NICOMACO di Gerasa
Goffredo COPPOLA
Guido CALOGERO
Giorgio DIAZ DE SANTILLANA
Matematico e pensatore ellenistico, visse a cavaliere dei secoli I e II d. C. Appartenne alla scuola neopitagorica. [...] di E. Pistelli, Lipsia 1894), di Giovanni Filopono (a cura di R. Hoche: commento al primo libro, Wesel 1864-65 e Lipsia 1864; commento al secondo libro, Wesel 1867 e Berlino 1867), di Soterico (a cura di R. Hoche, Elberfeld 1871: per indicazioni di ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Andrea Bernardoni
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Professore di medicina e chirurgo, Vesalio è noto soprattutto come autore del De Humani [...] mezzo di comunicazione, la stampa e il libro illustrato. Protagonista di questa lenta rivoluzione è il fiammingo Andreas van Wesel, latinizzato in Vesalius.
Vesalio, nato a Bruxelles e figlio di un farmacista al servizio dell’imperatore Carlo V ...
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SPINOLA, Ambrogio.
Giampiero Brunelli
– Nacque a Genova nel 1569, primogenito di Polissena Grimaldi e di Filippo, marchese di Venafro e di Sesto Campano.
Apparteneva a una delle più importanti famiglie [...] , concentrò 12.000 fanti e 2000 uomini a cavallo, artiglieria, mulini trasportabili, barche da ponti. Passò il Reno presso Wesel e, costeggiando il fiume Ijssel, si accampò tra Zutphen e Deventer. Maurizio di Nassau ne seguiva i movimenti, dalla riva ...
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FILOMARINO, Scipione
Gino Benzoni
Secondo dei cinque figli maschi di Claudio e Porzia Ricca, nacque nel 1585 in una famiglia d'antica nobiltà napoletana ma dalle scarse risorse se, stando a Fuidoro, [...] - dopo una pausa - di nuovo nel 1614, allorché, spostatosi il conflitto nello Jülich-Kleve, prese parte all'assedio e alla presa di Wesel in Renania.
Rientrato a Napoli all'inizio del 1618, il viceré Pedro Terrez Giron duca d'Ossuna lo prepose ad una ...
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Dal latino corpus, "corpo, complesso, organismo", corpo è un termine generico che indica qualsiasi porzione limitata di materia, cui si attribuiscono, in fisica, le proprietà di estensione, divisibilità, [...] . Nel 1543 veniva pubblicato, a Basilea, il De humani corporis fabrica libri septem dell'anatomista Vesalio. Andries van Wesel, latinizzato Andreas Vesalius, nasce a Bruxelles, città del Brabante, nel 1514. Passa per due università insigni, Parigi e ...
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RENO (XXIX, p. 72)
Domenico Ruocco
Al servizio di una delle maggiori e più differenziate aree industriali del mondo, che si allunga dalle sponde della Manica e del Mar del Nord alle Alpi, il R. ha assunto [...] grandi porti sulle sue sponde o sugli affluenti, sia in territorio tedesco, dove si distinguono Emmerich, Wesel, Duisburg, Krefeld, Düsseldorf, Colonia, Coblenza, Magonza, Mannheim, Karlsruhe, sia in Francia (Strasburgo) e in Svizzera (Basilea ...
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UTRECHT
K. van der Ploeg
(lat. Ultraiectum; Traiectum nei docc. medievali)
Città dei Paesi Bassi, capoluogo dell'omonima provincia, in gran parte corrispondente alla regione medievale dello Sticht.
Prima [...] -1400. Europäische Kunst unter den Luxemburgern, cat., 4 voll., Köln 1978; Adriaen van Wesel (ca 1417/ca 1490). Een Utrechtse beeldhouwer uit de late middeleeuwen [Adriaen van Wesel (1417 ca. -1490 ca.). Uno scultore di U. nel Tardo Medioevo], a cura ...
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CALVI, Iacopo Alessandro, detto il Sordino
Silla Zamboni
Nacque a Bologna il 22 febbr. 1740 da Giuseppe e Rosa Ceneri. Interrotti gli studi primari per una malattia che lo privò dell'udito, fu avviato [...] 1771); da Ascoli Piceno (Arcangelo Michele, padri olivetani, 1773) a Bergamo (Madonna e santi, chiesa Matris Domini); da Cracovia a Wesel in Renania (1774-75 circa).
Intanto il C. era attivo anche come storico e letterato: nel 1763 era stato accolto ...
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LUTERO, Martino
Alberto PINCHERLE
Giuseppe GABETTI
Infanzia e giovinezza. - Ego sum rusticus et durus Saxo; "io non sono della Turingia, appartengo alla Sassonia): ma queste dichiarazioni indicano [...] , il cui influsso L. doveva subire con forza anche maggiore più tardi. La predicazione eterodossa di Giovannì di Wesel non sembra avesse lasciato alcuna traccia nell'università, dove s'era occupato soltanto di filosofia. L'umanesimo, come corrente ...
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SACRILEGIO
Marcel SIMON
Vincenzo ARANGIO-RUIZ
Arnaldo BERTOLA
Storia delle religioni. - È la profanazione sia d'un atto del culto, sia d'un oggetto o d'una persona, i quali siano santi per natura [...] ., p. es., genus sacrilegii, in Cod. Ist., I, 3, ae episc., 10 pr.).
Bibl.: A. Matthaeus, De criminibus, 4ª ed., Wesel 1679, p. 579 seg.; J. S. F. Böhmer, De variis sacrilegii speciebus ex mente iuris civilis, Halle 1724; Vredenburch, De sacrilegiis ...
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