Erudito (Verona 1704 - Roma 1764), nipote di Francesco. Canonico della cattedrale di Verona, entrò a Roma nel 1732 nell'Oratorio di s. Filippo Neri e fu designato (da Clemente XIII) a continuare gli Annali [...] C. Baronio. Benedetto XIV lo nominò segretario dell'Accademia di storia ecclesiastica. Terminò l'edizione di Anastasio bibliotecario incominciata dallo zio Francesco e scrisse di storia ecclesiastica, liturgia, archeologia, in difesa della Vulgata. ...
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Ade
M. Mihályi
(gr. ῞ΑιδηϚ; lat. Hades)
Antica divinità, signore e custode dei defunti, sovrano dell'oltretomba. Rappresentato nel mondo greco per lo più come Zeus, ma con il volto corrucciato, i capelli [...] , la lunga barba incolta, A. corrisponde nei Settanta alla traduzione dell'ebraico shĕ'ōl, sede dei defunti, buoni e cattivi (tradotto nella Vulgata come infernus, inferi, inferus; At. 2, 24-31; Sal. 94, 17; Mt. 16, 18; Is. 38, 10), a volte la morte ...
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(ar. Alf laila wa laila) Titolo di una celebre raccolta anonima di novelle in arabo, ma di lontane origini indo-persiane, conosciuta in Europa ai primi del 18° sec. attraverso la libera traduzione francese [...] universalmente celebri, come Aladino e la lampada incantata e ‛Alī Bābā e i 40 ladroni (che però sono escluse dalla vulgata egiziana corrente), ve ne sono altre meno famose ma di pregio non inferiore (imperniate sulla vita del popolo egiziano nel ...
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Esegeta domenicano (n. Saint-Cher, Vienne, fine sec. 12º - m. Orvieto 1263). Compiuti gli studî a Parigi, fu per molti anni provinciale del suo ordine in Francia, poi venne creato cardinale (1244); a Liegi [...] . La sua opera principale è la Sacra Biblia recognita et emendata id est a scriptorum vitiis expurgata, revisione testuale della Vulgata che ebbe larga diffusione. È autore anche di Postillae in universa Biblia, di un commento alle Sentenze e di ...
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NESTLE, Eberhard
Teologo luterano e filologo, nato a Stoccarda il 1° maggio 1851, morto ivi il 9 marzo 1913. Fu professore di semitistica a Ulma (1883), a Tubinga (1890), di nuovo a Ulma (1893), quindi [...] usato a scopi scolastici; in particolare da quando (1906) il N. pubblicò anche edizioni recanti, a fronte del testo greco, la Vulgata latina. Il N. aveva iniziato la revisione della sua edizione, in base a quella di H. von Soden, allorché lo colse ...
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Ifigenia (Efigenia)
Figlia di Agamennone e di Clitennestra, di segnalata bellezza, sacrificata sconsideratamente dal padre, che aveva promesso a Diana ciò che di più bello fosse nato nel regno. D. ricorda [...] il suo bel volto, in Pd V 68-72 (si noti che l'ediz. Petrocchi accoglie la grafia Efigenia, risultando la forma dotta ‛ Ifigenia ' ignota all'antica vulgata; ancora il Boccaccio [Geneal. deor. XII 16] scrive: " Ephygenia "). V. AGAMENNONE; Oreste. ...
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appendere
Mario Medici
Nel significato di " appiccare ", " sospendere " attaccando a qualche cosa, in If XIII 107 saranno i nostri corpi appesi, / ciascun al prun de l'ombra sua molesta. Il passo di [...] de la terra, con lui e io era, è traduzione di Prov. 8, 27-30; qui appendeva, che è traduzione letterale dantesca del latino appendebat della Vulgata (" quando appendebat fundamenta terrae "), vale " apporre " e quindi, nel contesto, " gettare ". ...
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Forma di sacrificio praticata nell’antichità, specialmente nella religione greca e in quella ebraica, in cui la vittima veniva interamente bruciata. Presso gli Ebrei l’ōlāh, istituito, secondo la tradizione, [...] vittima sull’altare dopo l’immolazione (perciò il termine ebraico fu tradotto nella Settanta con ὁλοκαύτωσις o e nella Vulgata con holocaustum), senza riservarne alcune parti per usi rituali, e dopo averne versato il sangue attorno all’altare stesso ...
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Esegeta e filologo (Achern, Baden, 1869 - Roma 1945); gesuita (1888), prof. (1907) di teologia fondamentale poi di esegesi neotestamentaria a Valkenburg, quindi all'Istituto Biblico di Roma. Autore di [...] la sua vita di studioso: Novum Testamentum graece et latine (1a ed. 1933 e molte successive; anche il testo della Vulgata è arricchito nell'apparato delle varianti) costituisce l'edizione più importante presentando il più completo apparato critico. ...
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NOVELLE
AAndrea Romano
È dato acquisito dalla storiografia giuridica (Dilcher, La legislazione siciliana, 1987, p. 88) che l'opera legislativa dell'imperatore Federico II si è principalmente sviluppata [...] dell'intervento del legislatore in quest'opera di riordino" (Dilcher, La legislazione, 1987, p. 87). Era un esemplare della vulgata a costituire la base dell'editio princeps data alle stampe da Sisto Riessinger, a Napoli, nel 1475 (von der Lieck ...
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vulgata
(o volgata; più spesso con iniziale maiusc., Vulgata, Volgata) s. f. – Femm. sostantivato dell’agg. vulgato, e più propriam. forma latina, abbrev. di vulgata editio o versio o lectio, rispettivam. «edizione o traduzione o lettura divulgata,...