APPIANI, Andrea
Angela Ottino Della Chiesa
Nato a Milano il 31 maggio 1754 da Maria Liverta Jugali e Antonio medico, era destinato a seguire la carriera del padre. Ma verso i quindici anni, nel 1769-70, [...] scultore di vaglia, che, alla fine del suo insegnamento, lo affidò al di averci dato per prima e senza enfasi lo specchio di quella società, . A., Milano 1820; B. Parea, Epitome delle vite dei dieci sommi italiani illustri nelle arti e nelle scienze ...
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MANS, Le
C. Brunie
(lat. Vidinum, Vindunum, Subdinnum)
Città della Francia nordoccidentale, nella regione del Maine (dip. Sarthe), estesa prevalentemente sulla riva sinistra del fiume Sarthe.Le origini [...] originario di cinque o sei, di un lezionario per l'ufficio liturgico, della fine del sec. 11°, contenente alcune vite di santi (Bibl. Mun., 214; 217; 227). Ciascuna delle vite si apre con un'iniziale ornata o istoriata, dove, nonostante il concorso ...
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GARGIULO, Domenico, detto Micco Spadaro
Matteo Lafranconi
Pittore napoletano attivo principalmente nei due decenni a cavallo della metà del XVII secolo, dotato di un talento brillante, è scarsamente [...] citati nei documenti, tra cui è senz'altro da ricordare il Rendimento di del G., dopo l'ex voto per la fine della peste dipinto per i monaci di S prossimità temporale all'epoca in cui le Vite furono scritte; il teorico napoletano sostiene infatti ...
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AUTUN
E. Vergnolle
(lat. Augustodunensis pagus, Augustodunum, Aequorum o Aeduorum Civitas, Hedua, Eduense palatium, Augusta Francorum)
Città della Francia centro-orientale, nel dip. Saône-et-Loire, [...] 6 di perimetro, ca. 200 ha di superficie), senza mai occuparla interamente. La parte alta nel sec. a modelli diffusi in Borgogna alla fine dell'11° e nei primi anni 'Infanzia e dei Miracoli di Cristo, ecc.), vite di santi e di apostoli (s. Pietro, ...
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BECCAFUMI, Domenico (Mecherino, Mecarino)
Domenico Sanminiatelli
Nacque nel 1486 presso Siena, forse nel podere lavorato da suo padre Iacomo di Pace, alle Cortine, vicino al Castello di Montaperto.
Derivò [...] più individuale. Della massima importanza fu senza dubbio il soggiorno che, secondo il dalla critica verso la fine dello stesso decennio, viene concezione luministica.
Fonti e Bibl.: G. Vasari, Le Vite..., a cura di G. Milanesi, V, Firenze 1906, ...
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Aghlabidi
L. Golvin
Dinastia che governò in Ifrīqiya (od. Tunisia) nel sec. 9°, sotto la quale iniziò la conquista islamica della Sicilia.
Nell'anno 800 d.C. l'Ifrīqiya vide nascere la prima dinastia [...] l'impianto, né l'esatta ubicazione. Bisogna senza dubbio attribuire a questo sovrano anche le notevoli poeti arabi. Nel triste quadro della fine del regno apparvero i primi segni dipinto con festoni di tralci di vite, gli incavi sull'apertura della ...
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BALDINUCCI, Filippo
Sergio Samek Ludovici
Nacque a Firenze il 3 giugno 1625 da Giovanni e da Caterina da Valle. Membri della sua famiglia, fin dal Trecento, avevano avuto pubblici uffici ed esercitato [...] e quindi della preminenza toscana è accolta senza incertezze - la cecità dinanzi al Medioevo vivo dei procedimenti tecnici e manuali della fine del Seicento.
La fama conseguita con le dell'intagliare in rame colle vite di molti de' più eccellenti ...
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GARZONI, Giovanna
Gerardo Casale
, Nacque, quasi certamente, ad Ascoli Piceno nel 1600 da Giacomo e da Isabetta Gaia.
La data di nascita si ricava esclusivamente dalla Sacra Famiglia (collezione privata), [...] in patria e la G. si ritrovò senza uno stipendio fisso. Si rivolse a Dal dove si trasferì nuovamente verso la fine del 1631.
Conosciuta la sua fama VI, Firenze 1728, pp. 619 s.; L. Pascoli, Vite de' pittori, scultori, ed architetti moderni, II, Roma ...
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ANDREA d'Agnolo, detto Andrea del Sarto
Emma Micheletti
Figlio di un sarto, dal mestiere del quale derivò il suo soprannome, nacque a Firenze il 17 luglio 1486. La tradizione, confermata dal Vasari, [...] a Pitti. Si assiste, ormai alla fine della sua attività artistica, a un figure in una lenta spirale, senza sforzo palese, temperando pur sempre Agnese dei duomo di Pisa.
Bibl.: G. Vasari, Le Vite... con nuove annotazioni e commenti di G. Milanesi, V, ...
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Agostino di Giovanni
S. Romano
Scultore e architetto senese di cui si hanno notizie dal 1310 a prima del 1347. L'immagine vasariana della personalità artistica di A. si discosta parecchio da quella [...] i Tarlati, poi malamente restaurata alla fine del Settecento, essa rimane comunque uno la camera, che sporge dalla parete senza altri sostegni che cinque mensoloni, è Naz. di Siena.
Bibliografia
Fonti:
Vasari, Le Vite, II, 1967, pp. 125-131.
F. ...
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vite2
vite2 s. f. [v. vite1, per il filetto che ricorda il viticcio (lat. mediev. vitis)]. – 1. a. Nella tecnica, spec. delle costruzioni, organo meccanico, generalmente di acciaio o di ottone, usato per unire due o più pezzi con un collegamento...
iperoggetto s. m. Oggetto o evento le cui enormi dimensioni spaziali e temporali, congiunte alla pluralità di forme con cui si manifesta, lo rendono non direttamente esperibile come unicità concreta (l’esempio tipico è il riscaldamento globale...