Autore drammatico francese, nato a Valenza (Drôme) nel 1820, da un avvocato di provincia, che lo destinava alla sua stessa professione. Sua madre era figlia di Pigault-Lebrun, novelliere e commediografo [...] donna irregolare; Gabrielle (1849), in cui rovesciando la tesi cara ai vecchi autori comici dette l'aureola della patrizio brillante e disutile, con ravvedimento finale del secondo; vittoria di Antoinette, la creatura che come figlia e come sposa ...
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MacDONALD, James Ramsay
Luigi Villari
Uomo politico britannico, nato il 12 ottobre 1866 a Lossiemouth (Scozia) da famiglia operaia. Giovanissimo, fu imbevuto di idee politiche di estrema sinistra e [...] riforme socialiste. Ma in altri scritti posteriori combatté la tesi d'impadronirsi del potere con la violenza. Alle mese (27 ottobre 1931) il ministero riportò una schiacciante vittoria. Ma la sua maggioranza risultò composta per la massima parte ...
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MACEDONIA.
Silvia Lilli
Lorena Pullumbi
– Demografia e geografia economica. Storia.
Demografia e geografia economica di Silvia Lilli. – Stato interno dell’Europa sud-orientale. La popolazione, secondo [...] di quella macedone. I rapporti tra le due etnie restano tesi. Uno dei maggiori problemi che gravano sul Paese rimane la disoccupazione unità nazionale macedone (VMRO-DPMNE) si aggiudicò la vittoria conquistando 63 dei 120 seggi del Parlamento: il ...
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Uno dei capi e dei maggiori fattori dell'indipendenza argentina. Nacque a Buenos Aires l'8 giugno I770 dal ligure Domenico Belgrano Peri, ivi stabilito dal 1759, e, compiuti gli studî secondarî nel collegio [...] . Ristabilita rapidamente la disciplina, riportò la brillante vittoria di Tucumán (24 settembre 1812). Nel gennaio dell'avvenire. Pensoso di esso, fu il maggior fautore della tesi monarchica, vedendo in essa il solo baluardo alle guerre civili, ...
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Quindicesimo presidente degli Stati Uniti, nato il 23 aprile 1791 a Foltz (Pennsylvania), studiò legge a Lancaster. Nel 1821 fu eletto, come federalista, deputato al Congresso; ma, oppositore dell'Adams, [...] il Congresso non aveva potere di escludere dai dominî nazionali, per mezzo di una legge, la schiavitù. Era la vittoria della tesi schiavista. Il B., che nel suo messaggio inaugurale (4 marzo 1857) si era preventivamente rimesso alle decisioni della ...
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Poeta francese, nato nel 1868 a Villeneuve-sur-Fin (Aisne), vivente. Non è stato mai letterato "di professione"; ma ha percorso la carriera consolare e diplomatica su tre continenti: allievo console (1892); [...] negare gli agguati morali ed estetici tesi al C. dal suo esuberantissimo temperamento C., in La critica, XVI, iii (1918); L. Gennari, in Poesia di fede e pensieri di vittoria, Milano 1917; F. Casnati, P. C. e i suoi drammi, Como 1919; J. de Tonquédec ...
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– Demografia e geografia economica. Condizioni economiche. Storia. Bibliografia.
Demografia e geografia economica di Silvia Lilli. – Stato insulare costituito dall’isola omoni ma, situata nel Mediterraneo [...] nelle elezioni presidenziali del febbraio 2013, che videro la vittoria del candidato di centrodestra Nicos Anastasiades, favorevole a un comunità dell’isola sul finire del 2014 tornarono a essere tesi, a causa di un annoso contenzioso in merito ai ...
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RICA Il censimento eseguito il 22 maggio 1950 dette 800.875 ab. (471.524 nel precedente censimento del 1927) dei quali 34.821 cittadini esteri. Un terzo della popolazione totale vive nella provincia di [...] assistenza di tre osservatori delle N.U.) videro la vittoria del candidato conservatore Mario Echandi che si è subito 'America centrale ma i suoi rapporti col vicino Nicaragua sono tesi a causa dei ripetuti tentativi d'invasione subìti da quest ...
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Scrittore, diplomatico e marinaio inglese, figlio di sir Everard D. Nato nel 1603, morto nel 1665. Studiò nel Gloucester Hall di Oxford, e dal matematico Thomas Allen, che lo ebbe discepolo, fu soprannominato [...] dopo altre avventure riportò nel porto di Alessandretta una vittoria su navi francesi e veneziane, ritornando trionfalmente in stessa esistenza: una concezione che anticipa acutamente alcune tesi del posteriore idealismo.
Lasciò anche memorie auto ...
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Uomo politico britannico, nato il 23 luglio 1833, morto a Cannes il 24 marzo 1908. Si laureò al Trinity College (Cambridge), e nel 1857 fu eletto deputato liberale per il Lancashire centrale. Divenuto [...] sostenendo l'opportunità di un'intesa con la Russia. Dopo la vittoria dei liberali nel 1880, fu invitato a formare il ministero, . Ma quando il Balfour si espresse a favore della tesi protezionista del Chamberlain, usc-to dal ministero per svolgere ...
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vittorioso
vittorióso agg. [dal lat. tardo victoriosus, der. di victoria «vittoria»]. – Che ha vinto, che ha riportato la vittoria (in guerre, battaglie, fatti d’arme, raram. in altri confronti, per cui è più com. vincitore): essere, riuscire...
disputare
v. intr. e tr. [dal lat. disputare, comp. di dis-1 e putare «calcolare, pensare»] (io dìsputo, ant. dispùto, ecc.). – 1. intr. (aus. avere) Discutere insieme con altri, opponendo il proprio all’altrui parere, intorno a questioni...