VERONA
G. Valenzano
Città del Veneto, capoluogo di provincia, sita sulle rive dell'Adige, tra la pianura e il piede dei monti Lessini.La città, di origine romana, ha mantenuto l'impianto viario reticolato [...] di sarcofagi non scolpiti, senza un preciso programma, a partire dalla fine del Duecento. Nonostante la Raterio, Opera, ivi, CXXXVI, coll. 9-768; B. Dal Pozzo, Le vite de'Pittori, degli Scultori ed Architetti veronesi, Verona 1718; G. Dalla Corte, ...
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PAVIMENTO
A. Bagnera
Lungo tutto il corso del Medioevo si perpetuarono in larga misura le tecniche tradizionali di pavimentazione degli edifici pubblici e privati ereditate dall'Antichità e la decorazione [...] , quali tralci di acanto o di vite che si snodano da un cantaro ( e 11° sono chiaramente individuabili, senza soluzione di continuità, le nuove tendenze Grande moschea di Wāsiṭ, ne sono attestati a Raqqa (fine sec. 8°-inizi 9°), come per es. quello ...
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GERUSALEMME
M. Piccirillo
(ebraico Yerushalayim; gr. ῾Ιεϱοσόλυμα; lat. Ierusalem, Hierusalem, Aelia Capitolina; arabo Urshilīm, al-Quds, Iliyā; Hierosolyma, Solyma nei docc. medievali)
Città situata [...] con uccelli all'interno di un tralcio di vite. Della medesima tradizione è anche il mosaico si assunse la cura dei pellegrini; alla fine del secolo quest'istituzione non era però più da uno sviluppo senza precedenti dell'edilizia monumentale ...
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GOTICO
P. Kidson
Il termine G. entrò in uso tra gli umanisti italiani durante il sec. 15° per definire quegli aspetti del mondo contemporaneo che, alla luce di un passato classico idealizzato, ricevevano [...] divergenze vennero accettate senza esitazione: tutte di G., venne istituzionalizzato alla fine del secolo nella disciplina accademica , a cura di F. Lefranc, III-IV, Paris 1922; Vasari, Le Vite, I, 1966, pp. 67-68; P. de l'Orme, Architecture, Paris ...
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CANDELABRO
C. Barsanti
Il termine c. (lat. medievale candelabrum, cereostata, cerostatum) designa un sostegno di grandi dimensioni per candele o ceri, la cui tipologia veniva di norma adottata - sia [...] arricchito con il motivo iconografico, senza precedenti, dei dodici apostoli e intercalato da un tralcio di vite che origina due soli quarto del sec. 12°, o quello dell'abbazia di Parc, della fine del sec. 12° o già del 13° (entrambi a Bruxelles, ...
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Paolo Soleri
Ecoarchitettura
Metamorfosi verdi
E se ci impegnassimo davvero?
di
1° febbraio
La Commissione Europea premia il progetto di edilizia residenziale sociale a basso impatto ambientale SHE [...] come ci è chiaro osservando le nostre vite. Quello che è necessario non è una di tutto il mondo. Ciò potrebbe alla fine costruire un ponte verso i poveri. è riutilizzabile o può essere smaltito senza causare problemi ambientali. Esistono due tecniche ...
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CAPPELLA
C. Bozzoni
Dal lat. tardo capella (diminutivo di capa 'veste'), nome dato, nel palazzo dei re merovingi, al luogo dove era collocata e venerata la cappa di s. Martino, sulla quale veniva prestato [...] noti attraverso i racconti delle vite dei santi orientali, che presenta un'insolita pianta a stella senza gallerie di evidente matrice bizantina.Seguono elaborato e perfezionato in Francia a partire dalla fine del sec. 10°-primi anni dell'11°, dando ...
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TOLEDO
T. Pérez Higuera
(lat. Toletum; arabo Ṭulayṭula)
Città della Spagna centrale (Castiglia Nuova), sorta in un'ansa del fiume Tago, capoluogo della provincia omonima e della Comunità Autonoma di [...] tipo di torre la cui cronologia si inquadra tra la fine del sec. 13° e il corso del secolo successivo mescolarono ai temi naturalistici - foglia di vite o di quercia - simili a quelli a sala', con cinque navate senza transetto sporgente e con doppio ...
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PISTOIA
P. Carofano
(lat. Pistorium, Pistoriae, Pistoria)
Città della Toscana occidentale, capoluogo di provincia, situata alle pendici dell'Appennino.
Urbanistica, architettura e scultura
Sorta come [...] dalla presenza di un vescovo a P. alla fine del sec. 5°, come è documentato da una l'Ultima Cena, che rappresenta senza dubbio la massima espressione del o aperti al linguaggio tardogotico, come Antonio Vite, attivo nella sagrestia e nel capitolo di ...
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ARNOLFO di Cambio.
A.M. Romanini
Architetto, scultore e con ogni probabilità anche pittore, nacque a Colle Val d'Elsa (Siena) da Cambio (Guasti, 1887, doc. 24) e Perfetta (ivi, doc. 25), in una data [...] da una notorietà personale impensabile senza una relativa maturità anche cronologica statue, come un angelo oggi a Boston (Mus. of Fine Arts; Weinberger, 1940-1941; Bettini, 1950; Faison, 1958 .
Bibl.: Fonti. - Vasari, Le Vite, II, 1967, pp. 47-57; ...
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vite2
vite2 s. f. [v. vite1, per il filetto che ricorda il viticcio (lat. mediev. vitis)]. – 1. a. Nella tecnica, spec. delle costruzioni, organo meccanico, generalmente di acciaio o di ottone, usato per unire due o più pezzi con un collegamento...
iperoggetto s. m. Oggetto o evento le cui enormi dimensioni spaziali e temporali, congiunte alla pluralità di forme con cui si manifesta, lo rendono non direttamente esperibile come unicità concreta (l’esempio tipico è il riscaldamento globale...