La metafonia (o metafonesi: i due termini sono calchi, con elementi greci, del ted. Umlaut «modificazione di suono») è un processo fonetico-fonologico che interessa le vocali toniche medie o basse di una [...] ma anche una ĭ, come mostrano gli esempi di pěrtĭca, fŏrfĭce, pĕctĭne. È sufficiente che questa ĭ non si sia già confusa con gli esiti di ē (vocalismo di tipo siciliano, dove ī > [i] mentre ī, ē ed ĕ > [ɛ], e ū > [u] mentre ŭ, ō e ŏ > [ɔ ...
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L’accento melodico (o accento musicale) è un accento di parola (➔ accento) in grado di dare rilievo alla sillaba prominente per mezzo di una particolare configurazione melodica, cioè una variazione di [...] tra la terzultima e la penultima), o anche solo all’inglese Belfast (con un accento sulla penultima sillaba, ma una vocale lunga nell’ultima), per i quali la pronuncia italiana oscilla tra sáyonara, sayònara e sayonàra (< [ˌsajo(ː)ˈnaɻa]), tra ...
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Si definisce posizione protonica la posizione occupata, all’interno di una parola, da segmenti o sillabe che precedono la sillaba in cui ricorre un accento primario (detta posizione tonica; ➔ accento). [...] capitano (dal lat. tardo capitānu) l’inglese captain. Tuttavia anche la posizione iniziale è soggetta a processi di cancellazione vocalica in diverse varietà romanze (il piemontese ha, ad es., dman «domani», l’emiliano pkà «peccato»; cfr. Rohlfs 1966 ...
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Nella metrica antica si chiama dieresi una pausa del verso, causata da fine di parola o di frase. La dieresi differisce dalla cesura (v.) in quanto non cade nell'interno di un piede, ma alla fine di esso. [...] prosodia classica (p. es. estuoso), è viceversa dubbia nei nuovi esiti romanzi.
È della buona tecnica evitare la divisione quando le due vocali sono l'esito dittongato d'un solo elemento latino, come nel caso di iè e uò derivati da un originario e e ...
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Per il parlante comune la comunicazione orale consiste di suoni che possono essere trascritti ortograficamente o foneticamente. Così, una parola come casa può essere resa in forma scritta come una sequenza [...] più brevi, se confrontati con quelli di un altro parlante che sia più accurato e sorvegliato nella pronuncia. Inoltre, la durata vocalica è sensibile alla prossimità del confine finale di sintagma intonativo (IP): come si è già osservato in tab. 1 e ...
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Per alfabeto fonetico si intende l’insieme dei simboli impiegati per la rappresentazione grafica dei suoni di una lingua. La sua prerogativa essenziale è quella di associare in modo univoco un solo segno [...] sono altresì presenti i suoni [φ θ x] e [β δ γ], allofoni fricativi rispettivamente di /p t k/ e /b d g/.
Tra vocali, la pronuncia delle affricate [ʦ ʣ] è sempre rafforzata, per es., azione > [aˈtːsjoːne]; parimenti lo è, nel medesimo contesto, la ...
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FONOLOGIA (v. fonetica, XV, p. 622; App. II, 1, p. 960; III, 1, p. 655)
Alberto M. Mioni
Studio funzionale della strutturazione fonica del linguaggio, cioè di come i suoni del linguaggio (foni) si organizzano [...] i tratti distintivi inerenti (TDI). Così in italiano /a/ sarà definibile con TI che ne indichino il carattere di vocale [+vocalico, −consonatico] col massimo grado di apertura [+basso]; saranno invece tratti ridondanti quelli che ci dicono che /a/ è ...
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GERMANICI, POPOLI
Plinio FRACCARO
Giuseppe CIARDI-DUPRE'
Arrigo SOLMI
Bruno Vignola
. Sotto la denominazione di Germani si comprendono tutte quelle numerose e varie popolazioni appartenenti alla [...] di ā con ō, la riduzione del dittongo ei a ī, e lo sviluppo di ŭ dalle nasali e liquide sonanti. Esso comprendeva le vocali a e ē i ī ō u ū ē2 (quest'ultima, d'origine oscura, rivelata dal trattamento diverso da quello dell'indoeuropeo ē nelle lingue ...
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Il raddoppiamento sintattico è un fenomeno di ➔ sandhi esterno (o di ➔ fonetica sintattica), di natura assimilatoria (almeno in origine: cfr. § 3; ➔ assimilazione), che si verifica nell’➔italiano standard [...] ; per es., m[aː]re, d[iː]to, sap[eː]re, ecc. Nelle sillabe finali accentate, invece dell’allungamento vocalico, si verifica il raddoppiamento sintattico, che consente di rendere adeguato il peso della rima sillabica tonica precedente: parlò bène, con ...
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In italiano l’➔accento grafico assolve a molteplici scopi e il suo impiego obbedisce a regole che sintetizzano esigenze tra loro distinte.
Mentre nella scrittura a mano l’accento ha spesso forma semicircolare, [...] e, di uso più raro, il circonflesso ‹^› per doppia i o j in fine di parola: principî, studî.
L’accento può porsi su tutte le vocali ed è obbligatorio in tutte le parole che hanno l’ultima sillaba accentata (dette ossitone o tronche), Quando è sulle ...
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vocalico
vocàlico agg. [der. di vocale2] (pl. m. -ci). – Di vocale, che ha una o più caratteristiche o tutte le caratteristiche delle vocali: nella lingua italiana i segni v. sono cinque mentre i suoni v. sono sette (a é è i ó ò u); la «r»...
vocale1
vocale1 agg. [dal lat. vocalis «sonoro, dotato di voce», der. di vox vocis «voce»]. – 1. poet. Sonoro, risonante: Quella soave melodia che posa Secreta ne’ v. alvei del legno Flebile e lenta all’aure s’aggira (Foscolo), del cembalo;...