CLUNIACENSI
F. Gandolfo
Benedettini riformati facenti capo all'abbazia borgognona di Cluny (v.). Lo stretto legame mantenuto dalle varie fondazioni con la casa madre fu un fatto nuovo nella cultura [...] invece i frammenti del ciclo dei mesi riferibile al portale dell'abbazia denunciano, nel vigoroso realismo dei tratti, la mano di Wiligelmo, dunque di quanto di più nuovo e aggiornato fosse apparso nel mondo padano agli inizi del sec. 12°, e lasciano ...
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PARMA
G. Zanichelli
Città dell'Emilia-Romagna, capoluogo di provincia, presso l'omonimo fiume, nell'Emilia occidentale.Sul luogo di un insediamento terramaricolo, continuato dagli Etruschi e dai Galli, [...] , Niccolò alla cattedrale di Parma, Gazzetta di Parma, 24 settembre 1983, p. 3; id., L'officina della Riforma: Wiligelmo, Lanfranco, in Lanfranco e Wiligelmo. Il Duomo di Modena, cat., Modena 1984a, pp. 756-834; id., Le origini di Nicolò e la Riforma ...
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Città dell’Emilia-Romagna (118,24 km2 con 104.260 ab. nel 2020, detti Piacentini), capoluogo di provincia. È situata a 61 m s.l.m. quasi all’estremità dell’antica via romana che parte dal mare e giunge [...] , grande costruzione romanico-gotica di tipo lombardo (1122-1233), con campanile del 1341; nella facciata, sculture di seguaci di Wiligelmo e di Nicolò. Centro della città è la piazza dei Cavalli, con le due magnifiche statue equestri, in bronzo, di ...
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SOPRAVVIVENZA DELL'ANTICO
N. Dacos
I problemi concernenti le sopravvivenze e le riprese dell'arte antica nella civiltà occidentale sono molto numerosi e molto varî, sicchè le ricerche estremamente abbondanti [...] Sicilia (si vedano per esempio i telamoni della Tomba di Ruggero II). Il fenomeno è diverso a Modena. Il grande Wiligelmo, seguìto più tardi dai suoi discepoli, scruta anche lui le vestigia archeologiche; ma quelle che poteva conoscere sul posto, di ...
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CANTIERE
G. Binding
Termine originariamente indicante la grossa trave cui venivano appoggiati gli scafi in costruzione, utilizzato modernamente per definire l'area occupata da un edificio in fase di [...] il duomo di Modena - del quale è messo in luce anche il rapporto con l'ambiente sociale cittadino (Lanfranco e Wiligelmo, 1984) -, i c. diretti da Benedetto Antelami (Quintavalle, 1990), il palazzo dei vescovi a Pistoia (Rauty, 1987; Gurrieri, 1987 ...
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GIAMBONO da Bissone
Valerio Ascani
Non si conosce la data di nascita di questo scultore ticinese attivo tra Emilia e Lombardia nell'ultimo quarto del Duecento. Con ogni probabilità G. può essere identificato [...] ., La cattedrale di Cremona, Milano 1971, p. 55; A.C. Quintavalle, La cattedrale di Cremona, Cluny, la scuola di Lanfranco e di Wiligelmo, in Storia dell'arte, 1973, n. 18, pp. 136-138; Id., La cattedrale di Parma e il romanico europeo, Parma 1974, p ...
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BOLOGNA
R. Grandi
(lat. Bononia)
Città dell'Italia settentrionale, capoluogo dell'Emilia Romagna, situata nella pianura padana allo sbocco delle valli del Reno e del Savena.
Storia e urbanistica
La [...] enluminés d'origine italienne, II, XIIIe siècle, Paris 1984; A. Conti, Miniature romaniche per il Duomo di Modena, in Lanfranco e Wiligelmo. Il Duomo di Modena, cat., Modena 1984, pp. 521-541; F. D'Arcais, Per Niccolò di Giacomo da Bologna, in Studi ...
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DALLE CATENE, Gian Gheramo
Massimo Ferretti
Figlio di Antonio da Parma, ma residente a Modena "ab infantia", è documentato come pittore fra il 1520 e il 1533. Il 25 marzo 1520 "Zangirardo Cathena pictore [...] , Cinisello Balsamo 1984, pp. 101-05; O.Baracchi Giovanardi, Regesto, ibid., nn. 16, 20; M. Ferretti, in Lanfranco e Wiligelmo. Il duomo di Modena (catal. della mostra), Modena 1984, p. 585;G. Guandalini, Ilpalazzo comunale di Modena, Modena 1985, p ...
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GUGLIELMO
R. Serra
Scultore e architetto attivo a Pisa nel penultimo quarto del 12° secolo.Il nome e l'opera di G. sono attestati da due iscrizioni: quella che ricordava la sua sepoltura alla base della [...] , 1928; 1966), commisurandone così l'importanza al solo ambito della Toscana occidentale, mentre la sua storica centralità fra Wiligelmo e Benedetto Antelami è utile a dichiararne la sostanziale autonomia da influssi provenzali (Serra, 1989, p. 135 ...
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GUGLIELMO
Sara Magister
Non si conoscono l'origine e la formazione di questo artista, documentato nel terzo quarto del XII secolo nell'ambito del cantiere del duomo di Pisa, in passato erroneamente [...] alle interpretazioni iniziali, che lo facevano dipendere direttamente dalle scuole tedesca, provenzale o lombarda (della maniera di Wiligelmo), la critica ora propende per una formazione strettamente pisana, nell'ambito del cantiere di Rainaldo. In ...
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