Fenomeno fonetico, caratteristico nel Medioevo del solo fiorentino e toscano occidentale e poi trasmesso agli altri dialetti toscani e alla lingua letteraria, per cui le vocalitoniche é e ó si chiudono [...] rispettivamente in ì e ù, quando siano seguite da determinate consonanti: alle forme léngua, faméglia, méschia, óngere ecc. degli altri dialetti corrispondono le fiorentine e letterarie lingua, famiglia, ...
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Prima lettera dell’alfabeto latino.
Linguistica
Deriva dall’alfabeto fenicio, attraverso quello greco; il suo nome greco alfa è l’adattamento della parola fenicia ’lp «toro», dalla forma primitiva del [...] Di questa lettera i Greci si servirono per indicare i fonemi vocalici ă (breve) e ā (lungo), con un valore che italiana continua sia le a brevi, sia le a lunghe latine, toniche e atone.
Astronomia
A indica una classe spettrale di stelle, suddivisa ...
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Per variazione diatopica (dal gr. diá «attraverso» e tópos «luogo») si intende la ➔ variazione linguistica su base geografica. L’espressione è stata, se non creata, certo diffusa negli studi linguistici [...] nel linguaggio comune viene indicata come calata o accento, alla lunghezza sillabica, dal diverso grado di apertura delle vocali medie toniche alla presenza di foni assenti nello standard, fino a fatti di ➔ fonetica sintattica come le ➔ aferesi e le ...
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Il termine analogia designa il processo diacronico attraverso cui una parola cambia forma fonologica e morfologica per diventare più somigliante a un’altra parola già esistente nella lingua. Tale processo [...] (o meglio al toscano), un cambiamento fonologico ha provocato la dittongazione di tutte le vocali medie brevi, che sono divenute medio-basse, toniche in sillaba aperta (➔ vocali):
(1) a. /ɛ́, ɔ́/ → [jɛ́, wɔ́] pede(m) > piede
b. mieto / metiamo ...
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L’espressione foreigner talk (dall’ingl. foreign «straniero» e talk «parlata»), introdotta come termine tecnico da Ferguson (1971), indica il modo semplificato con cui si parla a interlocutori stranieri [...] e numerose, il volume più alto del normale; appaiono picchi intonativi particolari, le sillabe toniche sono messe in rilievo e le vocali allungate (Berruto 1993). Ciascuno di questi dettagli può ritrovarsi anche nelle conversazioni tra nativi quando ...
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vocale2
vocale2 s. f. [dal lat. (littĕra) vocalis, der. di vox vocis, traduz. del gr. (στοιχεῖον o γράμμα) ϕωνῆεν, der. di ϕωνή «voce»]. – 1. Nella grammatica scolastica, e nella fonetica tradizionale, suono del linguaggio articolato caratterizzato...
tonico
tònico agg. [dal gr. τονικός (con i sign. grammaticale e musicale), der. di τόνος «tensione, tono»] (pl. m. -ci). – 1. In musica, che riguarda il tono, che è a fondamento del tono: nota t., per lo più sostantivato (v. tonica2). 2. In...