Cerulli
Nacque a Sarteano (Siena) nel 1385 (tale datazione fu contestata dal Voigt con argomenti poi ritenuti non validi), da famiglia localmente [...] scuole degli umanisti; e quindi ripetutamente difese, e con varietà di argomenti, la validità di quella cultura dal punto di vista cristiano.
Così, in una lettera del 1422 a Niccolò Niccoli, rivendicò - per bocca dei Guarino - la gioia che dà la ...
Leggi Tutto
CEVA, Francesco Adriano
Gaspare De Caro
Nacque a Mondovì, da famiglia appartenente alla nobiltà cittadina, nel 1585. Pare probabile che si addottorasse in leggi nello Studio monregalese prima di intraprendere [...] , si limitavano, a prospettare i vantaggi di una denuncia francese dell'alleanza con gli eretici senza precisare il punto di vista della Curia sulle varie questioni pendenti tra la Francia e gli Stati asburgici, a proposito delle quali si suggeriva o ...
Leggi Tutto
Con il termine jihadismo si fa tradizionalmente riferimento al macrofenomeno del fondamentalismo islamico che, attraverso una multiforme costellazione di soggetti e raggruppamenti, promuove il ‘jihad’ [...] ’Islam, attorno al quale sono fioriti importanti studi ed è stata sviluppata una teoria giuridica e politica. Dal punto di vista letterale, jihad può essere tradotto come ‘sforzo’, da intendersi ‘sulla via di Dio’, e chi vi è impegnato è identificato ...
Leggi Tutto
Area sepolcrale destinata in origine ai soli protestanti e ubicata nel quartiere Testaccio, a ridosso della Piramide di Caio Cestio e delle Mura Aureliane. Le prime sepolture di eretici in quel luogo [...] , che occupava un'area di 0,5 ha, furono interrotte nel 1822. Le autorità romane volevano evitare che la vista della Piramide risultasse ostacolata dai sepolcri, ma vollero anche garantire uno sviluppo più ampio e meno congestionato dell’area ...
Leggi Tutto
Svantevit La divinità suprema degli Slavi dell’isola di Rügen con culto ad Arkona, tramandato da Helmold e da Saxo Grammaticus. Il nome compare in diverse varianti grafiche che rinviano tutte a una forma [...] guerra era S., che nella titolarità della festa agraria e nel nesso con il cavallo sacro rivela la natura di divinità solare vista nella sua azione sulle messi; a questo si aggiunge l’attributo della policefalia, che nel caso di S. è espressione dell ...
Leggi Tutto
vista
s. f. [der. di vedere, part. pass. visto]. – 1. a. La facoltà del vedere, il senso specifico che presiede alla percezione degli stimoli visivi (v. anche visione): il senso della v., l’organo della v.; non è cieco nato, ha perduto la...