Architetto (Berlino 1883 - Boston 1969), figura centrale del movimento europeo di rinnovamento dell'architettura. Fu allievo di P. Behrens; la sua prima opera, l'officina Fagus (1911) di Alfred (Sassonia Inf.), è già del tutto nuova per la completa indipendenza dalla tradizione formale precedente e per audaci soluzioni tecniche, come l'esplicita enunciazione del rapporto dinamico esterno-interno attraverso ...
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Storico dell'architettura svizzero (Praga 1888 - Zurigo 1968). Dopo essersi laureato in ingegneria meccanica, si volse alla storia dell'arte studiando a Zurigo e a Monaco con H. Wölfflin: la sua tesi Spätbarocker [...] dallo sviluppo scientifico e tecnologico. Altre sue opere: Mechanization takes command (1948); A decade of new architecture (1951); WalterGropius, Mensch und Werk (1954); The eternal present (2 voll., 1962-64; trad. it. 1965-69); Architektur und das ...
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(IV, p. 63; App. II, I, p. 129; III, II, p. 122; IV, I, p. 150)
Un tempo di grandi cambiamenti è quello attraversato dall'a. in questi ultimi quinquenni. Tre brevi giudizi di Ph. Johnson − contenuti il [...] , L'architettura del Settecento, Torino 1988.
Età contemporanea: N. Pevsner, Pioners of the modern movement from William Morris to WalterGropius, Londra 1936 (trad. it. Milano 1945); S. Giedion, Space, time and architecture. The grouth of a new ...
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INDUSTRIALE, DISEGNO
Carlo Chiarini
. Nella definizione d. i. il termine "disegno" (traduzione del vocabolo anglosassone design) sta per "progettazione" (per es. la disciplina che si occupa di d. i., [...] I pionieri del movimento moderno, Milano 1945; S. Giedion, Mechanization takes command, Oxford 1948; G. C. Argan, WalterGropius e la Bauhaus, Torino 1951; S. Bernadotte, Industrial design. Moderne industrielle formgivning, Goteborg 1953; Autori vari ...
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Il concetto che dell'arredamento si aveva fino alla vigilia dell'epoca attuale - e cioè, a un di presso, fino al periodo che precedette la guerra mondiale - si è venuto in questi anni radicalmente modificando.
Secondo [...] , colore; poi, il liberty di marca francese alla Ruhlmann, infine, notevolissima, la Bauhaus, cioè il gusto e le teorie di WalterGropius e della sua scuola, gusto e teorie che in Le Corbusier trovarono un propagatore solerte e un interprete talora ...
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Nome della scuola di architettura e arte applicata fondata dall'architetto WalterGropius nel 1919, é risultante dalla fusione dell'Accademia di belle arti e della Scuola di arti applicate di Weimar. In [...] l'ostilità della popolazione al suo indirizzo moderno, fu trasferito a Dessau nella nuova sede appositamente costruita su disegni del Gropius.
Questi diresse la scuola fino al 1928, chiamando a insegnarvi i migliori artisti di quegli anni e, tra gli ...
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(App. III, I, p. 126)
Storico e critico d'arte. Nel 1959 succede a L. Venturi quale professore di Storia dell'arte moderna all'università di Roma. Nello stesso anno riceve ex aequo con C. Brandi il premio [...] in funzione sociale e criticamente educativa.
Paradigmatico della sua ideologia e del suo metodo è il volume WalterGropius e la Bauhaus (19512), rigorosa valutazione del nuovo, globale mito europeo fondato sulla ragione dal macrocosmo della ...
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Design
di Renato De Fusco
Nell'App. IV (ii, p. 181) è inserita la voce industriale, disegno: se ne definisce il significato e se ne analizza sommariamente la vicenda dall'avvento della rivoluzione industriale [...] a contribution to anonymous history, New York 1948 (trad. it. L'era della meccanizzazione, Milano 1967).
G.C. Argan, WalterGropius e la Bauhaus, Torino 1951.
E. Panofsky, The history of art, in The cultural migration: the European scholar in America ...
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La storia del collezionismo in campo artistico e del mercato di opere d'arte a questo collegato è svolta nell'Enciclopedia Italiana sotto la voce arte, che dedica una specifica sezione al commercio antiquario [...] The Taste of Angels: a history of collecting from Ramses to Napoleon, Boston 1948 (trad. it. Torino 1954).
G.C. Argan, WalterGropius e la Bauhaus, Torino 1951.
A. Chastel, Art et Humanisme à Florence au temps de Laurent le Magnifique. Études sur la ...
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Si dà genericamente il nome di astrattismo alle correnti artistiche moderne che escludono ogni rapporto della forma artistica con gli aspetti del mondo sensibile. Le pitture e le sculture astratte vengono [...] Nicco Fasola, Ragione dell'arte astratta, Milano 1951; Th. B. Hess, Abstract painting, New York 1951; G. C. Argan, WalterGropius e la Bauhaus, Torino 1951; Témoignages pour l'art abstrait (ed. Art d'aujourd'hui), Parigi 1952; P. Courthiohn, Peintres ...
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artisteggiare
v. intr. Assumere atteggiamenti da artista, darsi un tono da artista. ◆ C’è chi artisteggia nel palco della prosa, magari Roberto Benigni, che ha aderito ma non sa se andrà. (Foglio, 16 marzo 2002, p. 1, Prima pagina) • «Non...