LETTERARIA, STORIOGRAFIA
Andrea Battistini
Italia. − Finché, negli anni Trenta e Quaranta, prevaleva negli studi l'indirizzo neoidealistico, contrastato al più dall'impostazione divergente della cultura [...] meglio ricostruiti nelle loro condizioni reali, poi verificate nella vita delle corti e delle accademie con i loro riti lettura di ascendenza rondista, tendente a privilegiare la pagina bella, scelta con i criteri estetici ed edonistici dell'eleganza ...
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Letteratura e cinema
Antonio Costa
Nonostante le profonde trasformazioni in atto nella produzione e nel consumo, il cinema, alla svolta del nuovo millennio, continua con regolare frequenza a ispirarsi [...] Pinocchio, nella quale si è cimentato nel 2002 R. Benigni, dopo aver conquistato nel 1997 un Oscar con La vita è bella. Passato alla storia come la più costosa produzione italiana mai realizzata, Pinocchio ha dimostrato come alle volte un eccesso di ...
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VÖRÖSMARTY, Mihály
Enrico Várady
Poeta ungherese, nato il 1° dicembre 1800 a Puszta-Nyék, nel comitato di Fehér, morto a Pest il 17 novembre 1855. Il padre, che discendeva di nobile famiglia cattolica, [...] La lingua di questa epopea è la più bella lingua ungherese che fosse mai stata scritta fino Gigante, La Rotta di Zalano, Fiume 1911.
Bibl.: P. Gyulai, V. életrajza (Vita di V.), Pest 1866; J. Eötvös, Enlékbeszéd V. M. felett (Discorso commemorativo), ...
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ROTH, Philip Milton
Elèna Mortara Di Veroli
Scrittore e saggista statunitense, nato a Newark (New Jersey) il 19 marzo 1933. Cresciuto in una famiglia ebraica della piccola borghesia, fu studente brillante; [...] nel rappresentare il dramma delle scelte morali e dell'iniziazione alla vita adulta; e When she was good (1967; trad. it., saggistica, riunita in Reading myself and others (1975), bella raccolta di interviste e saggi sulla propria opera e quella ...
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Hrabal, Bohumil
Giuseppe Dierna
Narratore ceco, nato a Brno-Židenice il 28 marzo 1914, morto a Praga il 3 febbraio 1997. Nella sua vita H. svolse numerosi mestieri - minutante notarile, commesso viaggiatore, [...] che troverà il suo culmine nei poemi 'crudeli' risalenti all'inizio degli anni Cinquanta: Bambino di Praga e Krásná Poldi (La bella Poldi), entrambi apparsi in Poupata (1970, Boccioli), il volume che raccoglie testi degli anni 1938-52 (e in trad. it ...
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WIVALLIUS, Lars
Giuseppe Gabetti
Poeta svedese, nato, pare, a Wivalla presso Örebro, nel 1605. È, accanto a Lucidor, il più vivo poeta del barocco svedese, di cui interpretò - nell'epoca della crescente [...] sfuggire: la poesia della natura idillica, ridente, e della vita libera, infinita, contemplate dietro le grate di una prigione. la poesia delle cose che non sono mai tanto belle come quando non: si hanno più. Wivallius la compose per guadagnarsi ...
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VIRZA, Edvarts
Janis GRINS
Poeta lettone, nato a Zemgale (Semigallia) il 27 dicembre 1883. Educato alla lettura di Omero e Virgilio, oltre che dei poeti francesi e russi, il V. avversò l'influenza del [...] ritmica Straumēni (trad. ted. Die Himmelsleiter, Lipsia 1935): monumento alla casa natìa del poeta, alla bella e ricca Semigallia, alla vita patriarcale dei suoi contadini. Un senso vigoroso della forma, potenza espressiva e ricchezza d'immagini ...
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TORMAY Cecile
Eugen KOLTAY KASTNER
Scrittrice ungherese, nata nel 1876 a Budapest da famiglia antica che contò fra i membri l'eroe di Palermo, Stefano Tüköry, morta il 2 aprile 1937 a Mátraháza. Fino [...] (Figure di cera, 1920), una descrizione magistrale della vita ungherese sotto il dominio comunista, Bujdosó könyv (Il libro Megállt az óra (L'orologio è fermo, 1924) e una bella traduzione dei Fioretti di S. Francesco (1923). L'ultima sua opera ...
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KODOLANYI, János
Enrico Várady
Romanziere ungherese, nato a Nagyfény il 13 marzo 1899. Di origine borghese, trascorse parte della sua gioventù in mezzo alla vita dei contadini dell'Ormánság, regione [...] questi problemi ma sono anche opere letterarie notevolissime, pervase da un soffio epico. Il suo primo racconto Szép Zsuzska (La bella Susanna) apparve nel 1924; tra i romanzi storici si ricordano A vas fiai (I figli del ferro, 1936), Boldog Margit ...
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KATAEV, Valentin Petrovič
Scrittore russo-sovietico. Nato a Odessa il 16 gennaio (v. s.) 1897 nella famiglia di un maestro, cominciò a scrivere presto e senza una determinata tendenza. Volontario in [...] lentamente. Il motivo fondamentale dell'opera di K. non è pessimistico: ché la vita per lui è una cosa bella, giustificata già per il fatto stesso d'essere vita. Questa concezione più che nella creazione narrativa è esposta nelle commedie, una delle ...
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bello
bèllo agg. [lat. bĕllus «carino, grazioso», da *due-
nŭlus, dim. di duenos, forma ant. di bonus] (sing. m. bèl, pl. m. bèi, davanti a consonante seguita da vocale, e davanti a f, p, t, c, v, b, d, g seguite da l o r; bèllo, bègli negli...
vita
s. f. [lat. vīta, affine a vivĕre «vivere»]. – 1. In senso ampio, proprietà o condizione di sistemi materiali (i sistemi viventi, dagli organismi unicellulari a quelli pluricellulari più evoluti) caratterizzati da un alto grado di organizzazione...