Scrittore statunitense di origine romena e di lingua francese (Sighet, Maramureş, 1928 - New York 2016). Dopo avere iniziato l'attività di giornalista, W. si è dedicato a quella di scrittore, frutto della [...] , e nel 1992 ha fondato, a Parigi, l'Académie universelle des cultures.
Opere
Il suo libro d'esordio, scritto in yiddish, Un di velt hot geshvign ("E il mondo rimase in silenzio", pubbl. a Buenos Aires nel 1956), opera di vasto respiro ...
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Dassin, Jules (propr. Julius)
Federico Chiacchiari
Regista, attore e produttore cinematografico e attore teatrale statunitense, nato a Middletown (Connecticut) il 18 dicembre 1911. Clamoroso esempio [...] dove lavorò come decoratore, studiando contemporaneamente drammaturgia. Tornato a New York entrò in una compagnia di teatro yiddish e partecipò a diversi esperimenti teatrali d'avanguardia; nel frattempo, scrisse anche testi per la radio. Impegnato ...
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Kaye, Danny
Maurizio Porro
Nome d'arte di David Daniel Kaminski, attore cinematografico e teatrale statunitense, nato a New York il 18 gennaio 1913 e morto a Los Angeles il 3 marzo 1987. Affermatosi [...] serie di film surreali, in cui era al centro di intrighi internazionali e, ispirandosi al tipo dello schlemiel proprio della cultura yiddish, giocava il ruolo del piccolo uomo umiliato dalla vita, ma con la risorsa del sense of humour e del sogno a ...
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Odets, Clifford (propr. Odet, Clifford)
Guido Fink
Drammaturgo e scrittore, sceneggiatore e regista cinematografico statunitense, nato a Filadelfia il 18 luglio 1906 e morto a Los Angeles il 14 agosto [...] versione cinematografica muta realizzata da Frank Borzage nel 1920, riferimenti a quel mondo degli emigrati ebrei e della cultura yiddish che in genere avevano ispirato a O., fin dai tempi di Awake and sing, le sue pagine più autentiche.
Nonostante ...
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Marx, Fratelli
Guido Fink
Attori cinematografici e teatrali statunitensi: Chico (propr. Leonard), nato a New York il 22 marzo 1887 e morto a Hollywood l'11 ottobre 1961; Harpo (propr. Adolph, poi Arthur, [...] la parrucca di un vecchio professore: suoi allievi erano Milton, nella parte di un bambino ebreo che parla solo lo yiddish, e Adolph, nel ruolo di un irlandese completamente idiota. Quando Leonard si unì al gruppo, adottò la scorretta pronuncia ...
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STATI UNITI
Costantino Caldo
Giorgio Gomel
Tiziano Bonazzi
Hermann W. Haller
Biancamaria Tedeschini Lalli-Valerio Massimo De Angelis
Marcia E. Vetrocq
Franca Bossalino
Nicola Balata
Gian Luigi [...] delle crudeltà più folli e violente dell'era postmoderna; di I.B. Singer (1904-1991), uno degli ultimi depositari dell'eredità yiddish degli ebrei d'America; di Ch. Bukowski (1920-1993), il cantore dell'abbandono all'alcool e al sesso; di R. Ellison ...
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Musical
On and off Broadway
Musical e commedia musicale in Italia
di Valerio Cappelli
24 marzo
Alla settantacinquesima edizione dei premi Oscar il film che ottiene il maggior numero di riconoscimenti, [...] vinca chi percorre una strada diversa, originale. Moni Ovadia ha riempito i teatri con Il violinista sul tetto, classico musical yiddish. "Perché - ha spiegato Ovadia - parlo di qualcosa che è nell'aria, l'ubiquità culturale, l'incrocio di etnie e di ...
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yiddish
‹i̯ìdiš› (o jiddisch) s. m. e agg. [forma alterata dell’agg. ted. jüdisch «ebreo, giudeo»]. – Lingua della comunità degli ebrei ashkenaziti diffusisi in Europa centrale e orientale fin dal sec. 10° e assai vicina – spec. in origine...
yiddishofono
s. m. e agg. Chi o che si esprime in yiddish, lingua propria delle comunità degli ebrei ashkenaziti, che si caratterizza per la fusione di elementi tedeschi, ebraico-aramaici, neolatini e slavi. ◆ Secondo le ultimissime rilevazioni,...