Lingua degli Ebrei ashkenaziti, nata intorno al 10° sec., quando Ebrei provenienti dalla Francia e dall’Italia settentrionale si stabilirono in Renania. Il termine deriva dal ted. jiddish, alterazione [...] femminile è stato messo in risalto e rivalutato come una delle peculiarità più salienti dell’espressione letteraria moderna in yiddish.
A partire dalla seconda metà del 18° sec., si iniziò a combattere l’uso dello y., considerato disprezzabile jargon ...
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Linguista (Vilna, Polonia, 1926 - New York 1967). Studiò alla Columbia University, dove insegnò (1952-67) lingua, letteratura e cultura yiddish. Nella sua opera più importante (Languages in contact, 1953; [...] (quali quelli di interferenza tra lingue e di prestigio di una lingua). Altri lavori importanti dedicò allo yiddish, alla dialettologia (Is a structural dialectology possible?, 1954; trad. it. 1974), alla semantica (On the semantic structure ...
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Linguista statunitense (Filadelfia 1926 - New York 2015); docente emerito di scienze sociali alla Yeshiva University di New York, ha dato importanti contributi agli studî di sociolinguistica. Tra le sue [...] opere: Yiddish in America (1965), Language loyalty in the United States (1966), Read ings in the sociology of language (1968), Advances in the sociology of language (1971), Read ings in the sociology of Jewish languages (1985); Reversing language ...
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LINGUE, REGNO DI GERMANIA
EElda Morlicchio
Il periodo compreso tra il 1170 e il 1250 è indicato nella storia linguistica tedesca come '(alto) tedesco medio classico' o '(alto) tedesco medio cortese'. [...] dell'Associazione Italiana di Filologia Germanica, a cura di L. Lazzari, Potenza 1991, pp. 133-147; J. Baumgarten, Lo yiddish, Firenze 1992; The Slavonic Languages, a cura di B. Comrie-G.G. Corbett, London-New York 1993; J. Heinzle, Wandlungen ...
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Giudeo-italiano è un’etichetta ambigua perché può designare due fatti linguistici e culturali diversi, qualunque sia il rapporto ‘genetico’ tra loro, di continuità o di indipendenza. Da una parte c’è la [...] più importante dei quali è orsài, orzài «anniversario della morte di un congiunto; commemorazione dei defunti» (diffuso ovunque) < yiddish Yorzeit. Si ha così una serie di forme conservative usate in passato dai dialetti comuni e da un certo punto ...
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lingue artificiali
Domenico Russo
Il sogno di una lingua unica per tutti gli uomini
Ideate nel 16° secolo per favorire la comprensione e la pace tra i popoli, le lingue artificiali non hanno mai avuto [...] Ludwig perché l’ambiente in cui viveva era molto ricco linguisticamente. In casa parlava il russo, fuori casa incontrava l’yiddish (la lingua parlata dagli ebrei dell’Europa centrale e orientale), il polacco e l’ebraico. A scuola studiava il francese ...
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PIANIFICAZIONE LINGUISTICA
Gaetano Berruto
Per p.l. s'intende l'insieme degli interventi compiuti da stati o istituzioni al fine di modificare uno o più aspetti della situazione linguistica in un paese [...] dove l'ebraico moderno (ivrit) è ormai L1 di buona parte dei nati in Israele, ed è generalmente noto agli Israeliani di lingua madre yiddish o araba, ecc.
Altri paesi ove si sono attuati nel 20° secolo rilevanti provvedimenti di p.l. sono la Cina, la ...
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Persone appartenenti al popolo ebraico o comunque legate all’identità religiosa e storica israelitica.
Il nome Ebrei, di origine incerta, entrò nell’uso comune attraverso la letteratura dell’età ellenistica [...] sia per la prosa sia per la poesia, mentre la lingua degli E. ashkenaziti dell’Europa centrale e orientale, lo yiddish (➔) viene messo al bando. In questo quadro innovativo viene fondata una rivista mensile, Ha-mĕ’assef («Il raccoglitore») per ...
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Raffaele Simone
Lingue
E glòssama e’ fonì, fonì manechò (in griko, «La nostra lingua è voce, voce soltanto»)
Lingue minacciate
di Raffaele Simone
20 febbraio
Alla vigilia della giornata internazionale [...] , insieme al gruppo, anche la lingua. L’ebraico e le diverse varietà linguistiche associate agli ebrei (a partire dallo yiddish) si sono conservati proprio perché a sostenerli c’era la forte coerenza identitaria del gruppo. Non è però inevitabile che ...
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yiddish
‹i̯ìdiš› (o jiddisch) s. m. e agg. [forma alterata dell’agg. ted. jüdisch «ebreo, giudeo»]. – Lingua della comunità degli ebrei ashkenaziti diffusisi in Europa centrale e orientale fin dal sec. 10° e assai vicina – spec. in origine...
yiddishofono
s. m. e agg. Chi o che si esprime in yiddish, lingua propria delle comunità degli ebrei ashkenaziti, che si caratterizza per la fusione di elementi tedeschi, ebraico-aramaici, neolatini e slavi. ◆ Secondo le ultimissime rilevazioni,...