GIALLO, Iacopo del, detto Giallo fiorentino
Maria Giovanna Sarti
Poche sono le notizie documentarie su questo pittore, nato probabilmente a Firenze intorno al 1500 da Antonio, pittore locale. Il suo [...] fluviali, storie allusive alla natura selvaggia e civilizzata del sito, mettendo in scena con grande abilità i dettami vitruviani, anche alla luce di apporti nordici derivati al G. dalla conoscenza delle stampe di Augustin Hirschvogel. La serie ...
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PESTAGALLI, Pietro
Giovanna D'Amia
PESTAGALLI, Pietro. – Secondogenito di Francesco, impiegato presso il dicastero centrale di Polizia, e di Maria Teresa Rapazzini, nacque a Milano il 28 o il 29 novembre [...] Rinascimento lombardo, detto bramantesco, che nel panorama milanese contribuì al superamento del rigido sistema proporzionale degli ordini vitruviani (D’Amia, 2012).
Nella sua lunga vita Pestagalli fu socio onorario (dal 1839) e consigliere ordinario ...
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FRIGIMELICA ROBERTI, Girolamo
Nicola Balata
Lorenzo Finocchi Ghersi
Nacque a Padova il 10 genn. 1653 dal conte Antonio Frigimelica, appartenente a un'antica famiglia padovana, e da Giulia Negri.
Dopo [...] descrittiva conservata nella biblioteca del Museo civico di Padova, dove ne sottolineava l'aderenza ai più schietti dettami vitruviani.
In effetti, dai quattro disegni che ci sono pervenuti (Padova, Antico Archivio dell'università) si nota la scarna ...
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Vedi OSTIA dell'anno: 1963 - 1973 - 1996
OSTIA (Ostia, Ostia Tiberina)
G. Becatti
Prima colonia di Roma, il cui nome deriva dalla foce del Tevere, ostium, presso il quale fu fondata, in funzione sia [...] doppio portico laterizio stuccato, dorico. Traendo ispirazione dai teatri romani di Pompeo e di Marcello, e seguendo i precetti vitruviani (v 3 e 9), questo piazzale porticato offriva riparo agli spettatori in caso di pioggia, ma in O. era destinato ...
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GRASSI, Orazio
Cesare Preti
Maria Grazia Ercolino
Figlio di Camillo, nacque a Savona il 1° maggio 1583. Dopo un'infanzia e una prima giovinezza trascorse nella città natale a diciassette anni si recò [...] attribuzione che sembrerebbe essere confermata dalle caratteristiche stesse dei due schizzi, realizzati utilizzando i canonici rapporti vitruviani, al contrario degli altri quattro molto più grossolani. Il G. sarebbe inoltre responsabile, tra il 1624 ...
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LOMBARDO (Lombardi, Lombardini), Cristoforo (Tofano), detto il Lombardino
Maria Cristina Loi
Non si conoscono il luogo e la data di nascita di questo scultore e architetto, figlio di Domenico, attivo [...] of the Certosa di Pavia, New York 1978, pp. 105, 123, 348 e passim; M. Tafuri, Cesare Cesariano e gli studi vitruviani nel Quattrocento, in Scritti rinascimentali di architettura, a cura di A. Bruschi et. al., Milano 1978, pp. 413, 426; A. Scotti ...
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GIAMBERTI, Antonio, detto Antonio da Sangallo il Vecchio
Paola Zampa
Arnaldo Bruschi
Nacque a Firenze all'inizio della seconda metà del Quattrocento da Francesco di Bartolo di Stefano di Giamberto.
Il [...] Giuliano nella sua formazione architettonica (soprattutto per quanto riguarda la familiarità con gli ordini e i canoni vitruviani), ne sottolinea l'avvicinamento a prototipi antichi durante il soggiorno romano: a Civita Castellana, dove riconosce la ...
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FRANCESCO di Giorgio di Martino (Francesco Maurizio di Giorgio Martini)
Francesco Paolo Fiore-Claudia Cieri Via
Figlio di Giorgio, funzionario del Comune di Siena impiegato nell'ufficio di Biccherna, [...] in diversi codici, con il testo vergato da copisti e disegni almeno in parte autografi; solo la Traduzione vitruviana (Firenze, Bibl. nazionale, Magliabechiano II.I.141, parte 2) è interamente autografa ma quasi priva di illustrazioni, mentre ...
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GIOVANNI GIOCONDO da Verona (Fra Giocondo)
Pier Nicola Pagliara
Nacque a Verona o nei dintorni entro il 1434, stando a una lettera di Raffaello il quale nel luglio del 1514 gli attribuisce più di ottanta [...] col quale lo indica poco prima. Il riferimento potrebbe essere alla conoscenza che G. aveva di architetture antiche e della teoria vitruviana; ma la qualifica di architetto del duca di Calabria, che ebbe di lì a poco, fa pensare che non si trattasse ...
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TEATRO e ODEON (ϑέατρον, theatrum)
P. E. Arias
1. - La parola ϑέατρον, derivata quasi sicuramente dal verbo ϑεάομαι ("guardo, sono spettatore"), indicò in origine soprattutto la massa degli spettatori, [...] con otto scalette e sette cunei; e trova i confronti più stretti nei t. di Priene e di Delo, mentre alcuni particolari vitruviani si ritrovano qua e là nei t. di Pergamo, Delo, Mantinea, Segesta e Pompei. L'importanza dell'acustica per il t. è ...
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