Figlio (m. 1288) di Simone di M., conte di Leices ter. Si appoggiò a Carlo d'Angiò, che accompagnò nella spedizione in Italia, e ne ebbe in feudo la contea di Nola (1269). Vicario del suo re in Toscana, [...] instaurò, specie in Siena, un regime di persecuzione contro i ghibellini. Uccise in una chiesa di Viterbo (1271) il giovanetto Enrico, figlio di Riccardo di Cornovaglia, fratello della madre di Guy, Eleonora, e del re d'Inghilterra. Sua figlia, ...
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ZACCHIA, Paolo
Silvia De Renzi
Luca Tonetti
– Nacque a Roma nel 1584 (o 1585) da Tommaso e da Giacoma Boncompagni (Mandosio, 1682, p. 102; per la paternità, cfr. testamento, in Archivio di Stato di [...] Biblioteca Vaticana, secondo cui la famiglia di Zacchia sarebbe stata in realtà di origine ebraica, proveniente da Viterbo, poi convertitasi. L’assenza di prove documentarie non consente di confermare nessuna di queste ipotesi.
Difficile ricostruire ...
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RICCI, Lorenzo
Vincenzo Lavenia
RICCI, Lorenzo (in religione Giacomo). – Nacque a Roma il 10 agosto 1624 da Prospero Ricci, originario di Como, e da Veronica Cavalieri di Bergamo. Dal matrimonio nacque [...] anche Michelangelo, destinato a divenire cardinale.
Prese i voti nel convento della Minerva dopo il 1640. Studiò teologia a Viterbo e a Perugia (dove è attestato nel 1647), fu insignito del titolo di magister dal generale Giovanni Battista De Marinis ...
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Enrico di Cornovaglia
Simonetta Saffiotti Bernardi
Figlio di Riccardo di Cornovaglia, re di Germania, imperatore designato, e della sua prima moglie Isabella contessa di Gloucester; fu nipote di re [...] in Tunisia, cui aveva partecipato con il re Luigi IX di Francia, E. si recò al seguito di Carlo I d'Angiò in Viterbo ov'era in corso il conclave per l'elezione del successore di Clemente IV; si suppone che E. volesse trattare con il nuovo papa ...
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Uomo politico e scrittore, vissuto tra il sec. XIII e il XIV. Ghibellino, fu nel 1300 scacciato da Gubbio con la sua fazione, e si rifugiò in Arezzo. Ritornato a Gubbio, ne fu proscritto di nuovo nel 1313. [...] Fra il 1316 e il 1327 fu successivamente podestà di Arezzo, Viterbo, Lucca, Todi, e capitano del popolo di Pisa. Vicario di Ludovico il Bavaro nel 1328 in Pisa, vi fu preso prigioniero dai nemici. Morì non prima del 1349. È contestata l'attribuzione ...
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GARZONI, Giovanni Antonio
Fabiano T. Fagliari Zeni Buchicchio
, Giovanni Antonio. Figlio di Stefano e di Anastasia Buzzi, nacque nel 1537 a Viggiù (Varese).
La sua presenza a Caprarola è documentata [...] essere stata progettata dallo stesso G., ma completata molto più tardi, tra il 1609 e 1618.
Nel 1587 il G. era a Viterbo, dove fu pagato per la pianta e un disegno serviti al completamento di quel palazzo comunale. Nel febbraio del 1588, a seguito ...
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ETRUSCHERIA
S. Ferri
Termine ancora in uso per indicare tutta la ingombrante serie di attività esegetiche pseudoscientifiche che ha provocato e provoca tuttora il fenomeno etrusco nel rispetto linguistico, [...] - talvolta ricompensata da constatazioni interessanti di preveggenza negli studiosi - si citano le opere di Fra' Giovanni da Viterbo, il quale considerò la sua città come centro di diffusione degli Etruschi, che discendevano da Noè e parlavano in ...
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POMICELLI, Mariano
Daniela Gionta
POMICELLI, Mariano (Mariano da Genazzano). – Nacque a Genazzano, nei dintorni di Roma, nel 1450; il cognome Pomicelli è testimoniato dall’intestazione di un epigramma [...] a termine la missione presso l’Aragonese e che però per ragioni di salute intendeva abbandonare il governo dell’Ordine (Egidio da Viterbo, Lettere familiari, I, 1494-1506, a cura di A.M. Voci, 1990, pp. 98-100). Per abilità oratoria Pontano vide in ...
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GANASSINI (Canassini, Fiore, Ganasini, Ganacini, Ganascini, Ganasselli, Ossini), Marzio (Marco, Mario, Martino, Marzio di Cola Antonio)
Enrico Parlato
Nacque a Roma in un periodo che può essere circoscritto [...] Rione I. Monti, III, Roma 1982, p. 48; M. Petrassi, L'arte nel palazzo: leggenda storia e fede, in Il palazzo dei Priori a Viterbo, Roma 1985, pp. 105-163 (in part., p. 156); F. Zeri, La nascita della "Battaglia come genere" e il ruolo del Cavalier d ...
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ALTIERI, Marco Antonio
Alberto Asor Rosa
Nacque a Roma nel 1450 da Girolamo e da Nicola Capodiferro; nel 1472 sposò Gregoria degli Albertoni. Appartenente alla piccola nobiltà urbana, ben distinta dalla [...] feudale dei Colonna, degli Orsini, ecc., ricoprì numerose cariche pubbliche. Dal 6 luglio 1482 fu castellano della rocca di Viterbo ed in tale veste contribuì, nel 1484, a comporre una contesa sorta tra i principali esponenti di quella cittadina. Nel ...
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viterbese
viterbése agg. e s. m. e f. – Appartenente o relativo alla città e provincia di Viterbo, nel Lazio; abitante o nativo di Viterbo. Come s. m., e con iniziale maiuscola, il Viterbese, il territorio della provincia di Viterbo.
patarina
s. f. [der. di patarino]. – Nome della campana nella torre del Palazzo Senatorio a Roma; appartenuta in origine al comune di Viterbo – città invisa, alla fine del sec. 12°, al papa Innocenzo III perché aveva dato ospitalità ai patarini...