Il raddoppiamento sintattico è un fenomeno di ➔ sandhi esterno (o di ➔ fonetica sintattica), di natura assimilatoria (almeno in origine: cfr. § 3; ➔ assimilazione), che si verifica nell’➔italiano standard [...] e 1995a; Loporcaro 1997b); vengono pertanto considerate mal formate, e dunque escluse dalla posizione tonica, le sillabe ‘leggere’ (cioè con vocale breve e prive di coda consonantica).
In questa prospettiva, il medesimo vincolo spiega l’allungamento ...
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Per alfabeto fonetico si intende l’insieme dei simboli impiegati per la rappresentazione grafica dei suoni di una lingua. La sua prerogativa essenziale è quella di associare in modo univoco un solo segno [...] di volta in volta illustrati, si rinvia il lettore alle singole voci articolatorie.
L’italiano ha sette timbri vocalici in posizione tonica, il sistema, a quattro gradi di apertura, è nel complesso ben distribuito e simmetrico, come evidente in fig ...
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L’espressione curva melodica si riferisce all’andamento continuo delle variazioni di altezza tonale, prodotte simultaneamente con i foni di un enunciato e realizzate entro un’unità linguistica per convogliare [...] a un salto di ottava nella F0 della vocale finale).
Le modulazioni melodiche che percepiamo possono rappresentare figg. 13 e 14, la parola finale di enunciato è un monosillabo tonico.
In molte varietà (per es., nell’italiano parlato a Torino e Milano ...
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L’estensione dell’area dialettale comunemente definita lombarda si sovrappone solo parzialmente a quella dell’odierna Lombardia amministrativa. Ciò è certamente in relazione con la storia del territorio, [...] », [la ˈaka] «la mucca» (milan. [kaˈvɛi], [la ˈvaka]);
(e) caduta di [n] in finale di sillaba tonica senza nasalizzazione della vocale: [ka] «cane», [kap] «campo», [ˈveter] «pancia»;
(f) palatalizzazione nel plurale dei sost. in [-t] e [-n] : [ga ...
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Il territorio del Piemonte non è omogeneo dal punto di vista linguistico, e le varietà che si possono definire piemontesi non ricoprono l’intera estensione amministrativa della regione. Rimangono infatti [...] è l’assenza delle consonanti geminate, se si escludono l’allungamento non distintivo di tutte le consonanti precedute da [ə] tonica e seguite da vocale, come in [ˈvənːer] «venerdì», e alcune geminazioni al confine tra verbo e pronome clitico, che ...
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L’➔italiano regionale usato in Sardegna (cfr. Loi Corvetto 1983) è una varietà che, nei suoi tratti principali, è diffusa presso tutti gli strati sociali dell’isola, non è recepita come marcata in maniera [...] catena parlata. Nell’italiano regionale sardo si ha l’assimilazione ‘a catena’ del grado di apertura delle vocali medie: la vocale finale modifica il grado di apertura delle vocalitoniche, le quali a loro volta influenzano il grado di apertura delle ...
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Nelle lingue si hanno fenomeni di semplificazione quando una struttura più complessa è sostituita da una più semplice, cioè «più facile, più agevole, […] meno impegnativ[a] ecc. a qualche livello per l’utente» [...] o varietà regionali. Solo per fare un esempio, tradizionalmente si attribuiscono al sistema standard corretto sette vocali, almeno in sillaba tonica. In realtà, solo poche varietà realizzano compiutamente questo tipo (➔ fonologia): anche nei casi in ...
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Gli allofoni (o varianti) sono le diverse realizzazioni concrete che un fonema ha nella catena parlata. Per es., a due pronunce della parola pane, di cui la prima contiene una [a] e la seconda una [æ], [...] [æ]ra) e a Bergamo p[æ]sca (Mioni & Trumper 1977; Cortelazzo & Mioni 1990). In Lombardia invece sono le vocali semiaperte [ɛ] e [ɔ] in posizione tonica ad essere realizzate ancora più aperte come p[æ]ne e [ˈpɐːlo] polo, mentre in posizione ...
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In riferimento all’apertura della bocca, allo spazio tra lingua e palato e all’apertura delle labbra le ➔ vocali possono essere aperte o chiuse (nella letteratura meno recente le prime possono esser definite [...] produzione richiede una minore precisione articolatoria rispetto alle altre vocali, dal momento che mancano suoni strettamente contigui (Ferrero 1972).
Nel vocalismotonico italiano sono censite sette vocali: due chiuse [i] e [u], due semichiuse [e ...
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Con il termine ritmo si indica in linguistica la successione regolare nel tempo di accenti (➔ accento) o prominenze. Il ritmo può anche essere definito come la successione ordinata e alternata di sillabe [...] ) e quello ternario (una sillaba tonica e due atone); in italiano ne sono esempi, rispettivamente, le frasi óra védo Màra bére e Bàrbara e Stéfano préndono càlici brónzei, con ➔ sinalefe (➔ fonetica sintattica) tra la vocale atona finale di Bàrbara e ...
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tonico
tònico agg. [dal gr. τονικός (con i sign. grammaticale e musicale), der. di τόνος «tensione, tono»] (pl. m. -ci). – 1. In musica, che riguarda il tono, che è a fondamento del tono: nota t., per lo più sostantivato (v. tonica2). 2. In...
vocale2
vocale2 s. f. [dal lat. (littĕra) vocalis, der. di vox vocis, traduz. del gr. (στοιχεῖον o γράμμα) ϕωνῆεν, der. di ϕωνή «voce»]. – 1. Nella grammatica scolastica, e nella fonetica tradizionale, suono del linguaggio articolato caratterizzato...