CALZOLARI, Enrico
Clara Gabanizza
Raoul Meloncelli
Nacque a Parma il 22 febbraio del 1823 da Giuseppe e da Anna Capelletti. Ebbe il suo primo contatto con la musica negli anni della fanciullezza, allorché [...] dalla direzione del teatro Imperiale di Pietroburgo, ove apparve fino al 1875, mentre nel 1862 fu nominato solista dello zar e dal 1870 professore di canto nel locale conservatorio di musica; tornò periodicamente in Italia, ove tra l'altro ...
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CAVALIERI, Lina (Natalina)
Raoul Meloncelli
Nata a Viterbo, il 25 dic. 1874 da Florindo, marchigiano di umili origini (assistente architetto secondo quanto riferito dalla stessa C. nel suo libro di memorie) [...] del suo rientro sulle scene come cantante lirica. Costretta a divorziare dopo pochi anni di matrimonio per volere dello zar, che mal tollerava i suoi trascorsi teatrali e soprattutto i frequenti rapporti con gli artisti italiani, che periodicamente ...
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FILIPPI, Filippo
Nicola Balata
Nacque a Vicenza il 13 genn. 1830 da Giovan Battista, commerciante, e da Isabella Castellani. Si iscrisse alla facoltà di giurisprudenza dell'università di Padova, spinto [...] e fu inviato a Madrid per il matrimonio di Alfonso XII con Maria Cristina d'Austria, a Mosca per l'incoronazione dello zar, a Suez per l'inaugurazione del canale. Nel 1870 era a Weimar quale unico inviato italiano per le rappresentazioni wagneriane ...
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GALUPPI, Baldassarre, detto il Buranello
Raoul Meloncelli
Nacque a Burano, isola della laguna di Venezia, il 18 ott. 1706.
Apprese le prime nozioni di musica dal padre Angelo, barbiere e violinista [...] Brenta, Ilconte Caramella, che avevano destato l'entusiasmo della corte imperiale; sicché, in seguito alle richieste prima dello zar Pietro III, poi della zarina Caterina II, il Senato veneziano, dopo lunghe trattative, acconsentì, con un compromesso ...
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COLINI (Collini), Filippo
Eleonora Simi Bonini
Nacque a Roma il 21 ottobre del 1811 da Andrea, impiegato alle Finanze, e da Caterina Mayer. Ad otto anni divenne cantore al Collegio Romano, compiendo [...] di T. De Giuli Borsi e C. Guasco. Il successo riportato fu tale che il C. ricevette in dono dallo zar un anello di brillanti. Nella stagione primaverile del 1847ritornò a Vienna "sospirato ed atteso come un amico del cuore" (Strennateatr., 1847 ...
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FARNETI, Maria
Roberto Staccioli
Nata a Forlì l'8 dic. 1877, da Domenico e da Clementina Babini, ultima di cinque figlie, cominciò giovanissima a studiare canto presso il liceo musicale di Pesaro con [...] T. Serafin.
Nel 1909 venne scelta da Mascagni per un concerto al castello di Racconigi, alla presenza dei reali e dello zar: vi cantò il quartetto del Rigoletto con Armida Parsi, Titta Ruffo e Rinaldo Grassi. Fu questo il primo dei numerosi concerti ...
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LABLACHE, Luigi
Antonio Rostagno
Nacque a Napoli il 6 dic. 1794. Il padre, Nicolas, mercante francese, era fuggito all'inizio del 1794 da Marsiglia a Napoli, dove aveva sposato l'irlandese Francesca [...] fama e cospicui guadagni, e le stagioni invernali a Parigi, dove aveva comprato una gran casa a Maisons-Laffitte. Nel 1852 lo zar Nicola I lo invitò a San Pietroburgo e, nel 1856, il successore Alessandro II lo nominò cantante della camera imperiale ...
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CLEMENTI, Muzio
Alberto Iesuè
Figlio di Niccolò, orafo e cesellatore di argenti, e di Maddalena Kaiser, nacque a Roma il 23 genn. 1752: fu battezzato in S. Lorenzo in Damaso il giorno successivo con [...] consiglio di alcuni amici, si recò a Vienna per poter avere l'opportunità di fare la conoscenza del granduca di Russia, il futuro zar Paolo I. Che il C. desse concerti a Vienna, come scrive Mozart in una lettera, non è documentato. Il 19 maggio 1782 ...
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CATALANI, Angelica
Raoul Meloncelli
Nata a Senigallia il 10 maggio 1780 da Antonio, commerciante in pietre preziose e primo della cappella del duomo della città, e da Antonia Summi, anconetana di umili [...] trascurabile nella formazione del linguaggio melodico del compositore polacco. Recatasi poi in Russia, la C. ricevette trionfali accoglienze dallo zar Alessandro e dalla sua corte; tornò poi in Inghilterra, nel 1826 fu a Roma, Napoli e Genova, quindi ...
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CIMAROSA (Cimmarosa), Domenico
Ariella Lanfranchi
Nacque ad Aversa (Napoli) il 17 dic. 1749 in un'umile casetta sita in Vico II Trinità. La sua era una famiglia poverissima: il padre Gennaro (e non [...] di cappella e compositore della compagnia italiana "con larghissimo stipendio", oltre che insegnante di musica dei nipoti Alessandro (il futuro zar) e Costantino.Giunto, come si è detto, all'inizio di dicembre del 1787, il C. dovette ben presto ...
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zar
s. m. [adattam. del bulg. car, russo car′, slavo ant. cĭsarĭ, che, come il got. kaisar (da cui il ted. Kaiser), è dal lat. Caesar «Cesare»]. – Re, imperatore, come titolo di cui furono dapprima insigniti, da Bisanzio, i re di Bulgaria...
zar
żar s. m. – Voce di origine etiopica, che significa propriam. «spiriti benevoli dell’aria» e che in etnologia indica un movimento di possessione rituale (v. possessione, n. 1 b) sorto nella regione di Gondar (Etiopia) e diffuso nei vicini...