BALDACCHINI GARGANO, Francesco Saverio
Mario Quattrucci
Nacque a Barletta il 22 apr. 1800 da Giuseppe e Giovanna Vecchioni; compì gli studi letterari e filosofici a Napoli, dove, morto il padre, si [...] di fredda monotonia.
Di maggiore rilievo è il suo posto nella saggistica: il B. contribuì notevolmente al superamento della vuota critica accademica. Nel campo storiografico, seguace del Troya, egli rifiutava le tesi di chi limitava la storia d ...
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JOVINE, Francesco
Patrizia Bartoli Amici
Nacque a Guardialfiera, nel Molise, il 9 ott. 1902 da Angelo e Amalia Loreto, in una famiglia di contadini, piccoli proprietari terrieri.
Durante l'infanzia [...] protagonista, Giulio Sabò - che presenta molti tratti in comune con gli "eroi" del romanzo anni Venti -, dopo un periodo di vita vuota e fatua, ritrova se stesso nel momento in cui fa ritorno al suo paese d'origine. Questa prima prova narrativa dello ...
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CORDARA, Giulio Cesare
Magda Vigilante
Nacque ad Alessandria il 16 dic. 1704, da Giulio Antonio ed Eleonora Crescini. Trascorsi i primi anni della fanciullezza a Calamandrana - dove il padre aveva ereditato [...] il teologo e poligrafo Giovanni Lami; ma più verosimilmente il Rullo rappresenta il tipo generico del letterato borioso e vuoto, che concentra e compendia in sé le molteplici attitudini degli eruditi del Settecento. I Sermones furono considerati dal ...
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AMENTA, Niccolò
Alberto Asor Rosa
Nacque a Napoli il 18 ott. 1659 da Francesco e da Maddalena Troiano, ambedue di famiglia gentilizia. Intraprese gli studi di diritto, seguendo le orme paterne, in un [...] . In questo campo l'A. convenne con quanti, in Italia e a Napoli, propugnavano la necessità di liberarsi dalla vuota magnificenza del teatro seicentesco e di tentare la strada della semplicità e della naturalezza. In particolare a Napoli il dilagare ...
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GALIANI, Ferdinando
Silvio De Majo
Nacque a Chieti il 2 dic. 1728, da Matteo, regio uditore in quella città, e da Anna Maria Ciaburri.
Dopo aver seguito gli spostamenti professionali del padre a Lecce, [...] alla berlina il Sergio e gli altri accademici, imitando perfettamente la partecipazione di circostanza, lo stile ampolloso, la vuota e sciatta erudizione che essi erano soliti manifestare in occasione di ben più nobili morti. Di fronte alla reazione ...
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BORSIERI, Pietro
Mario Scotti
Nato a Milano il 16 apr. 1788 da Vincenzo e Isabella Fontana (la famiglia era originaria del Trentino; il nonno paterno fu il celebre medico Giambattista), compì gli studi [...] e dal Caffè; non vi sono buoni commenti dei classici, né una storia della filosofia che non sia vuota declamazione, né storiografia politica e letteraria, letteratura narrativa, ricerche morali che siano al livello della produzione degli altri ...
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CIONI, Gaetano
Stefano Giovanardi
Nacque a Firenze nel settembre 1760.
Di grande precocitá intellettuale (a otto, anni aveva composto un'ottava, a dieci una intera canzone sull'ingratitudine), compì [...] modi di dire: ad esempio, la sostituzione di "dando ciance a Renzo" con "menando l'oche a pastura a Renzo" oppure "testa vuota" al posto di "testa busa"; "fargli perdere lo schermo" invece di "fargli perdere la scrima"; "tracannò" invece di "ingorgiò ...
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DIONISI, Giovan Jacopo (Gian Iacopo, Gian Giacomo)
Guido Fagioli Vercellone
Nacque postumo a Verona il 22 luglio 1724 (quasi tutte le fonti danno erroneamente 1734) dal marchese Giovan Iacopo, veronese, [...] d'erudizione locale, oppure con pubblicazioni d'antichi inediti, si da rendere giovevole agli studi un'inutilissima e ormai vuota usanza (Aneddoto IV, Verona 1788). G. Carducci (Della varia fortuna di Dante, in Studi letterari, Bologna 1891 p. 218 ...
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CALCONDILA (Calcocondila, Χαλκονδύλης Χαλκοκανδύλης), Demetrio
Armando Petrucci
Nacque ad Atene nell'agosto del 1423 da Basilio, di nobile famiglia ateniese; suo zio Giorgio, padre del ben noto storico [...] e la sua prima attività didattica a Firenze furono salutati proprio dal Poliziano con tre epigrammi greci di pura e vuota intonazione encomiastica; e lo stesso episodio della revisione della versione latina dell'opera platonica, affidata dal Ficino a ...
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Ludovico Ariosto (Reggio Emilia 1474 - Ferrara 1533) trascorse quasi tutta la vita a Ferrara. Frequentò la società letteraria della corte estense, che stimolò i suoi primi esperimenti letterari in latino [...] : 181), per cui movere passa in genere a muovere, more a muore, nora, socera a nuora, suocera, mentre l’aggettivo vuoto, costante in A, passa sistematicamente a voto (spesso già in B), adeguandosi all’uso petrarchesco.
Prosegue l’eliminazione degli ...
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vuotare
v. tr. e intr. pron. [der. di vuoto] (io vuòto, ecc.; il dittongo mobile tende a mantenersi anche fuori d’accento per evitare l’ambiguità con votare2 «offrire in voto, dare il proprio voto», e comunque oggi le forme con vo- sono disusate...