HARE, Richard Mervyn
Eugenio Lecaldano
Filosofo inglese, nato a Blackwell il 21 marzo 1919. Insegna al Balliol College di Oxford dal 1947. Considera la filosofia essenzialmente come analisi del linguaggio [...] comune e riprende la concezione del significato come uso sviluppata da L. Wittgenstein dopo il 1930. Si è occupato principalmente del linguaggio della morale e ha presentato una teoria che, identificando i giudizi etici con prescrizioni ...
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verità Conformità o coerenza a principi dati o a una realtà obiettiva.
Filosofia
Definizione e criterio di verità
Nella storia della filosofia il concetto di v. è stato concepito in almeno due diverse [...] moderna e, in una veste logico-linguistica, sarà riproposta, nella filosofia contemporanea, da B. Russell e L. Wittgenstein. Nel Tractatus logico-philosophicus quest’ultimo elabora addirittura una teoria «raffigurativa» del linguaggio, per cui la v ...
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Filosofo (Londra 1904 - Cambridge, Inghilterra, 1993), prof. all'univ. di Cambridge (1934-68). Dopo una prima fase di adesione all'atomismo logico (Problems of mind and matter, 1934, 2a ed. 1962) continuò, [...] con risultati originali, nella tradizione analitica inaugurata a Cambridge dall'insegnamento di L. Wittgenstein. A parere di W. le teorie filosofiche proprio per il loro carattere paradossale e non informativo sono illuminanti rivelando peculiari ...
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Giornalista e conduttore radiofonico e televisivo italiano (n. Massa, Massa e Carrara, 1964). Già giornalista per carta stampata, televisione e radio, all’inizio degli anni Duemila è stato tra le prime [...] grandi firme italiane a scoprire il web e le sue opportunità; dopo aver creato il blog Wittgenstein (2001), nel 2010 ha fondato il Post, quotidiano online di cui è direttore e che si ispira allo statunitense The Huffington Post. S. scrive per Vanity ...
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Reich, Steve
Marta Tedeschini Lalli
Reich, Steve (propr. Stephen Michael).
Compositore statunitense, nato a New York il 3 Ottobre 1936. Dopo la prima formazione musicale, dedicata soprattutto agli strumenti [...] a percussione , ha studiato filosofia alla Cornell University di Ithaca, Interessandosi in particolare ai lavori di l. Wittgenstein; negli stessi anni ha avviato lo studio della composizione alla Juillard School di New York, con W. Bergsma e V. ...
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Filosofo (Vienna 1896 - Oxford 1959). Dapprima collaboratore di M. Schlick e membro del Circolo di Vienna, si trasferì poi in Inghilterra insegnando a Cambridge (1937) e a Oxford (1939). W. rifiuta in [...] Einführung in das mathematische Denken (1936; trad. it. 1939) la riduzione della matematica a logica. Influenzata dall'ultimo Wittgenstein è una serie di scritti pubblicati postumi (The principles of linguistic philosophy, 1965; trad. it. 1969; How I ...
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Scrittore tedesco (Rüstringen, Wilhelmshaven, 1921- Glückstadt, Schleswig-Holstein, 1996). Studiò ad Amburgo, dove ricoprì l'incarico di lettore presso l'editrice Claassen (1956-59); dal 1959 lavorò alla [...] 'alta responsabilità nel settore delle trasmissioni culturali. Influenzato, fra l'altro, dalla filosofia del linguaggio di Wittgenstein, interpretò ogni variazione della lingua come variazione nella concezione del mondo e dell'esistenza. Puntando su ...
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Russell, Bertrand Arthur William
B.A.W. Russell
1872
Nasce a Trelleck, Galles
1890-94
Studia matematica e scienze morali a Cambridge
1895
Diventa dottore aggregato in filosofia a Cambridge
1901
Scopre [...] il ‘paradosso di Russell’
1902
Entra in corrispondenza con Frege
1910-16
Diventa lettore a Cambridge; nel 1911 Wittgenstein sarà tra i suoi allievi
1918
Viene arrestato per il suo attivismo a favore dell’obiezione di coscienza e contro la ...
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Oxford, Scuola analitica di
Indirizzo della filosofia analitica (detto anche filosofia di O. o filosofia del linguaggio ordinario) sviluppatosi nel Novecento, tra le due guerre mondiali e nell’immediato [...] dei termini coinvolti. Più in partic., coerentemente con la teoria del significato come uso formulata da Wittgenstein nelle Ricerche filosofiche (➔ ), tale metodologia si differenzia da quella teorizzata dal neopositivismo logico in quanto rifiuta ...
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In senso ampio, quel ramo della filosofia che si occupa di qualsiasi forma di comportamento (gr. ἦθος) umano, politico, giuridico o morale; in senso stretto, invece, l’e. va distinta sia dalla politica [...] di una concezione del linguaggio che, abbandonate le posizioni neopositivistiche, si riallaccia strettamente alle concezioni di L.J. Wittgenstein nel suo ultimo periodo.
Il ritorno all’e. normativa
Dopo la lunga stagione in cui si è ritenuto che ...
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forma
fórma s. f. [lat. fōrma]. – 1. a. L’aspetto esteriore con cui si configura ogni oggetto corporeo o fantastico, o una sua rappresentazione: f. circolare, quadrata, ovale, sferica, regolare, irregolare; la f. di una bottiglia, di un mobile,...