Pensatore, studioso di ermeneutica ed esegesi biblica e scrittore francese (n. Parigi 1947). Nato da genitori ebrei di origine polacca, reduci dal campo di sterminio di Auschwitz, impara subito a parlare [...] diverse lingue, tra cui yiddish, tedesco, inglese e russo. Matematico e psicanalista, da giovane ha lavorato nell'azienda tessile di famiglia, ed è stato anche commerciante di preziosi e consulente aziendale. Allievo del filosofo Emmanuel Levinas, ...
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Attore, regista e musicista italiano di origine bulgara (n. Plodviv, Bulgaria, 1946 ). O. ha unito le sue esperienze di attore e musicista nella proposta di un «teatro musicale», nella quale ha trovato [...] la forma espressiva più congeniale. I suoi spettacoli mescolano abilmente musica klezmer, cultura yiddish e witz, il tradizionale umorismo ebraico.
Vita
Di famiglia ebraica, che alla fine degli anni Quaranta si trasferì a Milano. Dopo la laurea in ...
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Pseudonimo del poeta israeliano di origini russe Yeḥiel Perlmutter (n. in Volinia 1904 - m. Tel Aviv 1992), emigrato in Palestina nel 1925. Peculiari sono le caratteristiche della poetica e del linguaggio [...] . Alla luce di ciò egli volle creare un idioma con vocaboli e strutture attinte sia dall'arabo sia dallo yiddish, e con questo stile "anti-convenzionale" compose le sue raccolte poetiche (Sheloshīm ῾amūdīm shel Avōt Yeshurūn "Trenta pagine di ...
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Scrittore e drammaturgo israeliano (Włocławek 1920 - Tel Aviv 2016); nel 1926 emigrò in Palestina. La sua prosa è profondamente ispirata alla realtà israeliana. Tra le sue opere: la raccolta di racconti [...] e io", 1964) e Fogelman (1987), in cui M. analizza il conflitto tra la letteratura in lingua ebraica e quella in yiddish. In Bĕrē'shith ("In principio", 1962), M. rielabora in maniera originale il libro della Genesi. Si ricordano ancora: Yom ha-or ...
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PALEY, Grace
Gabriella Ferruggia
Scrittrice statunitense, nata a New York l'11 dicembre 1922, nel quartiere popolare del South East Bronx. I genitori, ebrei russi socialisti, vi erano emigrati nel 1905. [...] a sedici anni, le sollecitazioni di un ambiente familiare e di un quartiere nei quali s'intrecciavano le lingue (lo yiddish, il russo, l'inglese) e le tradizioni culturali più diverse. Altrettanto atipica la sua carriera artistica: dopo qualche ...
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Scrittore statunitense (n. Washington 1963). Autore poliedrico, ha spaziato tra generi diversi, mantenendo tuttavia costante l'attenzione per temi quali la nostalgia, l'abbandono, l'identità ebraica, lo [...] 2003); The final solution (2004; trad. it. 2005); la raccolta di saggi Maps and legends (2008; trad. it. 2013); The yiddish policemen's union (2007; trad. it. 2007); Manhood for amateurs (2009; trad. it. Uomini si diventa, 2010); i romanzi Telegraph ...
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Pseudonimo e dal 1924 nome ufficiale di Shmuel Yosef Czaczkes, scrittore di famiglia ebrea, nato a Buczacz (Galizia) il 17 luglio 1888 e morto a Rehovot (Israele) il 17 febbraio 1970. Membro dell'Accademia [...] la cultura europea moderna. Nel gennaio del 1907 A., che già aveva iniziato a scrivere e pubblicare sia in ebraico sia in yiddish, si trasferì a Giaffa, in Palestina, all'epoca sotto dominio ottomano. L'anno dopo uscì la novella Agunot (Le derelitte ...
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Chayefsky, Paddy (propr. Sidney)
Patrick McGilligan
Sceneggiatore televisivo e cinematografico, romanziere e commediografo statunitense, nato a New York il 29 gennaio 1923 e morto ivi il 1° agosto 1981. [...] Mann. Nato nel Bronx da immigrati russi ebrei, e cresciuto con la passione per il teatro e le arti yiddish, si laureò in sociologia al City College di New York, dedicandosi al contempo al football semiprofessionista. Durante il servizio militare ...
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Romanziere nordamericano, premio Nobel 1976 per la letteratura. Il Nobel ha questa volta premiato in B. e nel suo Humboldt's Gift (1976, trad. it. Milano 1977) uno scrittore e un'opera non soltanto di [...] , alla cultura ebraica da cui, per es., mutua certamente l'atteggiamento linguistico facendo tesoro di una lunga tradizione orale yiddish sfruttata a fini letterari, non s'identifica tout court con nessuna di esse. I temi e il taglio narrativo di ...
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Scrittore statunitense di origine romena e di lingua francese (Sighet, Maramureş, 1928 - New York 2016). Dopo avere iniziato l'attività di giornalista, W. si è dedicato a quella di scrittore, frutto della [...] , e nel 1992 ha fondato, a Parigi, l'Académie universelle des cultures.
Opere
Il suo libro d'esordio, scritto in yiddish, Un di velt hot geshvign ("E il mondo rimase in silenzio", pubbl. a Buenos Aires nel 1956), opera di vasto respiro ...
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yiddish
‹i̯ìdiš› (o jiddisch) s. m. e agg. [forma alterata dell’agg. ted. jüdisch «ebreo, giudeo»]. – Lingua della comunità degli ebrei ashkenaziti diffusisi in Europa centrale e orientale fin dal sec. 10° e assai vicina – spec. in origine...
yiddishofono
s. m. e agg. Chi o che si esprime in yiddish, lingua propria delle comunità degli ebrei ashkenaziti, che si caratterizza per la fusione di elementi tedeschi, ebraico-aramaici, neolatini e slavi. ◆ Secondo le ultimissime rilevazioni,...