MORONE, Domenico
Giuseppe Fiocco
Pittore, nato a Verona circa il 1442, morto ivi dopo il 1517. Mentre Liberale e il Bonsignori erano a Verona i rappresentanti della branca mantegnesca pura, Domenico [...] , un tempo data a Girolamo dai Libri, poi a Vittore, simile a un'ignota Trinità con un pregante della famiglia . Borenius, II, Londra 1912, II; A. Venturi, Storia dell'arte ital., VII, iii e iv, Milano 1914 e 1915; B. Berenson, in Dedalo, V (1924-25), ...
Leggi Tutto
LITUO (lituus, talora anche lituum)
Doro Levi
Era così chiamato il bastone, grosso, dall'estremità superiore arcuata, e senza nodi, adoperato dagli auguri per la delimitazione del templum, cioè dello [...] fra cui interessante il rilievo funerario di M. Giulio Vittore che menziona un "collegio dei liticini e dei liticini.
Bibl.: H. Thédenat, in Daremberg e Saglio, Dict. des antiq., III, pp. 1268, 1277 seg.; Albert e Latte, in Pauly-Wissowa, Real ...
Leggi Tutto
SORANZO (latinamente Superanzio o Superanzi)
Mario Brunetti
Famiglia del patriziato veneto fra le più cospicue. D'incerta origine (naturalmente è favolosa la derivazione da Anzio): forse dall'agro altinate, [...] , S. Martino, S. Samuele, ecc.
Vanno ricordati particolarmente: Vittore, di Nicolò, distintosi nelle guerre veneto-turche nella seconda metà del presso l'imperatore Rodolfo, e Matteo, presso Filippo III, Filippo IV, Gregorio XV, Urbano VIII, Luigi ...
Leggi Tutto
OTTONE di Frisinga
Raffaello Morghen
Cronista e storico dell'età medievale, nato intorno al 1114, morto nell'abbazia di Morimund (in Borgogna) il 22 settembre 1158. Figlio di Agnese, figlia di Enrico [...] IV, e di Liutpoldo d'Austria, era fratello uterino di Corrado III e fu zio di Federico Barbarossa. Dopo avere studiato a Parigi, fu Rupert di Deutz, Geroh di Reichesberg, Ugo di S. Vittore, egli concepisce la storia dell'umanità come il susseguirsi di ...
Leggi Tutto
. Nome di due personaggi del Nuovo Testamento, ricordati il primo nei Vangeli come uno dei dodici apostoli, il secondo dagli Atti come uno dei sette diaconi eletti dalla comunità di Gerusalemme.
Nel catalogo [...] , vescovo di Efeso, nella lettera scritta verso il 190 a papa Vittore (Eus., Hist. eccl., V, 24, 2), celebra fra gli aveva soggiornato a Ierapoli; così almeno l'intese Eusebio (Hist. eccl., III, 39, 9). Di figlie di F. apostolo, non più vergini ...
Leggi Tutto
Nato probabilmente a Cremona nel 1045, B. si segnalò fin da giovane come un seguace del movimento patarino, per cui venne a conflitto col vescovo Dionisio. Recatosi a Roma, fu poco dopo da Gregorio VII [...] la morte di Gregorio VII (23 maggio 1085) e l'esaltazione di Vittore II (24 maggio 1086) e dal libro VI in poi narra fatti , IV); il De sacramentis è in Muratori, Antiq. Ital. M. Aevi, III, Milano 1740, coll. 599-604; il Liber ad amicum, è edito dal ...
Leggi Tutto
. Da una larga e profonda caverna (τὸ πανέιον) che si apre alla base d'un masso calcare alto 30 m. e dove dai tempi più antichi era venerato Pan dio del gregge e della pastorizia, trasse il nome la città [...] sorgenti del Giordano.
Col nome di Panea la città è ricordata per la prima volta da Polibio (XVI, 18) nella vittoria che rese Antioco III, re di Siria, padrone della Palestina. Erode il Grande, dopo la morte del principe Zenodoro (20 a. C.) l'ebbe ...
Leggi Tutto
ATTO Navio - Nel Comizio romano era un puteal, cioè uno di quei recinti che di solito proteggevano un luogo colpito dal fulmine, con accanto un fico sacro, albero pure in relazione con il fulmine, e poco [...] la lotta fra l'antica comunità teocratica romana e la nuova monarchia dei Tarquinî.
Fonti: Livio, I, 36; Dionisio, III, 71 seg.; [Aurelio Vittore], De viris ill., 6.
Bibl.: A. Schwegler, Römische Geschichte, I, 2ª ed., Tubinga 1869, p. 701; E. Pais ...
Leggi Tutto
, Figlio di Domizio, era nato a Roma verso il 155. Era schiavo di un certo Carpoforo; battezzato e divenuto uomo di fiducia del suo padrone, fu condannato da lui alla macina, per aver fatto cattivi affari [...] liberazione tra il 190 e il 192, fu inviato da papa Vittore ad Anzio, e vi risiedette fino all'elezione di Zefirino, verso , II, col. 1333 seg.; Realencyclopädie für protestantische Theologie und Kirche, 3ª ed., III, p. 640 seg.; XXIII, p. 292 seg. ...
Leggi Tutto
. In generale ha questo nome ogni concezione filosofica, che ponga la genesi della realtà in relazione con un atto creativo, comunque inteso. Ma più specialmente è designata con tale nome (o con quello [...] agostino, I, p. 921). Ancora nel Medioevo Ugo di San Vittore (De sacr., VII, 12) e Alessandro di Hales (Summa, creazionismo come opinione più probabile. Ma già S. Tommaso (De potentia, III, 9) lo dà come dottrina certa, e come lui insegnarono in ...
Leggi Tutto
norma
nòrma s. f. [dal lat. norma «squadra» (come strumento) e fig. «regola»]. – 1. In origine, con sign. non più in uso, strumento adoperato da tecnici e operai per tracciare misure e rapporti di linee e di angoli; squadra: fare a norma,...
cognatismo s. m. Forma di nepotismo caratterizzata dal fatto che chi favorisce e chi è favorita o favorito sono, tra di loro, cognati. ♦ Il potere personale di cui godeva Olimpia [Maidalchini, cognata di papa Innocenzo X] venne stigmatizzato...