I diminutivi sono un tipo di alterati (➔ alterazione) per derivazione il cui significato è genericamente attenuativo. L’attenuazione ha esiti diversi a seconda della base di derivazione. Rainer (1990: [...] parzialmente acclimatate nel lessico dell’italiano, come puzzleino; con lessemi terminanti in vocalitoniche (caffeino, teino, tribuina), o con radici lessicali terminanti in /i/ tonica come in bugiina, ziina, il che, a parte l’eccezionale lineetta ...
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Il monottongo è un’articolazione vocalica stabile caratterizzata da un unico timbro, in opposizione alle articolazioni vocaliche che mostrano un cambiamento qualitativo nel corso della loro produzione [...] (il fenomeno compare in letteratura sotto il nome di dittongazione spontanea, non essendo condizionato dalla natura delle vocalitoniche finali). Le varianti dittongali sono di solito presenti in posizione finale di sintagma intonativo, mentre le ...
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L’accento grave è un tipo di ➔ accento grafico, cioè un segno diacritico che, in forma di barretta obliqua orientata in alto verso sinistra (‵), si pone sulle vocali per segnalarne la messa in evidenza [...] e sulle varianti aperte della e /ɛ/ e della o /ɔ/, mentre l’accento acuto (′) si pone sulle varianti chiuse delle vocalitoniche e /e/ e o /o/.
In alcuni casi, la differenza di apertura, segnalata nello scritto dall’accento acuto, serve a distinguere ...
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Il termine anafonesi (composto del gr. ana- «sopra, indietro» e phṓnēsis, da phōnḗ «voce, suono», attestato per la prima volta nelle Meraviglie d’Italia, 1939, di Carlo Emilio Gadda, poi specializzato [...] e romanza, Roma, Salerno Editrice, 3 voll., vol. 1°, pp. 73-122.
Castellani, Arrigo (1992), Toscano occidentale. Vocalitoniche, «Studi linguistici italiani» 18, pp. 72-118.
Castellani, Arrigo (2000), Grammatica storica della lingua italiana, Bologna ...
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La nozione di vocale breve si presta a diverse interpretazioni, anche a seconda dell’intento descrittivo, che può essere orientato verso finalità fonetiche o fonologiche. Nel trattare la vocale breve in [...] di [ˈpalːa] palla è breve, pur essendo la distintività affidata alla lunghezza della consonante.
L’allungamento della vocaletonica in sillaba aperta (meramente allofonica in toscano, in sardo e in molte varietà meridionali) è resa distintiva in ...
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La metafonia (o metafonesi: i due termini sono calchi, con elementi greci, del ted. Umlaut «modificazione di suono») è un processo fonetico-fonologico che interessa le vocalitoniche medie o basse di una [...] (1) [ɛ] > [e], [e] > [i], [ɔ] > [o], e [o] > [u]
(b) dittongamento, per cui le vocalitoniche (normalmente medie) si dittongano per influsso delle vocali atone finali [-i] e [-u]:
(2) [ɛ] > [jɛ], [e] > [je], [ɔ] > [wɔ], e [o] > ...
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Il termine timbro fa riferimento alla qualità acustico-percettiva propria di un suono, che permette a un ascoltatore di distinguere quel suono da un altro di uguale altezza tonale, intensità e durata.
In [...] atone tendono generalmente alla centralizzazione e sono più esposte a variazioni timbriche, le vocalitoniche possono cambiare timbro a causa del contesto, per effetto della coarticolazione, in funzione della velocità e del tipo di eloquio, per ...
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In italiano è frequente il fenomeno di parole che, pur avendo lo stesso significato (o, com’è nei verbi, uguale persona e tempo verbale) hanno diversa grafia o posizione dell’accento. Entrambi questi fenomeni [...] varianti come le seguenti, che si citano come pura esemplificazione:
(a) scritture scempie e geminate: academia o accademia, acchitto o acchito;
(b) vocalitoniche di diverso grado di apertura: abboffata e abbuffata, agricultore e agricoltore; o ...
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Si dicono mobili i dittonghi (➔ dittongo) ie e uo per la possibile alternanza, nell’ambito di una stessa famiglia lessicale o di uno stesso paradigma verbale, di forme con dittongo ie [ˈjɛ] e uo [ˈwɔ] [...] libera per cui, nel passaggio dal latino all’italiano e fino all’VIII secolo circa, hanno sviluppato i dittonghi ie e uo solamente le vocalitoniche ĕ (compresa ĕ < ae) e ŏ in sillaba aperta: hĕri > i[ɛ]ri, saepem > si[ɛ]pe, fŏcum > fu[ɔ ...
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Nella grammatica scolastica e nella fonetica tradizionale, suono del linguaggio articolato caratterizzato (in contrapposizione alla consonante) dall’apertura, diversa secondo le varie vocali, del canale [...] aprocheile, quelle segnate a destra vocali procheile.
Le v. italiane sono 7: i, é, è, a, ò, ó, u. L’opposizione dell’una all’altra di esse in posizione tonica ha valore fonematico, bastando di per sé a far distinguere parole identiche in tutto il ...
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vocale2
vocale2 s. f. [dal lat. (littĕra) vocalis, der. di vox vocis, traduz. del gr. (στοιχεῖον o γράμμα) ϕωνῆεν, der. di ϕωνή «voce»]. – 1. Nella grammatica scolastica, e nella fonetica tradizionale, suono del linguaggio articolato caratterizzato...
tonico
tònico agg. [dal gr. τονικός (con i sign. grammaticale e musicale), der. di τόνος «tensione, tono»] (pl. m. -ci). – 1. In musica, che riguarda il tono, che è a fondamento del tono: nota t., per lo più sostantivato (v. tonica2). 2. In...