Diritto
Diritto costituzionale
Diritto di voto In linea di massima, per diritto di v. si intende il diritto di partecipare a votazioni di tipo pubblicistico, siano esse di tipo deliberativo o elettivo [...] dopo questa, se la condizione cui il v. era legato si verifica, il soggetto religioso deve votum reddere o solvere, altrimenti egli è voti reus o damnatus. Un altro tipo di v. è senza un’esplicita contropartita, anche se nella maggior parte dei casi ...
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OLANDA
Claudia MERLO
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Jan-Pieter Marie LAURENS de VRIES
Pino FORTINI
Adriano H. LUIJDJENS
Luigi CHATRIAN
Carlo DE ANGELIS
Anna Maria RATTI
Carlo TAGLIAVINI
Gerard [...] contro la Spagna, sia per attenuare il carattere di guerra religiosa che la rivolta sempre più assumeva. Ma i calvinisti erano assemblea degli Stati d'Olanda, a L'Aia, si computavano 19 voti; uno da parte del "membro dei nobili", composto di sette ...
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MATRIMONIO (fr. mariage; sp. matrimonio; ted. Ehe; ingl. marriage)
Raffaele CORSO
Carlo Alfonso NALLINO
Ugo Enrico PAOLI
Arturo Carlo JEMOLO
Luigi GALVANI
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Israele ZOLLER
Emilio ALBERTARIO
È [...] come schiava. Egli ha anche il diritto di convalidare i voti fatti dalla figlia nubile o fidanzata; lo stesso diritto ha del matrimonio civile non siano subordinati alla celebrazione di quello religioso. Lo stesso sistema vige anche in varî stati d' ...
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PRIVILEGIO
Luigi RAGGI
Agostino TESTO
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Giulio VENZI
. Il termine privilegium indicava nel diritto romano una norma giuridica eccezionale che derogava a una norma oenerale e si distingueva dal ius [...] i senatori: sono irresponsabili per le opinioni emesse e i voti dati, non possono essere arrestati né perseguiti (eccetto il in tal senso si parla di privilegi di cardinali, parroci, religiosi. In senso più proprio però s'intende una disposizione con ...
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La vita intellettuale
Gino Benzoni
Di, da, a, per palazzo Ducale
Sterminata la testimonianza scritta di quella che è la produzione intellettuale della Venezia che vien da qualificare - semplificando [...] . Politico navigato, navigatissimo Nani, aggregante e disaggregante voti in senato per far passare o non far passare vigile di chi è preposto all'ordinato andamento della vita religiosa da tener sotto controllo e da guidare nel suo assieme, ...
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Dalla riscoperta della pace all'inestinguibile sogno di dominio
Gaetano Cozzi*
Come poteva reggersi la veneta Repubblica
Il problema della "crisi generale" del Seicento
"Crisi generale del Seicento". [...] devotione poco meno che i due terzi delle balle [dei voti] del Gran Consiglio", scriverà di lui il rappresentante a , pp. 101, 254, 262, 267; Giovanni Spinelli, I religiosi e le religiose, in La Chiesa di Venezia nel Seicento, a cura di Bruno ...
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La cultura
Gino Benzoni
Storiografia ed erudizione
All'insegna della continuità, sia pure in discesa, sia pure nella cornice dello scadimento di rilievo politico, del rimpicciolimento di prestigio [...] l'abolizione della manomorta, l'elevazione dell'età pei voti monastici, se ciò ridà smalto e limpidezza all' ad vocem e specie pp. 93-94.
55. Cit. in Alberto Vecchi, Correnti religiose nel Sei-Settecento veneto, Venezia-Roma 1962, p. 386 n. 4.
56. ...
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L'ultima fase della serenissima: nota introduttiva
Piero Del Negro
Premessa
"Dopo quest'epoca", scrisse nel 1818 Sismondi nella sua celebre Histoire des républiques italiennes du moyen âge in riferimento [...] e Roma e del consueto mélange tra rito civico e rito religioso (66). Nel 1727 fu deciso il varo di "un nouveau del patrimonio delle case estinte. Il 31 marzo il decreto ottenne 108 voti a favore ma 47 contro e 70 ῾non sinceri'; ripresentato il 18 ...
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Istituzioni, associazioni e classi dirigenti dall'Unità alla Grande guerra
Renato Camurri
La morte della politica
Un curioso paradosso segna l'inizio della storia 'italiana' di Venezia. Il suo rientro [...] linea di netta chiusura ad ogni novità politica e religiosa(148).
Nella seconda metà del 1870 il processo e dei socialisti che passarono da 12 a 16 deputati, con un aumento dei voti da circa 77.000 a 135.000. I radicali che con il Cavallotti erano ...
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Le professioni liberali
Giuseppe Trebbi
Premessa. Il patriziato veneziano e le professioni liberali
Come ha ben osservato Carlo Maria Cipolla, uno studio sui ceti dirigenti delle città italiane del [...] di pronunciare il giudizio ci si limitava a contare i voti dei giudici, "for in every office there be dyvers e del figlio potrebbe essere meglio compreso alla luce di questa esperienza religiosa. Sul dibattito fra i critici, cf. H.E. Wethey, The ...
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ordine
órdine s. m. [lat. ōrdo ōrdĭnis]. – 1. a. Disposizione regolare di più cose collocate, le une rispetto alle altre, secondo un criterio organico e ragionato, rispondente a fini di praticità, di opportunità, di armonia, e sim.: mettere,...
societa
società s. f. [dal lat. sociětas -atis, der. di socius «socio»]. – 1. In senso ampio e generico, ogni insieme di individui (uomini o animali) uniti da rapporti di varia natura e in cui si instaurano forme di cooperazione, collaborazione,...