SALIBA (o Risaliba), Antonello e Pietro de
Fiorella Sricchia Santoro
SALIBA (o Risaliba), Antonello e Pietro de. – Antonello e Pietro de Saliba (o Risaliba), entrambi pittori, sono stati due dei tre [...] non firmata del Museo civico di Padova (Raimond van Marle nel 1934 ne avrebbe poi indicato il prototipo nella Madonna Wittgenstein di Giovanni Bellini) e al Cristo alla colonna del Museo di Budapest, indicato da Adolfo Venturi (1900) come una replica ...
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soggetto
Termine il cui uso copre un’ampia gamma di significati che rinviano sia all’esser sottoposto o all’essere sostrato (➔) di determinati accidenti che concorrono all’identificazione di una data [...] o li determina. Tali riflessioni evolvono ulteriormente nell’empirismo logico e trovano conferma nel rifiuto del s. espresso da Wittgenstein: «il s. che pensa, che ha rappresentazioni, non esiste» (Tractatus logico-philosophicus, 1922, 5.631) Nell ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giorgio Strano
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il termine virtuale acquista cittadinanza nel dibattito sui nuovi media e sulle tendenze [...] di un senso unificante
Al di là di tutte le diverse applicazioni, si può dire per riprendere la citatissima metafora di Wittgenstein che “un’aria di famiglia” circola comunque tra le diverse accezioni di virtuale. Vediamone i tratti comuni. Prima di ...
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linguaggio, filosofia del
Gli antecedenti della riflessione filosofica sul l. possono ritrovarsi nelle credenze e tradizioni di età arcaiche e popolazioni primitive circa i poteri della parola divina [...] poi da Dewey, negli Stati Uniti, Marty e Frege nell’Europa centro-orientale, Russell e Moore in Inghilterra, Wittgenstein e i neopositivisti del Circolo di Vienna in Austria e, dopo la diaspora provocata dall’annessione tedesca (Anschluss), nei ...
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Filosofo tedesco (Messkirch, Baden, 1889 - Friburgo 1976). Compì gli studi universitari a Friburgo in Brisgovia, dove conseguì la laurea in filosofia nel 1913 con una tesi su Die Lehre vom Urteil in Psychologismus, [...] il pensiero heideggeriano è stato accostato da un lato anche a correnti recenti del pensiero anglosassone come l'ultimo Wittgenstein e, più in generale, l'analisi del linguaggio comune, e, per altro verso, ha alimentato e promosso un rinnovato ...
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Razionalità
Antonio Rainone
Claudio Sardoni
Filosofia
di Antonio Rainone
È quasi un luogo comune la constatazione che la r. e i problemi a essa connessi costituiscano temi eterni della ricerca filosofica. [...] dell'universalismo implicato dal principio. Senza arrivare a certe conclusioni relativistiche come quelle implicite in L. Wittgenstein - per il quale la r. ha un carattere prevalentemente intraculturale, le forme di ragionamento e di comportamento ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Teorie della politica
Carlo Altini
Nonostante le prospettive teoriche che si occupano di politica in Italia diventino, nella seconda metà del Novecento, sempre più specializzate a livello accademico [...] attraverso la rilettura di autori estranei alla tradizione comunista, come Friedrich Nietzsche, Martin Heidegger e Ludwig Wittgenstein (una rilettura successivamente favorita anche dagli studi di Gianni Vattimo, n. 1936), o addirittura contrari a ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Virtù civili
Luigino Bruni
Che cos’è la virtù?
Il tema della virtù occupa un posto centrale nella storia del pensiero occidentale, almeno a partire da Socrate, sebbene esso sia presente, in modi e linguaggi [...] mostrato che la virtù rimanda oggi al concetto di pratica (la cui origine è rintracciabile nel pensiero di Ludwig Wittgenstein), e cioè a quell’insieme di norme e comportamenti ricevuti da una tradizione e socialmente determinati all’interno di ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La filosofia della scienza del Novecento può essere divisa più o meno convenzionalmente [...] messo in luce il debito profondo che questo criterio di significatività degli enunciati contrasse – oltre che con il Wittgenstein del Tractatus Logico-Philosohicus (1921) – con l’analisi einsteiniana del concetto di simultaneità , che è a fondamento ...
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BOLDRINI, Marcello
Giuseppe Locorotondo
Nacque a Matelica (Macerata) il 9 febbr. 1890 da Vincenzo, insegnante elementare e poi ispettore scolastico e rinomato poeta dialettale, e da Seconda Galconi. [...] statistica della Cattolica e della conoscenza delle teorie epistemologiche di E. Mach, di K. Pearson, di B. Russell, di L. Wittgenstein e di R. Carnap, nonché della revisione della fisica classica ad opera di teorie come quelle della relatività e dei ...
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forma
fórma s. f. [lat. fōrma]. – 1. a. L’aspetto esteriore con cui si configura ogni oggetto corporeo o fantastico, o una sua rappresentazione: f. circolare, quadrata, ovale, sferica, regolare, irregolare; la f. di una bottiglia, di un mobile,...