Poeta francese (n. Lione 1933); ha fatto parte dal 1962 al 1982 del comitato di redazione di Tel quel. Ha insegnato estetica (1987-98) all'École nationale supérieure des beaux-arts di Parigi. Nelle sue [...] quelle del Tao Te Ching, di Lautréamont (cui ha dedicato il saggio Lautréamont par lui-même, 1967; trad. it. 1971), L. J. Wittgenstein e G. Bataille. Romanziere (Prise d'otage, 1986; La vie à deux ou trois, 1992) e critico d'arte (L'enseignement de ...
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Regista, scenografo, pittore e scrittore inglese (Northwood, Londra, 1942 - Londra 1994). Dopo aver frequentato il King's College di Londra, ha allestito alla fine degli anni Sessanta la prima mostra come [...] personaggio piuttosto che sulla ricostruzione storica. Ormai colpito dal male che lo porterà alla morte, ha realizzato Wittgenstein (1993), personale rilettura della vita del filosofo, e Blue (1993), uno struggente testamento affidato al colore blu ...
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Pittore e scultore italiano (Milano 1933 - ivi 2012). Nella ricerca di P., che si muove nell'ambito di un'arte minimalista e concettuale, traspare la sua formazione di architetto. Valenze costruttive e [...] Poeticamente abita l'uomo (1977), che nel titolo rimanda a versi di Hölderlin e prende spunto dal progetto di Wittgenstein per la casa della sorella; nella serie Diagonali (dal 1979) due superfici sovrapposte (tela e masonite; tela e acciaio ...
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Artista concettuale statunitense (n. Toledo, Ohio, 1945). Uno dei più significativi esponenti e teorici dell'arte concettuale, mettendo in discussione le definizioni e i procedimenti convenzionali dell'arte [...] & not (dal 1985, pareti coperte da testi di Freud cancellati), Modus operandi (dal 1985), The play of the unsayable. Ludwig Wittgenstein and the art of the 20th century (1989, Vienna, Wiener Secession), Zeno at the edge of the known world (1993 ...
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Critico d'arte e pittore italiano (Trieste 1910 - Milano 2018). Personalità tra le più poliedriche del panorama artistico-culturale contemporaneo, dopo una fertile fase di sperimentazione in campo artistico [...] ); Elogio della disarmonia (1986); Il Giardino incantato di Filippo Bentivegna (1989); L'estetica del mito da Vico a Wittgenstein (1990); Design. Percorsi e trascorsi (1996); Conformisti (1997); Fatti e fattoidi. Gli pseudoeventi nell'arte e nella ...
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. Forma dell'arte d'avanguardia contemporanea, nata negli anni Sessanta, il cui fine è di giungere a una realizzazione intellettuale e teoretica, rifiutando l'oggetto e valorizzando il processo, lo schema [...] e a Berlino nel 1974. In quanto analisi sul linguaggio dell'arte (condotta sotto l'influenza di filosofi del linguaggio come Wittgenstein e Moore), questi lavori sono essi stessi arte, poichè, secondo la c. a., l'arte studia appunto il rapporto ...
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Città dell’Inghilterra sud-orientale (134.100 ab. nel 2005), situata nella contea omonima (Cambridgeshire; 3046 km2 con 597.400 ab. nel 2007), 90 km a NE di Londra. Sorge in pianura sulla destra del fiume [...] , N. Culverwell.
Scuola di C. Denominazione riferita ai filosofi influenzati dalle dottrine di G.E. Moore e L.J. Wittgenstein, che tra gli anni 1920 e il secondo dopoguerra insegnarono all’università di Cambridge. Il loro orientamento di pensiero ...
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ASIA
C. Silvi Antonini
L'attuale distinzione, convenzionale, fra Europa e A. risale al congresso di Vienna del 1815, nel quale furono fissati i confini della Russia europea sulla linea Ural-Caspio-Caucaso [...] d'Occidente, senza peraltro raggiungere quell'integrazione che implica la fusione tra due tradizioni culturali diverse.
Bibl.: L. Wittgenstein, Bemerkungen über Frazers ''The Golden Bough'', Synthese 17, 1967, pp. 233-253 (trad. it. Note sul "Ramo d ...
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Agli inizi del 21° sec. la produzione delle a. v. mostra di aver portato al massimo compimento le premesse poste cento anni prima, sia riguardo alle modalità di diffusione sia nel rinnovamento del linguaggio [...] . Il filosofo M. Weitz ha proposto che si possa usare per la definizione di arte la stessa elasticità che L. Wittgenstein aveva ipotizzato per la definizione di gioco: un ombrello che riunisce una famiglia di elementi molto diversi tra loro e che ...
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forma
fórma s. f. [lat. fōrma]. – 1. a. L’aspetto esteriore con cui si configura ogni oggetto corporeo o fantastico, o una sua rappresentazione: f. circolare, quadrata, ovale, sferica, regolare, irregolare; la f. di una bottiglia, di un mobile,...