COSMATI
E. Bassan
Denominazione convenzionale con la quale si indicano gli artefici romani impegnati, nei secc. 12° e 13°, in lavori in marmo di prevalente carattere scultoreo-decorativo e architettonico, [...] per il tramite di Pietro di Oderisio (v.), autore del monumento funerario a Clemente IV del 1270 ca. in S. Francesco a Viterbo (Claussen, 1987; D'Achille, 1990; Gardner, 1992), sia a seguito di Arnolfo di Cambio - ma l'identità del socio Petro che ...
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PONTE (γέϕυρα, pons)
J. Briegleb
Costruzione architettonica per facilitare il passaggio di una via di comurncazione, talvolta anche di un acquedotto (v.), sopra un ostacolo naturale, per lo più un fiume, [...] Agricoltura, Scienze e Lettere di Verona, 1944-47, pp. 45-66; M. E. Blake, op. cit., I, pp. 216-217, tav. 23, i. Viterbo: G. Q. Giglioli, L'Arte Etrusca, Milano 1935, pp. 77, tav. 424, 2. Vulci: A. v. Gerkan, in F. Messerschmidt, Nekropolen von Vulci ...
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ARCHITETTURA DIPINTA
H.P. Autenrieth
La pittura fu uno dei mezzi adottati nel Medioevo per rendere policroma l'a., insieme a materiali da costruzione colorati, incrostazioni, mosaici, tappezzerie, vetrate [...] italiane nel loro assetto attuale risalgono ai secc. 14° e 15° (Verona, S. Zeno e S. Fermo; Firenze, S. Miniato; Viterbo, duomo). Negli ambienti coperti da volte si sottolineavano abitualmente le chiavi di volta e le nervature (nel sec. 9° ad Auxerre ...
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Nella terminologia edilizia moderna, tipo di abitazione unifamiliare, di un certo lusso, accompagnata da un giardino più o meno esteso.
Nella corografia medievale, piccolo centro rurale comprendente svariate [...] di A. Lippi, la v. Giulia sulla Flaminia, di Vignola, la v. d’Este a Tivoli di P. Ligorio, la v. Lante a Bagnaia (Viterbo) ecc. Una soluzione originale al tema della v. è fornita da Giulio Romano nel Palazzo Te a Mantova: un modello presto seguito in ...
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Misure protettive contro le offese belliche furono prese nelle sedi stesse delle biblioteche ma si palesarono presto inadeguate. Migliori risultati ebbe lo "sfollamento" del materiale più prezioso in edifici [...] (incendiata dai Tedeschi), Savignano di Romagna, Pesaro (saccheggiata), Livorno, Grosseto, Fossombrone, Ancona, Città della Pieve, Viterbo, Civitavecchia, Tivoli, Trapani e Zara. Distrutte le biblioteche dell'Accademia medica di Torino, della Società ...
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SIENA
E. Guidoni
I. Moretti
V. Ascani
E. Carli
A. Capitanio
(lat. Saena Etruriae, Sena Iulia)
Città della Toscana, posta in una zona collinare tra le valli dell'Arbia e dell'Elsa.
Urbanistica
Lo [...] 7, 1982-1986, 1, pp. 159-178; L. Scalabroni, Oreficerie viterbesi tra Gotico e Rinascimento, in Il Quattrocento a Viterbo, cat. (Viterbo 1983), Roma 1983; E. Taburet, Une croix siennoise, RLouvre 33, 1983, pp. 189-198; E. Cioni Liserani, Una croce ...
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CASTELLI, REGNO D'ITALIA, ARCHITETTURA
Stando sia alle fonti sia alle emergenze monumentali, l'attività di Federico II quale edificatore di castelli si limita nel Regno d'Italia a un numero piuttosto [...] non più riconoscibile nell'architettura palaziale dopo il 1240 causa la perdita delle residenze di Foligno e di Viterbo, concorrono proprio i fortilizi di Monselice e di Prato. Infatti ambedue i complessi palesano caratteri del tutto sconosciuti ...
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VILLA
Giuseppe LUGLI
Raffaello FAGNONI
. Antichità. - Dalle pitture di Tell el Amarna e di tombe egizie si rileva la diffusione di un rudimentale uso di ville presso gli Egizî. Cari ai Babilonesi e [...] a Tivoli, ordinata a Pirro Ligorio dal cardinale Ippolito d'Este. Più lontano da Roma la celebre villa Lante a Bagnaia, presso Viterbo, in uso dei cardinali vescovi, ebbe dal vescovo G.F. Gambara (1566) la sua fisionomia attuale; nei Monti Cimini il ...
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Urbanistica e architettura
Marco Bussagli
di Marco Bussagli
Urbanistica e architettura
In tutte le epoche e in tutte le culture la forma con cui sono concepiti abitazioni, templi, città e villaggi [...] meno ornamentali, casi particolari d'impiego della figura umana deformata, quali compaiono nell'Orco del Bosco Sacro di Bomarzo (Viterbo) della fine del Cinquecento e sul fronte di Palazzetto Zuccari in via Gregoriana a Roma. Si può poi ricordare che ...
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CHIOSTRO
P.F. Pistilli
Con il termine c. si indica nell'architettura monastica e in quella canonicale lo spazio a corte che si trova chiuso tra l'edificio di culto e l'organismo residenziale, fornito [...] Domenicani (per es. S. Sabina a Roma, 1221 ca.; S. Maria Novella a Firenze, 1280 ca.; S. Maria in Gradi a Viterbo, fine sec. 13°), i quali tuttavia non ne fanno esplicito riferimento nelle più antiche costituzioni o in altre fonti (Meersseman, 1946 ...
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viterbese
viterbése agg. e s. m. e f. – Appartenente o relativo alla città e provincia di Viterbo, nel Lazio; abitante o nativo di Viterbo. Come s. m., e con iniziale maiuscola, il Viterbese, il territorio della provincia di Viterbo.
patarina
s. f. [der. di patarino]. – Nome della campana nella torre del Palazzo Senatorio a Roma; appartenuta in origine al comune di Viterbo – città invisa, alla fine del sec. 12°, al papa Innocenzo III perché aveva dato ospitalità ai patarini...