FERRARI, Luca (Luca da Reggio)
Paola Ceschi Lavagetto
Nato a Reggio Emilia il 17 febbr. 1605 da Battista, orefice, e da tale Bartolomea, venne battezzato due giorni dopo (Balletti, 1886, p. 37).
Un suo [...] classico e nella composizione calibrata e ampliata in profondità.
Il soggiorno del F. in area veronese, spiegabile con il vuoto di artisti locali seguito alla peste, aiuta a capire certi riferimenti a M. Bassetti e a S. Bernardi rilevati ...
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CITTADELLA, Luigi Napoleone
Enzo Bottasso
Nacque il 18 nov. 1806 a Ferrara da Stanislao, notaio e segretario capo del municipio, e da Eleonora Campagnoli. Rimasto orfano del padre nel dicembre 1817, [...] agio per attendere a una diecina di studi sui monumenti e l'arte locale, pubblicati fra il 1843 e il 1860. Andate a vuoto le sue aspirazioni a conseguire la carica di segretario comunale ad Ancona e a Gubbio (gli fu offerto solo un posto del genere ...
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ROGERS, Richard sir
Fabio Di Carlo
Architetto britannico, nato a Firenze il 27 luglio 1933. Studiò alla Architectural Association School di Londra, dove si diplomò nel 1959, e alla Yale University School [...] del contesto e per l'enfasi della ricerca tecnologica applicata; l'impianto compositivo e strutturale ruota attorno a un grande vuoto centrale a tutta altezza: gli spazi del lavoro affacciano su di esso come su piazza, mentre il sistema articolato ...
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SIENA
E. Guidoni
I. Moretti
V. Ascani
E. Carli
A. Capitanio
(lat. Saena Etruriae, Sena Iulia)
Città della Toscana, posta in una zona collinare tra le valli dell'Arbia e dell'Elsa.
Urbanistica
Lo [...] fase estrema dei Lorenzetti che portò alla creazione di un'affiatata e operosa bottega comune (Zeri, 1971), anche un vuoto di potere artistico originato dalla partenza di Simone Martini per la Provenza, che dovette avvenire poco dopo il 1336, anno ...
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BORGOGNA
A. Châtelet
(franc. Bourgogne)
Regione storica della Francia orientale, che coincide, dal 1790, con gli attuali dip. dell'Ain, della Côte-d'Or, di Saône-et-Loire e, in parte, della Nièvre e [...] parte alta della parete: l'architetto dovette a questo scopo mettere in opera una volta a botte a sesto acuto, gravante sul vuoto in misura inferiore rispetto a una botte a tutto sesto; il che, tuttavia, non poté evitare che una parte dell'edificio ...
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Decadentismo
Mario Praz
sommario: 1. Termini del decadentismo. 2. Diverse fasi del decadentismo? 3. Estensione della parola ai tempi moderni. 4. La nevrosi. 5. Precursori. 6. Flaubert, Gautier, Baudelaire. [...] munito di cesoie s'arrampica su un albero da frutto; le sue figure non sono immerse nell'aria, ma in un vuoto pneumatico, sono atteggiate secondo un'etichetta immutabile. Il suo mondo, ha osservato D. Cecil (in Visionary and dreamer, Princeton 1969 ...
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Città globali
Vittorio Gregotti
Benché molti affermino che nel nuovo secolo il fatto urbano stia radicalmente cambiando la propria natura, non si può scrivere della città del 21° sec. senza fare riferimento [...] permanenza delle proprie tracce; e poi città-regione, megalopoli, reti di città interconnesse o separate da grandi spazi vuoti interni, città nuove, di colonizzazione, città-fortezze e new towns di drenaggio della popolazione in via di inurbamento ...
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Critica d'arte
Giulio Carlo Argan
di Giulio Carlo Argan
Critica d'arte
sommario: 1. Compito e significato della critica. 2. La critica militante. 3. La critica dell'arte e la storia dell'arte. a) La [...] immediata comunicabilità dell'opera d'arte: la critica adempirebbe così a una funzione mediatrice, getterebbe un ponte al di sopra del vuoto che è venuto a crearsi tra gli artisti e il pubblico, cioè tra i produttori e i fruitori dei valori artistici ...
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PROSPETTIVA
G. Federici Vescovini
Il termine p. ebbe nella tradizione medievale un significato particolare. Tale termine non riguardava le tecniche particolari di rappresentazione pittorica sul piano [...] naturale e violento, degli elementi come forme sostanziali, del continuo pieno (l'horror vacui), ma ammise uno spazio vuoto, definibile come distanza tra gli oggetti (Federici Vescovini, 1994).Pelacani fu critico nei confronti dei perspectivi a lui ...
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Abitare
Vinicio Ongini
La casa come bisogno e come diritto
Tutti gli uomini hanno bisogno di una casa; di un riparo che li difenda dal caldo, dal freddo, dalla pioggia, dal vento; di un rifugio sicuro; [...] viene stesa una stuoia; sgabelli di legno; ripiani; contenitori di argilla per l'acqua o la crema di miglio; zucche vuote come contenitori e panieri.
I Dogon passano gran parte della giornata fuori dalla casa. Le porte delle case sono sempre aperte ...
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vuoto
vuòto (ant. o pop. vòto) agg. [lat. volg. *vocĭtus, da vacĭtus, part. pass. di un verbo *vacēre «vuotare», con la stessa radice di vacuus «vacuo, vuoto»]. – 1. a. Privo di contenuto, che non contiene nulla, che non ha nulla dentro di...