Jaufre de Foixa
Fabrizio Beggiato
Trovatore e grammatico catalano vissuto nella seconda metà del secolo XIII. Viene identificato col Monaco di Foissan del quale ci restano alcuni componimenti lirici [...] per invito di Giacomo II d'Aragona nel periodo in cui questi era re di Sicilia (1286-1291). Questa circostanza, oltre alla menzione del volgaresiciliano, citato insieme con altri volgari d'arte, e alla denominazione della lingua occitanica secondo l ...
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Tragemi d'este focora, se feste a boluntate
Fabrizio Beggiato
Terzo verso del contrasto di Cielo d'Alcamo Rosa fresca aulentissima, citato in VE I XII 6 come esempio di siciliano non illustre ma secundum [...] esponenti della lirica d'arte siciliana. L'osservazione dantesca che motiva il livello assegnato a questo tipo di volgaresiciliano (quia non sine quodam tempore profertur) si riferisce, a quanto sembra, all'impressione di pronuncia ritardata o ...
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Alle origini delle moderne letterature europee, ampio scritto in lingua volgare, dapprima in versi poi anche in prosa, che narra avventure eroiche in margine alla storia o di pura invenzione; così nel [...] , 1954), G. Bonaviri va oltre la consueta rimeditazione storiografica del destino insulare siciliano, e contamina la filosofia naturale dei presocratici o degli arabi di Sicilia con la cultura popolare. P. Levi si mostra libero dagli stereotipi della ...
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Termine usato per designare, criticamente e cronologicamente, una produzione artistica e architettonica sviluppatasi in Italia e nel resto d’Europa nel corso del sec. 17°.
Arte e architettura
Dalla fine [...] l’articolazione prospettica e spaziale di quello siciliano.
Di carattere spettacolare e fortemente ornamentale in cosmologia tolemaica, in un universo senza confini), il pensiero si volgeva alla ricerca, alla sperimentazione, a forme aperte e libere, ...
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Letteratura
Achille Tartaro
Jacqueline Risset
Carla Rossi
Ines Ravasini
Luciana Stegagno Picchio
Antonella Gargano
Maria Stella
Valerio Massimo De Angelis
Giuseppe Castorina
Bruno Berni
Michele [...] , 1989; I tre cavalieri del Graal, 1996). E. Siciliano (n. 1934), critico e drammaturgo oltre che narratore, dopo Vasconcelos (n. 1923); il Portogallo culturale da un lato si volge al passato per recuperare la memoria nazionale in un bilancio di fine ...
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MEDIOEVO
Giorgio FALCO
Angelo MONTEVERDI
. Il concetto di Medioevo, cioè di un periodo storico compreso fra l'antichità e l'età contemporanea, nasce tra il Quattro e il Cinquecento nelle grandi [...] un uomo, che aveva già cercato, senza riuscirvi, di volgere a profitto della civiltà l'elemento barbarico: Cassiodoro. Con andasse a cercarne notizia tra gli Arabi. Dall'arabo, in Sicilia, Eugenio di Palermo aveva già tradotto un opuscolo di Tolomeo. ...
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SPAGNA
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Gi. La.
(España, A. T., 37-38, 39-40, 41-42, 43).
Sommario. - Nome e confini (p. 196); Struttura e morfologia (p. 197); Clima (p. 200); Idrografia (p. 201); Suoli [...] al quale la dimora in Italia come re di Napoli e di Sicilia (1734-59), aveva dato una sana esperienza politica e che ebbe parlato.
a) Vocali accentate. La e e la o aperte del latino volgare, ossia ě ae e ŏ del latino classico, si dittongarono in ié ...
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(Estados Unidos do Brazil: A. T., 149-150, 151, 152, 153-154, 155-156, 157-158).
Sommario. - Geografia: Esplorazioni (p. 701); Geologia e morfologia (p. 702); Clima (p. 706); Idrografia (p. 709); Vegetazione [...] Teresa Cristina, sorella di Ferdinando II delle Due Sicilie, che fu una vera benefattrice del suo nuovo nella popolazione negra o tupi-guaraní per poi diffondersi al basso volgo, anche di razza bianca. Così abbiamo la tendenza a sopprimere ...
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Presso i Greci la parola έκκλησία "assemblea" significava l'adunanza generale del popolo nella pubblica piazza allo scopo di prendere deliberazioni politiche (così anche in Atti, XIX, 32,39 segg.); quindi [...] Essa sarebbe una semplice creazione umana, come tale esposta al volgere e al mutare dei tempi e dei gusti degli uomini. palatinità aveva una reale importanza nell'ex-regno delle due Sicilie, dove trovava una specie di codice nella bolla Convenit del ...
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AMERICA
II. ANTROPOLOGIA.
Due fatti distinguono l'antropologia dell'America: la mol;teplicità dei caratteri (polimorfismo) che presentano gruppi umani, anche ristretti, e l’assenza di quelle differenziazioni [...] Maya (Yucatàn) consente così di risalire sino all'inizio dell'èra volgare ; quella del Messico, più incerta, sino al 300 circa; quella loro paese dagli stranieri e dai protestanti (un gesuita siciliano, Benedetto Amodeo, fu l'apostolo e il profeta ...
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volgare1
volgare1 (ant. vulgare) agg. [dal lat. vulgaris, der. di vulgus «volgo»]. – 1. non com. Del volgo, degli strati socialmente, culturalmente ed economicamente inferiori della popolazione: usi, tradizioni, pregiudizî v.; nell’uso ant.,...
siciliano
(ant. ciciliano) agg. e s. m. – 1. a. agg. Dell’isola di Sicilia: agrumi s.; vini s.; il dialetto s. (o, come s. m., il siciliano), il dialetto, o il complesso di dialetti, parlato in Sicilia; carretto s. (v. carretto); sfilato s.,...