Nome d'arte di Joseph Levitch, attore e regista cinematografico statunitense (Newark 1926 - Las Vegas 2017). In coppia con Dean Martin, è divenuto celebre interpretando un personaggio farsesco dal tipico [...] si adattava a ogni tipo di sollecitazione, con risultati visivi straordinari) a testi surreali e graffianti propri della tradizione yiddish, e in poco tempo divenne talmente famoso da essere protagonista non soltanto di show comici, ma anche di talk ...
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Lumet, Sidney
Emiliano Morreale
Regista teatrale, televisivo e cinematografico statunitense, nato a Philadelphia il 25 giugno 1924. Autore fortemente legato al teatro per formazione personale e culturale, [...] d'arte (i genitori, ebrei polacchi emigrati negli Stati Uniti, erano attori di teatro e il padre Baruch fece parte dello Yiddish Art Theatre di Maurice Schwartz), L. crebbe a New York, dove già da bambino recitò in varie produzioni di Broadway (sotto ...
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Dassin, Jules (propr. Julius)
Federico Chiacchiari
Regista, attore e produttore cinematografico e attore teatrale statunitense, nato a Middletown (Connecticut) il 18 dicembre 1911. Clamoroso esempio [...] dove lavorò come decoratore, studiando contemporaneamente drammaturgia. Tornato a New York entrò in una compagnia di teatro yiddish e partecipò a diversi esperimenti teatrali d'avanguardia; nel frattempo, scrisse anche testi per la radio. Impegnato ...
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Ford, Aleksander
Riccardo Martelli
Regista e produttore cinematografico polacco, nato a Łódź il 24 novembre 1908 e morto a Los Angeles il 4 aprile 1980. Benché i suoi film non si siano mai distinti [...] come Chalutzim (Pionieri), sui coloni sionisti in Palestina, interpretato dagli attori del celebre teatro Habima, e uno in yiddish, Mirkumen on (1936, Arriviamo, noto anche come Droga Młodych, La via dei giovani), sui bambini orfani dei quartieri ...
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Kaye, Danny
Maurizio Porro
Nome d'arte di David Daniel Kaminski, attore cinematografico e teatrale statunitense, nato a New York il 18 gennaio 1913 e morto a Los Angeles il 3 marzo 1987. Affermatosi [...] serie di film surreali, in cui era al centro di intrighi internazionali e, ispirandosi al tipo dello schlemiel proprio della cultura yiddish, giocava il ruolo del piccolo uomo umiliato dalla vita, ma con la risorsa del sense of humour e del sogno a ...
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Cagney, James (propr. James Francis Jr)
Morando Morandini
Attore cinematografico statunitense, nato a New York il 17 luglio 1899, da padre irlandese e madre norvegese, e morto a Stanfordville (New York) [...] concentravano nazionalità e culture diverse cosicché, tra l'altro, egli ebbe modo di imparare a parlare fluentemente lo yiddish. Cominciò a lavorare a quattordici anni, pur studiando contemporaneamente presso la Stuyvesant High School di New York, e ...
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Berlin, Irving
Riccardo Martelli
Nome d'arte di Israel Isidore Beilin, compositore russo di famiglia ebrea, naturalizzato statunitense, nato l'11 maggio 1888 in Bielorussia e morto a New York il 22 [...] cameriere-cantante di un ristorante di Chinatown, e contemporaneamente cominciò a scrivere testi di canzoni, alcuni dei quali in yiddish; il primo, musicato dal pianista del locale, gli fu pubblicato nel 1907. Fu in questa occasione che (facendo suo ...
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Polonia
Silvana Silvestri
Cinematografia
Due nomi sono da ricordare tra i pionieri del cinema polacco: il fotografo Piotr Lebiedzinski, che montò cinque fotografie su un cliché di vetro proiettandole [...] laboratorio. Nel panorama del cinema polacco fra le due guerre merita poi una segnalazione la produzione in yiddish che, rappresentando i problemi e la vita quotidiana della popolazione di religione ebraica, raggiunse un pubblico internazionale ...
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Odets, Clifford (propr. Odet, Clifford)
Guido Fink
Drammaturgo e scrittore, sceneggiatore e regista cinematografico statunitense, nato a Filadelfia il 18 luglio 1906 e morto a Los Angeles il 14 agosto [...] versione cinematografica muta realizzata da Frank Borzage nel 1920, riferimenti a quel mondo degli emigrati ebrei e della cultura yiddish che in genere avevano ispirato a O., fin dai tempi di Awake and sing, le sue pagine più autentiche.
Nonostante ...
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Akerman, Chantal
Daniela Turco
Regista cinematografica belga, di famiglia ebrea, nata a Bruxelles il 6 giugno 1950. La A. ha compiuto un percorso che, soprattutto agli esordi, si è intrecciato con quello [...] 1989, o in Histoires d'Amérique dello stesso anno, stilizzato esercizio di teatralizzazione che, narrando con ironia yiddish e tenerezza piccole storie di ebrei immigrati negli Stati Uniti, si interroga sulla complessa questione dell'identità ebraica ...
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yiddish
‹i̯ìdiš› (o jiddisch) s. m. e agg. [forma alterata dell’agg. ted. jüdisch «ebreo, giudeo»]. – Lingua della comunità degli ebrei ashkenaziti diffusisi in Europa centrale e orientale fin dal sec. 10° e assai vicina – spec. in origine...
yiddishofono
s. m. e agg. Chi o che si esprime in yiddish, lingua propria delle comunità degli ebrei ashkenaziti, che si caratterizza per la fusione di elementi tedeschi, ebraico-aramaici, neolatini e slavi. ◆ Secondo le ultimissime rilevazioni,...