Botanica
Pianta perenne legnosa, con fusto diritto, colonnare, che solo a qualche metro d’altezza porta rami o un ciuffo di grandi foglie. Il fusto dell’a. è chiamato tronco; mentre la chioma è l’insieme [...] (foglie), e la maggiore esposizione di queste alle correnti aeree, rendono la forma arborea più esigente dal punto di vista climatico; essa manca perciò nelle regioni subartiche e subdesertiche e trova un limite superiore sui monti. Per le stesse ...
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Scrittore norvegese (n. Hamar 1941). Dotato di una straordinaria abilità narrativa, ha privilegiato temi scabrosi e attuali, come in Adams dagbok ("Il diario di Adam", 1978), probabilmente il suo capolavoro.
Vita
Nel [...] La strada", 1991) e Til verdens ende ("Fino alla fine del mondo", 1992), sulla scoperta dell'America narrata dal punto di vista di uno dei marinai di Cristoforo Colombo. Ha scritto ancora: Eksil (1997); Alle elsker en hodeløs kvinne ("Tutti amano una ...
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MILANO
Antonio Calzoni
Giuseppe Caraci
Gaetano Cesari
Paolo D'Ancona
Giuseppe Gallavresi
Antonio Monti
Luigi Sorrento
Alda Levi Spinazzola
Giovanni Antona Traversi
Alessandro Visconti
La seconda [...] della città, è riconosciuto e quindi, in certo modo, è legittimo: ma non è così e non sarà mai dal punto di vista del diritto regio e imperiale. È questo il punto debole del governo arcivescovile. Ne abbiamo una prova nel testo del trattato di pace ...
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Scrittore russo, nato a Kazan' il 20 agosto 1932. Figlio di Evgenija Ginzburg (1906-1977, autrice di Krutoj maršrut [trad. it. Viaggio nella vertigine, 1979]) e di un dirigente comunista, arrestati entrambi [...]
Privato nel 1980 della cittadinanza sovietica, A. vive ora a Washington, dove, oltre ai romanzi già ricordati, hanno visto la luce Aristofanjana s ljagušskami ("Aristofaniana con rane", 1981), raccolta di pièces in parte pubblicate in URSS, in parte ...
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Poeta e narratore guatemalteco, nato a Guatemala il 19 ottobre 1899, morto a Madrid il 9 giugno 1974, premio Nobel per la letteratura nel 1967. Durante gli studi universitari prese parte alle lotte degl'intellettuali [...] delle compagini narrative più alte e sottilmente ramificate di tutta la letteratura latino-americana, dove il punto di vista dell'indigeno diventa visione metafisica dell'esistenza, contemplata dal centro di una solitudine individuale e di gruppo che ...
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IL′F, Il′ja Arnol′dovič
Anjuta MAVER
Pseudonimo dello scrittore satirico russo I. A. Fajnzil′berg, nato a Odessa nel 1897 e morto tisico a Mosca nel 1937. Ha scritto solo in collaborazione con Evgenij [...] e impensate in cui egli viene a trovarsi offrono lo spunto per una satira, spesso spietata, della vita quotidiana sovietica, vista come in uno specchio deformante. Il secondo romanzo è il seguito del primo; la sua composizione è più organica e la ...
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ARIOSTO, Ludovico
Natalino Sapegno
Nacque a Reggio Emilia l'8 sett. 1474 da Niccolò e da Daria Malaguzzi Valeri. Il ramo degli Ariosti, da cui discendeva il padre, s'era trasferito da Bologna a Ferrara [...] dando in tal modo l'avvio al teatro italiano e poi a quello europeo del Rinascimento, si anche, da un punto di vista più preciso, con un giusto apprezzamento delle qualità letterarie e dell'impegno anzitutto tecnico, e poi anche umano e morale, dello ...
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LEVI, Carlo
Franco Contorbia
Maura Picciau
Nacque a Torino il 29 nov. 1902 da Ercole e da Annetta Treves.
I genitori appartenevano entrambi alla media borghesia ebraica: il padre era rappresentante [...] , la fase più accusata del ripiegamento su sé. Il distacco della retina, a fine dicembre 1972, e la temporanea perdita della vista indussero il L. a servirsi di "una sorta di scrittoio" da lui stesso ideato: e Quaderno a cancelli (Torino 1979) si ...
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LO GATTO, Ettore
Emanuela Sgambati
Nacque a Napoli, il 20 maggio 1890, da Domenico e da Clelia Çesbron de la Grennelais. Trascorse l'infanzia e l'adolescenza a Porto San Maurizio e a Livorno.
Del suo [...] il L. gli inizi non furono facili, soprattutto dal punto di vista economico, ma non lo abbandonò mai l'entusiasmo per quella che egli , salotti, case editrici, senza mai perdere di vista il contesto culturale europeo.
Al periodo moderno sono dedicate ...
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FULLER, Margaret (Sarah Margaret)
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Cambridgeport, sobborgo di Boston, il 23 maggio 1810 da Timothy, avvocato, e da Margaret Crane. Prendendosi personalmente cura della sua [...] del paese e dei suoi abitanti che la F. non sentisse con la più intensa partecipazione emotiva. In politica il punto di vista che sposò fu in tutto e per tutto quello dell'ideologia mazziniana, per cui criticò recisamente il metodo delle riforme e il ...
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vista
s. f. [der. di vedere, part. pass. visto]. – 1. a. La facoltà del vedere, il senso specifico che presiede alla percezione degli stimoli visivi (v. anche visione): il senso della v., l’organo della v.; non è cieco nato, ha perduto la...