DANESE di Cecco (da Viterbo)
Enzo Bentivoglio
Dai documenti risulta capomastro e architetto attivo essenzialmente a Viterbo in un periodo di mezzo secolo, dal 1467 al 1518,anno della sua morte.
Il merito [...] pila come stava prima con duj canelle et sequitare infine ad la fontana de Macello maiure": il tutto per 32ducati d'oro (Viterbo, Arch. com. presso la Bibl. com. degli Ardenti, Riforme, vol. XII, f. 161).
Il 25 nov. 1449 gli èdato un altro cottimo ...
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Teologo, detto doctor graciosus, speculativus (n. Viterbo verso la metà del 13º secolo - m. Napoli 1308). Eremitano di sant'Agostino, compiuti gli studî nell'univ. di Parigi, vi divenne baccelliere (1287), [...] quindi maestro di teologia (1293); nel 1300 rettore dello Studio generale degli agostiniani a Napoli, fu nel 1302 nominato arcivescovo di Benevento e nello stesso anno passò alla sede di Napoli. Seguace ...
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Pittore (Viterbo 1610 - ivi 1662). Si formò a Roma, forse con il Domenichino e poi con Pietro da Cortona, col quale collaborò negli affreschi della cappella di palazzo Barberini (1631-32). La componente [...] palazzo del Louvre, 1655-57, parzialmente conservati), esercitando una profonda influenza sulla pittura francese. Negli ultimi anni lavorò soprattutto a Viterbo (S. Lorenzo, duomo). Urbano (Viterbo 1652 - ivi 1682), suo figlio e allievo, fu attivo a ...
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Signore di Viterbo (m. 1328). Eletto dal popolo difensore di Viterbo (1318), nel 1325 ottenne l'effettiva signoria della città. Alleato ai Prefetti di Vico, parteggiò per Ludovico il Bavaro, che accolse [...] a Viterbo. Venuto meno il potere dell'imperatore e tradito dagli alleati, fu assalito dal card. G. G. Orsini e, spodestato da una rivolta popolare, fu ucciso. ...
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Fondatrice (Viterbo 1656 - Roma 1728) delle Maestre Pie (poi dette Maestre Pie Venerini), congregazione religiosa nata a Viterbo nel 1685 con il sostegno del vescovo, cardinale U. Sacchetti, per l'istruzione [...] bambine. Il metodo pedagogico ideato dalla V. è sintetizzato nella Relazione degli esercizi che si pratticano in Viterbo nelle scuole destinate per istruire le fanciulle nella dottrina cristiana (1714). Le Maestre Pie ebbero una vasta diffusione ...
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Pittore (Viterbo 1590 circa - Roma 1625). Protetto a Roma del marchese Crescenzi (per cui fu chiamato Bartolomeo del Crescenzi), fu sensibile soprattutto al Caravaggio e al Gentileschi (Visitazione, Viterbo, [...] Pal. Pretorio; Sacra Famiglia, Torino, Pinacoteca). Fu in Spagna nel 1617 ...
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Pittore (Viterbo 1721 - Roma 1803). Allievo di F. Mancini, fu attivo a Roma e nell'Italia centrale, influenzato dapprima dal gusto carraccesco e caravaggesco, poi dal classicismo di Mengs, Batoni, Benefial [...] e V. Camuccini. Tra le sue opere: a Roma, L'incendio di Borgo (1769, chiesa di S. Caterina da Siena) e L'Aurora e i Crepuscoli (1782, Casino Borghese); a Viterbo, Il sacrificio di Polissena (dopo 1780, Museo civico). Il C. fu anche noto ritrattista. ...
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Figlio primogenito (m. Viterbo 1387) di Giovan ni III. Alleatosi con Perugia e gli Orsini, fu dapprima ostile al pontefice Urbano V, da poco ritornato in Italia; ma poi si sottomise. Divenne (1375) signore [...] di Viterbo, dove rimase fino al 1387, quando il card. Tommaso Orsini ottenne con le armi la resa della città. Fallito il suo tentativo di fuga, fu ucciso dal popolo. Entrò così momentaneamente in crisi il dominio della famiglia, che si ridusse quasi ...
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Oratoriano (La Valletta 1604 - Viterbo 1672); inviato giovanissimo dalla Santa Sede in Oriente per trattare con i maroniti (di cui parla nel Breve racconto del viaggio al Monte Libano, 1654), fu poi a [...] della versione della Bibbia in arabo. Segretario della Congregazione di Propaganda Fide, poi canonico della cattedrale di Viterbo. Molto importanti, tra le numerose opere erudite, Notitia de' vocaboli ecclesiastici, ecc. (1644), tradotta in latino e ...
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Terziaria francescana (Vignanello 1586 - Viterbo 1640); si dedicò all'assistenza degli infermi e allo stesso scopo fondò gli Oblati di Maria. Fu canonizzata nel 1807; festa, 30 gennaio. ...
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viterbese
viterbése agg. e s. m. e f. – Appartenente o relativo alla città e provincia di Viterbo, nel Lazio; abitante o nativo di Viterbo. Come s. m., e con iniziale maiuscola, il Viterbese, il territorio della provincia di Viterbo.
patarina
s. f. [der. di patarino]. – Nome della campana nella torre del Palazzo Senatorio a Roma; appartenuta in origine al comune di Viterbo – città invisa, alla fine del sec. 12°, al papa Innocenzo III perché aveva dato ospitalità ai patarini...