Pittore (Parigi 1703 - ivi 1770). Studiò con F. Lemoine; in Italia (1725-37) si accostò ai maestri veneti e bolognesi, ammiratore di A. Watteau, ne incise varie opere. Protetto dalla Pompadour, ebbe la [...] il Cupido) e nel museo di Stoccolma. L'opera del B., espressione tipica della vita della corte francese del sec. 18º, fu criticata come frivola e vuota nel periodo neoclassico ma poi (nel tardo Ottocento) rivalutata per la sua schiettezza espressiva. ...
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Scrittore (Tarquinia 1887 - Roma 1959), il cui vero nome era Nazareno Caldarelli. Nel 1919 fondò con altri la rivista La Ronda; collaboratore di numerosi giornali e periodici, dal 1949 diresse La Fiera [...] viaggiatore insocievole, 1953; Viaggio di un poeta in Russia, 1954. Postume: Opere complete, a cura di G. Raimondi, 1962, e La poltrona vuota, a cura di G. A. Cibotto e B. Blasi, 1969, raccolta dei suoi articoli e cronache teatrali dal 1910 al 1936. ...
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Scrittore austriaco (n. Griffen, Carinzia, 1942). Considerato tra i più importanti autori contemporanei, è noto per vari e provocatori successi teatrali (Publikums-beschimpfung, 1966; Kaspar, 1968) e per [...] di Kaspar Hauser già ripresa da altri drammaturghi e romanzieri, muove dal proposito di dimostrare come una coscienza umana "vuota" possa essere riempita, e con ciò violentata, con l'esercizio di formule linguistiche convenzionali. Prossima a una ...
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Pensatore, studioso di ermeneutica ed esegesi biblica e scrittore francese (n. Parigi 1947). Nato da genitori ebrei di origine polacca, reduci dal campo di sterminio di Auschwitz, impara subito a parlare [...] che ha tenuto nello stesso anno della pubblicazione del libro al Teatro Dal Verme a Milano. Successivamente ha scritto: Il tacchino pensante (2008), Le Dieci Parole (2011), Qabbalessico (2012) e l’autobiografico La valigia quasi vuota (2014). ...
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INDIA, Francesco (Francesco Torbido, detto anche il Moro)
Alessandro Serafini
Nacque a Venezia dal veronese Marco tra il 1482 e il 1485 (Repetto Contaldo, 1984, p. 53). In questa città, secondo le parole [...] Eberhardt). Rimane comunque una questione aperta quella della prima formazione dell'I. e di tutta la sua attività giovanile, che, vuota di opere e di documenti, si può solamente immaginare condizionata, a Venezia, da Giovanni Bellini e Giorgione e, a ...
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CALZA, Arturo
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Nacque il 12 luglio 1862 a Venezia da Carlo e da Ernesta Franco. Fin dalla fondazione del Giornale d'Italia fece parte della redazione del quotidiano romano (1901), occupandosi prima [...] Traspare anzi nella descrizione del C. l'intento di connettere il "nuovo volto edilizio" di Roma nella vuota e male intesa cornice delle celebrazioni del cinquantenario dell'Unità.
Questo conservatorismo nazionalistico senza solide radici culturali e ...
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Storico italiano (n. Roma 1942). Professore di storia dei partiti politici presso l'Università di Perugia (dal 1987), collaboratore ed editorialista de La Stampa e poi del Corriere della sera, è stato [...] di una nazione. Retroscena della fine (2017); Speranze d'Italia. Illusioni e realtà nella storia dell'italia unita (2018); L'aula vuota. Come l'Italia ha distrutto la sua scuola (2019); Otto vite italiane (2022); Una capitale per l'Italia (2024). ...
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CARDELLA, Simone
Alfredo Cioni
Nato a Lucca da un Nicolò, cospicuo mercante, intorno all'anno 1440, fu a Roma "mercator curiam Romanam sequens" com'egli stesso lasciò scritto. È, probabile che già prima [...] rivolta al papa per ottenere aiuti dai due prototipografi che dicevano "di aver casa non piccola piena di libri, ma vuota di cibo". Fu il primo a intendere che per il trionfo della nuova arte occorrevano ingenti capitali di investimento e una ...
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BONACCORSO da Bologna (Bonacorso, Bonaccorsi, Buonaccorsi)
Alfonso Maierù
Nato a Bologna intorno al 1230, entrò ben presto nell'Ordine dei domenicani e svolse la sua attività per un quarantennio nella [...] . 1252 (entrambi hanno testo greco e latino su due colonne parallele); Milano, Biblioteca Ambrosiana, Ambr. gr. D 78 sup. (testo greco, vuota la colonna preparata per il latino salvo che ai ff. 6v, 69v, 99-100); Roma, Bibl. Vat., Vat. Palat. lat. 679 ...
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DI GENNARO, Giuseppe Aurelio
Guido Panico
Nacque a Napoli nel 1701 dall'avvocato Ottavio e da Cecilia De Franco, in una famiglia che faceva parte di quelle élites urbane affermatesi nel secolo precedente [...] dottrinario e la vasta erudizione. Si trattava di virtù che contrastavano notevolmente con lo scarso rigore giuridico e con l'oratoria vuota e ridondante di molti degli avvocati del tempo. Non a caso lo stesso D. ebbe modo in varie occasioni di ...
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vuotare
v. tr. e intr. pron. [der. di vuoto] (io vuòto, ecc.; il dittongo mobile tende a mantenersi anche fuori d’accento per evitare l’ambiguità con votare2 «offrire in voto, dare il proprio voto», e comunque oggi le forme con vo- sono disusate...