MENTE
Antonio Rainone
Massimo Stanzione
Premessa.- Collocata com'è al punto d'incontro tra speculazione gnoseologica, metafisica, etica e teologica, nel corso del pensiero occidentale la m. e le funzioni [...] , in Mind, 59 (1950), pp. 433-60 (trad. it. in La filosofia degli automi, a cura di V. Somenzi e R. Cordeschi, Torino 1986, pp. 157-83); W.V.O. Quine, On mental entities, in Proceedings of American Academy of Arts and Sciences, 80 (1953), pp. 198-203 ...
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Semantica
Giulio Lepschy
(XXXI, p. 334; App. III, ii, p. 692; IV, iii, p. 298)
Ciò che caratterizza gli studi di s. negli ultimi decenni del 20° secolo è la convergenza di due filoni di ricerca precedentemente [...] , Oxford-New York 1984; D.Sperber, D. Wilson, Relevance. Communication and cognition, Oxford 1986; W.V.O. Quine, Quiddities. An intermittently philosophical dictionary, Cambridge (Mass.) 1987; H. Putnam, Representation and reality, Cambridge ...
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Razionalità
Antonio Rainone
Claudio Sardoni
Filosofia
di Antonio Rainone
È quasi un luogo comune la constatazione che la r. e i problemi a essa connessi costituiscano temi eterni della ricerca filosofica. [...] degli altri sulla base di certi principi di r. logico-cognitiva o pratica.
bibliografia
W. Dray, Laws and explanation in history, Oxford 1957 (trad. it. Milano 1974).
W.V.O. Quine, Word and object, Cambridge (Mass.) 1960 (trad. it. Milano 1970).
C ...
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La diffusione e lo sviluppo della f. nel secondo dopoguerra è stato principalmente determinato dalla pubblicazione, a partire dal 1950, degl'inediti husserliani. È noto che le opere pubblicate da E. Husserl [...] altri discepoli come M. Scheler, N. Hartmann, R. Ingarden, O. Becker, H. Conrad-Martius e difeso in seguito dai soli E , della logistica e dell'analisi del linguaggio da Ch. W. Morris a W. v. O. Quine e a P. F. Strawson, hanno aperto nuovi orizzonti ...
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Filosofo statunitense, nato a Springfield il 6 marzo 1917. Laureatosi all'università di Harvard nel 1939, ha conseguito il Ph.D. presso la stessa università nel 1949. Ha insegnato filosofia al Queen's [...] . con P. Suppes e S. Siegel) D. si è poi orientato, soprattutto sotto l'influenza delle ricerche di W. V. O. Quine, verso lo studio dei problemi semantici, segnalandosi per un'originale teoria del significato fondata sulla teoria della verità di A ...
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Movimento filosofico (anche detto positivismo logico, neoempirismo, empirismo logico) sorto, sviluppatosi ed esauritosi tra il terzo e il sesto decennio del 20° secolo.
I primi sviluppi
La data di nascita [...] diversi contesti storico-culturali non rispondesse ai canoni di una scienza induttiva, sia le critiche mosse da W.V.O. Quine a ogni tentativo di definire il significato delle proposizioni nella loro individualità, indipendentemente da tutte le altre ...
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significato Il contenuto espressivo di qualsiasi mezzo di comunicazione (parole o frasi, gesti, segni grafici ecc.).
In linguistica, ciò che si vuol dire pronunciando una frase o una parola, il messaggio [...] formale. Oltre che dai filosofi del linguaggio ordinario questa impostazione è stata oggetto di radicali obiezioni da parte di W.V.O. Quine. Criticando la nozione di ‘proposizione’ intesa come il s. in comune a un enunciato e alla sua traduzione in ...
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Indirizzo di pensiero sorto negli USA intorno al 1870 e diffusosi più tardi in Europa, dove ebbe il maggior successo nei primi decenni del Novecento.
C.S. Peirce: dal pragmatismo al pragmaticismo
Il termine [...] Contro l’empirismo, il p. nega la riduzione del pensiero a induzione o a convenzione e afferma che nulla ci è mai dato in modo discreto , da questo punto di vista, le riflessioni di W.V.O. Quine sui criteri che informano l’elaborazione e il controllo ...
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verità Conformità o coerenza a principi dati o a una realtà obiettiva.
Filosofia
Definizione e criterio di verità
Nella storia della filosofia il concetto di v. è stato concepito in almeno due diverse [...] vero.
La possibilità di evitare del tutto ogni riferimento a problematiche entità corrispondenti agli enunciati ha indotto W.V.O. Quine a trarre la conclusione abbastanza radicale che, quali che fossero le intenzioni di Tarski, una definizione come ...
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In filosofia, dottrina secondo la quale le entità astratte (generali o universali) non esistono di per sé, ma si risolvono nei nomi che designano classi di individui, gli unici considerati esistenti.
Nel [...] gli universali non esistevano nella realtà, ma erano solo voces o nomina, cioè segni verbali significanti i caratteri comuni a un su esperienze particolari.
Il n., infine, è stato abbracciato da W.V.O. Quine e da N. Goodman; ma mentre il primo ha poi ...
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