SICILIANO, Enzo (Vincenzo). – Nacque a Roma il 27 maggio 1934, secondogenito (la sorella Tina era nata nel 1925)
Raffaele Manica
di Natale e di Giuseppina Jenzi.
La famiglia paterna era di fittavoli, [...] Sul modo della valutazione estetica. Rilettura della ‘analitica del bello’ kantiana alla luce delle Ricerche filosofiche di Wittgenstein, relatori Spirito e Calogero.
In autunno cominciò a insegnare filosofia e storia nei licei. Con l’amico editore ...
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Processo legato alla genesi di una modificazione (traccia mnestica) di un substrato, organico o non, attraverso il quale un determinato effetto persiste e diviene suscettibile di rimanifestarsi nel corso [...] che accantona l’immagine della m. come ritenzione di rappresentazioni si collocano poi le concezioni di G. Ryle e L. Wittgenstein: per il primo ricordare non implica una peculiare immagine mentale di ciò che viene ricordato, ma una capacità di fedele ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Esistenzialismo e fenomenologia
Costantino Esposito
La crisi dell’idealismo e l’arrivo dell’esistenzialismo in Italia
Per una storia della formazione e dello sviluppo del ‘pensiero civile’ nell’Italia [...] alla luce delle acquisizioni postmetafisiche di Nietzsche e di Heidegger (a cui va aggiunto senz’altro Ludwig J. Wittgenstein, che in questa ricostruzione non potremo affrontare). Uno dei problemi fondamentali sollevati da Cacciari riguarda il ruolo ...
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Nuove tendenze nelle teorie del cinema
Daniele Dottorini
Crisi della teoria?
Se è indubbio che il cinema sia stato, nel corso del Novecento, uno dei più potenti e originali dispositivi di creazione [...] Allen e Turvey), sono il concetto e il ruolo stesso di teoria a essere posti in discussione. Sulla scia del Wittgenstein dei ‘giochi linguistici’, Allen, Turvey e gli altri autori del volume mettono in evidenza la necessità di svincolarsi da una ...
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Filosofia
La c. nella filosofia antica e medievale
La c. nella filosofia antica è concepita come un processo le cui modalità vengono diversamente interpretate: secondo la concezione di Pitagora, ripresa [...] oggettivo, momento del venire a sé stesso dell’Assoluto come idea.
Persino la teoria linguistica del primo L. Wittgenstein presuppone una teoria della c. come identificazione, sulla base di un’impostazione realistica tradizionale di tipo aristotelico ...
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Immagini del linguaggio
Friedmann Pulvermüller
(Sozialwissenschaftliche Fakultät, Universität Konstanz, Costanza, Germania)
Secondo le teorie del 19° secolo, il linguaggio era localizzato in due piccole [...] abbiano alcun significato. Il loro significato, piuttosto, appare molto più complesso rispetto a quello dei sostantivi concreti (Wittgenstein, 1967). L'uso di parole funzionali si può apprendere solo in contesti discorsivi, in cui queste si possono ...
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Sessualità
Vincenzo Cappelletti
1. Citogenetica
Dalla memoria di Karl Ernst von Baer De ovi mammalium et hominis genesi, del 1827, con le prime osservazioni sull'uovo nei follicoli ovarici di un mammifero [...] umane. La 'bibbia del primitivo', The golden bough di Frazer, è sul tavolo di Freud, di Jung, di Wittgenstein. La nuova 'griglia', come diranno gli strutturalisti, serve a raccogliere evidenze di assetti matriarcali, iniziazioni, regole dello scambio ...
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Scienza e società
Gianni Statera
Le origini del problema
Il problema dei rapporti fra conoscenza scientifica, da un lato, e sistemi sociali, mutamento sociale e culturale, dall'altro, si pone fin dal [...] , la lettura irrazionalistica dell'opera di Kuhn riconduce alle 'forme di vita' o ai 'giochi linguistici' descritti dal tardo Wittgenstein, ovvero a forme estreme di determinismo sociale. Da un lato si sviluppa così un filone d'analisi che muove dall ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Il marxismo dal 1945 al 1989
Francesca Izzo
Caratteri generali
Dopo la Seconda guerra mondiale, il marxismo – ovvero quell’insieme di teorie filosofiche, politiche, economiche, storiche ispirate al [...] del pensiero negativo è elevato a misura e orizzonte della teoria come delle possibilità pratiche:
Il rapporto Nietzsche-Wittgenstein non si sostiene che nel contesto delle forme che sopportano radicalmente la crisi del sistema dialettico come crisi ...
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È con il Discorso sul metodo (➔) di Descartes (1637) che l’Io entra in filosofia, come fondamento del filosofare.
Cogito ergo sum è «il primo principio della filosofia che cercavo» (Discorso, parte IV) [...] è ravvisabile in esiti anche molto diversi della riflessione filosofica: in partic. nelle proposizioni del Tractatus logico-philosophicus (➔) (1921) di Wittgenstein (5.63: «Io sono il mio mondo»; 5.632: «Il soggetto non appartiene al mondo, ma è un ...
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forma
fórma s. f. [lat. fōrma]. – 1. a. L’aspetto esteriore con cui si configura ogni oggetto corporeo o fantastico, o una sua rappresentazione: f. circolare, quadrata, ovale, sferica, regolare, irregolare; la f. di una bottiglia, di un mobile,...