MALLIO, Michele
Donatella Fioretti
Nacque a Sant'Elpidio a Mare, presso Fermo, il 4 nov. 1756 dalla recanatese Antonia Pasqualini e da Girolamo, appartenente a un'antica famiglia del patriziato elpidiense [...] la sua seconda impresa giornalistica fu poi giudicata negativamente anche dagli storici, per lo spazio lasciato a una retorica vuota mirata a coprire la mancanza di programmi. Certamente con Il Banditore, come con la produzione poetica di ispirazione ...
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Poema cavalleresco di L. Ariosto (1474-1533), nato come ideale proseguimento dell’incompiuto Orlando innamorato (1483-95), di M.M. Boiardo (1441-1494), di molti personaggi del quale si seguono le vicende. [...] nel mare; Astolfo gli tappa con erbe la bocca, gli accosta l'ampolla al naso, "che, nel tirar che fa il fiato in suso", la vuota tutta. Così la mente dell'eroe "ritorna al primier uso". Allora, non più malato di amore, ma "più che mai saggio e virile ...
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Romanzo
Massimo Fusillo
Dopo essere stato per secoli un genere minore, non codificato e non canonizzato, oggetto di diffidenze e censure di vario tipo, e dopo essere diventato a poco a poco una forma [...] e in particolare la memoria tragicamente mitica della Shoah, sia un processo continuo e dinamico, che non va cristallizzato in una vuota monumentalizzazione, e che deve sapersi anche nutrire di oblio (Cometa 2005).
Anche il cinema, oltre e più della ...
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Lodovico Antonio Muratori: Opere - Introduzione
Giorgio Falco
Raccogliere in un paio di migliaia di pagine e in maniera per quanto è possibile organica quanto di più significativo offre al lettore moderno [...] del tempo: di natura Libera e generosa, rifiutò di piegare la mente, per amor di nome e di guadagno, sia alle vuote questioni di teologia morale e scolastica, sia alle schermaglie giudiziarie, fondate sul numero 0 la qualità degli autori, e soggette ...
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Luigi Pirandello (Girgenti [Agrigento] 1867 - Roma 1936) è uno scrittore nutrito di cultura glottologica, dialettologica e filologica (Spampinato 1996; Sgroi 2009a). Si laureò infatti a Bonn nel 1891 con [...] è stata proprio lei a volerne uscire? (ivi, p. 710)
(26) Al levarsi della tela, la scena dovrebbe dapprima apparir vuota, e poi, fatti gli occhi alla fitta penombra, [in essa dovrebbe] scorgervisi appena Francesco Venzi, in piedi, a spiare, dall ...
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GOZZANO, Guido
Marziano Guglielminetti
Nacque a Torino il 19 dic. 1883, da genitori entrambi canavesani, più precisamente di Agliè. Il padre, Fausto, ingegnere (1839-1900), e la madre, Diodata Mautino, [...] Zanardini, organizzatrici di spettacoli, e scrive per loro un Prologo a cui seguirà il poemetto drammatico La culla vuota. Allo stesso periodo dovrebbe appartenere il poemetto dall'incipit dantesco Ah! Difettivi sillogismi! L'io, suggerito da un ...
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CITOLINI (Cittolini, Citolino), Alessandro
Massimo Firpo
Figlio di Teofilo, nacque intorno al 1500 a Serravalle (a ridosso dell'odierna Vittorio Veneto, in provincia di Treviso) da famiglia agiata, [...] italiano recriminava su una prebenda un tempo promessagli e poi concessa dal Cecil a un altro e ricordava la sua "vecchiezza vuota d'ogni comodo e piena d'ogni bisogno", promettendo, nel caso che la sua richiesta venisse accolta, di riprendere a ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Francesco De Sanctis
Gennaro Maria Barbuto
La biografia politica e culturale di Francesco De Sanctis si staglia con la sua esemplarità sullo sfondo delle speranze e delle angosce, dei conseguimenti [...] , fra le radici maligne della storia italiana nella diagnosi desanctisiana, si univa, da un lato, l’accondiscendenza a una retorica vuota e formalistica e, dall’altro, la «malattia dell’ideale».
Il nesso fra ideale e reale, non solo nell’estetica, ma ...
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MANZI, Alberto
Adolfo Scotto di Luzio
Nacque a Roma il 3 novembre del 1924, figlio di Ettore, tramviere, e di Maria (Rina) Mazzei, casalinga. I genitori ebbero anche un’altra figlia, Elena. Iscrittosi [...] che risale nientemeno che a Platone e Aristotele. L’idea cioè che l’allievo non entra in classe con la testa vuota, pronta per essere riempita dal maestro, e che insegnare significa al tempo stesso trasmissione di contenuti e confutazione di false ...
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Giacomo Leopardi: Opere, Tomo II – Introduzione
Sergio Solmi
Nel primo tomo delle Opere abbiamo offerto il Leopardi, per così dire, rivolto al pubblico, vuoi effettivamente, vuoi intenzionalmente. [...] materia, i processi vitali agli schemi dell’adattamento e dell’assuefazione, egli è risospinto di continuo come a una zona vuota della riflessione, dove si colloca quanto solo potentemente lo attira e lo esalta, ossia i ricchi impulsi dell’azione e ...
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vuotare
v. tr. e intr. pron. [der. di vuoto] (io vuòto, ecc.; il dittongo mobile tende a mantenersi anche fuori d’accento per evitare l’ambiguità con votare2 «offrire in voto, dare il proprio voto», e comunque oggi le forme con vo- sono disusate...